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l'altro punto di vista

Divide et impera, funzionava a Roma può funzionare a S. Lazzaro, ma forse la strada scelta non è proprio quella giusta.

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È evidente che la notizia non rinfranca chi si è impegnato da tempo per una soluzione più equilibrata del problema e che essa non può soddisfare i comitati di via Poggi. Tuttavia voglio vederci comunque degli aspetti positivi: anche se non ancora messe tutte in pratica, sono state ottenute comunque delle formali e dettagliate promesse (zona 30 km/h, divieto di transito ai mezzi pesanti, dossi rallentatori, ecc.) che senza l'impegno dei comitati di questi anni difficilmente sarebbe stato possibile ottenere.

A mio avviso, quindi, ora gli sforzi e le pur limitate risorse dei comitati e dell'Associazione andrebbero prevalentemente rivolti verso i seguenti 3 obiettivi:
- controllare che vengano eseguite in breve tempo le opere promesse dall'Amministrazione;
- ottenere l'impegno a realizzare le altre soluzioni indicate dai comitati (attraversamenti rialzati, accessi alternativi, ecc.)
- fare pressione affinché insieme agli altri enti interessati si giunga presto a una soluzione definitiva e soddisfacente al problema del traffico di attraversamento in San Lazzaro.
Ieri sono passato 2 volte per via Poggi e, oltre a non subire la minima "dissuasione" dalle barriere poste dal Comune (ma qualcuno poteva davvero credere che si "dissuadesse" qualcuno ad accedere alla nuova Coop?) ho avuto conferma di quanto pensavo prima: non ha più senso passare dalla via Emilia su per via Kennedy.
Infatti passa da via Poggi sia chi (ovviamente) abita al Farneto, la Pulce o Monterenzio, sia chi ad esempio abita in via Scornetta, via Martiri di Pizzocalvo, via Croara o via Venezia (dove risiedo io): infatti andando o proveniendo dalla tangenziale non ha più senso per me percorrere altre strade.
Non si tratta quindi di una redistribuzione del traffico ma di uno spostamento di traffico, con la differenza che via Poggi non è strutturata per sopportarlo.
Domanda: ci voleva molto a immaginarlo?
In Rassegna Stampa c'è l'ennesimo comunicato st..., pardon, articolo de L'Informazione sulla recente apertura.
Della vicenda se ne discute ora anche in alcuni thread della lista civica di Bologna:
http://www.bolognacinquestelle.it/?p=978
http://www.meetup.com/grillibologna/boards/thread/7881034/
Tra le varie vesti con cui Macciantelli si è presentato all'inclito pubblico (tranviere, ciclista, casalingo, eccetera) mancava il marinaio, e con l'ultima uscita sul carlein di domenica scorsa ci allieta anche di quest'ultima versione.

. Si perchè, anche senza il cappello da marinaretto, è un marinaio nei fatti. I fatti sono le promesse non mantenute, da marinaio appunto, che riepiloghiamo: • 18.09.2008 (Il Carlino): “Ci rendiamo conto che una futura apertura di via Poggi
possa comportare problemi, e proprio per questo abbiamo preparato un progetto a
tutela delle scuole”
• 25.10.2008 (Il Carlino): “Via Poggi non sarà aperta fino a che non saranno messe in
atto tutte le opere di mitigazione e salvaguardia ambientale, a partire dalle scuole”
• 25.11.2008 (Il Carlino): “… la strada non sarà aperta fino a quando non ci sarà un
progetto di mitigazione ambientale delle scuole e uno studio specifico di impatto
ambientale”
• 31.01.2009 (L’Informazione): “La strada sarà aperta sulla via Emilia solo dopo che
saranno state realizzate le opere di mitigazione dell’impatto ambientale e acustico a
tutela delle scuole elementari Donini e delle materne Di Vittorio.”
• 04.02.2009 (Il Carlino): “non c’è nessuna volontà di aprire via Poggi senza uno
studio di impatto ambientale, che richiederà alcuni mesi. I lavori di mitigazione delle
scuole, invece, saranno fatti in estate”
• 17.02.2009 (Consiglio): “rimane chiusa fino a che non si determinano due
condizioni, che in chiaro sono: il progetto di mitigazione a favore del plesso scolastico e
lo studio di impatto ambientale”
• 20.02.2009 (L’Informazione): “via Poggi rimane chiusa finché non saranno
realizzate le opere di mitigazione ambientale a tutela delle scuole Di Vittorio e Donini.
Opere, con dune e barriere, che sono previste nel corso dell’estate quando le scuole
sono chiuse.”
• 24.02.2009 (Il Carlino): “fino a che non si verificheranno due condizioni: un
progetto di mitigazione delle scuole e lo studio di impatto ambientale” (risposta a
interrogazione in regione)
• 24.03.2009 (L’Informazione): “È chiusa e resterà tale finché non saranno risolte
due questioni; le opere di mitigazione a tutela delle scuole e lo studio di impatto
ambientale e acustico”
16.09.2009 (L’informazione/Il Carlino): “Lavori di mitigazione sono necessari e su
questa linea continueremo a lavorare creando tutte le condizioni corrette per la definitiva
apertura della strada”
Di queste opere nemmeno l'ombra, solo alcuni cubetti colorati posti sulla strada, mentre le opere promesse PRIMA dell'apertura erano ben altre, rotatoria sull'intersezione Poggi Di Vittorio, attraversamenti rialzati, realizzazione del nuovo accesso delle scuole, completamento del sistema di circonvallazione per evitare che il traffico delle valli dello Zena e dell'idice passasse da via Poggi.
Che Coop e Albergo non c'entrino nulla poi è una balla colossale, l'apertura della via Poggi era prevista, anzi obbligatoria, nella valutazione di Impatto Ambientale del progetto del centro congressi/albergo, ed è stata pagata da Coop (e qui si è prodotto in una nuova versione "il Macciantelli pufarolo).
Per quanto riguarda l'invito ad uscire dal palazzo io rinnovo l'invito al Sindaco di S. Lazzaro, glielo rivolsi durante un recente consiglio comunale , a recarsi all'incrocio di via Russo con via Zucchi per vedere come funziona qualla che lui definisce una circonvallazione negli orari di punta.
""La Legge Regionale n° 1/2000 poi modificata dalla L.R. n° 8 /2004 all'art.25, prevede che i comuni, con la pianificazione urbanistica, individuino le aree da destinare alla prima infanzia. (.....) L'area dei servizi educativi
per la prima infanzia deve essere individuata con particolare riguardo alla sua raggiungibilità e qualità ambientale.
Lo stesso art. 25 prevede inoltre che l'area sia" adeguatamente protetta da fonti di inquinamento" : i Comuni provvederanno a tale protezione anche tramite misure di organizzazione urbana. In sede di autorizzazione di servizi privati, i Comuni indicheranno le misure anche di carattere strutturale necessarie ed opportune per ridurre gli effetti dell'inquinamento acustico e derivante da traffico veicolare. ""
Quanto sopra, è stato estratto dal resoconto della seduta n° 296 del 20 Gennaio 2005 del Consiglio della Regione Emilia-Romagna e direi che è proprio quello che non ha messo in opera il Sindaco di San Lazzaro Macciantelli, a tulela delle scuole della prima infanzia di via Poggi.
Se questo è il modo di operare che ha il Sindaco di San Lazzaro , irrispettoso delle leggi regionali, che si presta agli interessi dei potentati economici a scapito della salute delle fascie più deboli, i bambini, allora è meglio che si DIMETTA e se ne torni a casa.
Il fatto poi che più mi sconcerta, è che anche Legambiente si sia messa di fatto dalla parte del Sindaco in quanto, invece di mettere in campo delle azioni per prevenire i danni alla salute dei bambini ( schierandosi contro l'apertura ) ha di fatto approvato l'apertura della strada facendo " pappa e ciccia " con Macciantelli.
E adesso, che fare ?
Alleghiamo i contributi di genitori e residenti pubblicati sul numero di Vivere a San Lazzaro in distribuzione in questi giorni
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Riprendiamo, grazie alla lettera di P.G. Ercolini inviata a tutti i consiglieri, la vicenda via Poggi, e le promesse non mantenute dell'amministrazione, gli interventi che erano stati promessi non sono ancora stati eseguiti e la situazione è veramente critica, in sostanza il valore delle polveri sottili supera del 50% quello rilevato a porta S. Felice, ma vi lascio alla lettura del rapporto.
Allego ioltre la nota ARPA sulle PM10
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Si cominciano a registrare gli effetti dell'apertura di via Poggi. I dati della centralina ARPA non sono molto incoraggianti, ma l'assessore Archetti ha pronta una sua interpretazione in merito. E si fa scappare qualche ingenerosa generalizzazione di troppo. Pubblichiamo qui gli articoli in questione e la pronta risposta del Coordinamento Genitori Poggi.
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La risposta:
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Buongiorno,
Archetti generalizza impropriamente, ma che l'utilizzo dell'auto per accompagnare i figli a scuola sia allucinante è indubbio, e sicuramente buona parte dell'inquinamento è dovuto a questa abitudine.
Il traffico per via Poggi, contrariamente a quanto pensavo io stesso, non mi sembra affatto insostenibile.
L'inquinamento si sarà spalmato da via Kennedy a via Poggi, e per i bambini poco cambia vista la distanza.
Come abbiamo già avuto modo di dichiarare, per tanti genitori che accompagnano i figli a scuola e si fanno notare per i comportamenti impropri, ce ne sono altrettanti che invece arrivano a piedi o in bicicletta o in orari non di punta e che quindi vengono notati di meno.

Non appena avremo i dati sui rilievi di traffico fatti a novembre ( e a noi non ancora pervenuti) potremo rispondere con cifre esatte. A più di 3 mesi dall'apertura, dal nostro punto di vista invece il traffico non è sostenibile sia per un problema di velocità non rispettata e di rischi per l’attraversamento pedonale, sia di camion che sostano a motore acceso, sia di vere e proprie colonne di macchine che dalle 17 in poi tornano dalla Tangenziale (e ovviamente non sono genitori), riversando sulla strada PM 10 che il mattino dopo verranno rialzate dal nuovo transito verso le tangenziali, che inizia ben prima dell’orario di ingresso alle elementari.

In merito alla distribuzione degli inquinanti, c'è una letteratura specialistica sempre più vasta sulle correlazioni dirette fra vicinanza della fonte inquinante ed effetti sulla salute, in particolare reazioni acute a breve termine nei soggetti più fragili (bambini ed anziani). Alleghiamo un paio di articoli intuitivi sul tema. Se, come si deduce, sei un papà, faresti bene ad informarti a fondo per la salute dei tuoi figli.
"Spalmare" l'inquinamento non è certo una soluzione, l'obiettivo deve essere RIDURLO.
L’aria non ha confini, è vero, ma creare dei micro-climi intorno alle scuole (e via poggi dovrebbe essere solo un primo esempio) non è così utopistico.
Allegati:
L'inquinamento occorre ridurlo, non ho scritto il contrario, e non credo che Comune, Provincia, Regione e Stato facciano abbastanza per ridurre l'inquinamento. Sarebbe bellissimo se ci fossero poche auto costrette a prendere la tangenziale.
I dati sull'inquinamento andranno valutati su tutta San Lazzaro, non solo su via Poggi, e temo che negli ultimi 3 mesi questo sia aumentato ovunque.

Ho scritto che, passando spesso per via Poggi, per me la maggior parte del traffico e degli intoppi (quindi dell'inquinamento) sia dovuto alle macchine davanti alla scuola, in gran parte di genitori.
Sono convinto che per un bambino vivere nel traffico non sia salubre, ma parlare di micro-clima in un'area tra via Poggi e via Kennedy...
Infatti l'articolo parla di Milano nel suo complesso, non di una via di Milano, e via Poggi non è un reparto maternità.
Per la salute di mio figlio vorrei che tutti quelli che possono accompagnino in bici i figli, che li facciano andare a piedi (come facevo io dai 7 anni) o che utilizzino lo scuolabus.
Vorrei cambiare le abitudini (una multa fatta da un vigile e non da una macchinetta) a chi lascia il suo mezzo acceso, che siano camionisti, gente che telefona e vuole stare al caldo (o al fresco d'estate col condizionatore al massimo) o genitori che aspettano figli.

Per ridurre la velocità di percorrenza si potrebbe aggiungere un rallentatore (ma la successiva accelerazione causerebbbe più inquinamento). Forse sarebbe più utile che i vigili controllassero i fumi di scarico delle auto, ma non rispetterebbero la "produttività" di multe necessaria.
Un vigile che cerca chi ha il parcometro scaduto fa, a parità di tempo, molte più multe che se fermasse camion che scaricano fumi neri. E i Comuni devono incassare...

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