Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Nel gruppo di facebook (privato, cioè solo i gestori decidono chi può o non può parlare, e questo la dice tutta sulla visione dei capataz del PD(L) del concetto di democrazia partecipativa) è apparso un nuovo articolo sulla nostra lista, il commento al nostro programma copioincollo a seguire:
La lista civica Noi Cittadini, un chiaro esempio di taroccamento della politica"
Nel momento in cui, nel gran bazar della campagna elettorale, pullula ogni possibile patacca, abbiamo dato un’occhiata al programma della cosiddetta lista civica “Noi cittadini”.
Per la verità, poco civica, perché formata da politici di lungo corso o da gente in quota ai partiti da un certo numero di anni.
Tant’è vero che i veri civici, come Arnaldo Vannelli, Francesco Storani e Renzo Bronchi, hanno subito denunciato, con franchezza, l’inganno.
La crisi è semplicemente ignorata. Il welfare non esiste. Assente la parola “lavoro”. Trascurato anche il concetto di solidarietà. Per forza: si propone la somma dei piccoli egoismi!
Piuttosto emerge una visione statalistica da mano pubblica invasiva, burocratica, pesante. Per complicare la vita alla gente si arriva addirittura a proporre l’accesso agli impianti sportivi “attraverso l’uso di badge elettronici”. Non c’è male come idea di libero accesso.
Quando non c’è cultura politica, la politica è quella dominante. Non a caso, qua e là, emergono singolari influssi.
Per esempio: “Per consentire il recupero e la manutenzione degli aggregati urbani di più antico insediamento, gli interventi che saranno realizzati sugli immobili dei centri abitati potranno avvantaggiarsi di un incremento di superficie”.
Ma questo non è il pacchetto-casa del governo Berlusconi applicato a livello locale? Ed ecco finalmente un punto di chiarezza: i finti civici si sciacquano la bocca con la parola “cementificazione”, ma in realtà sono loro a proporla.
Anche su altri temi si avverte una sorprendente subalternità al Governo nazionale di centrodestra. Quando si parla di scuola non c’è un cenno alla Gelmini, di cui al contrario si assume la logica, facendo riferimento ad una fantomatica “riforma”, mentre, in realtà, come le famiglie e gli operatori ben sanno, non c’è alcuna riforma, ma tagli, solo tagli provocati dalla politica economica del ministro Tremonti.
Non manca una strizzatina d’occhio al leghismo più becero come a proposito dell’idea di stabilire delle disuguaglianze nell’attribuzione degli alloggi Erp.
Si parla di azzerare le liste di attesa quando questo è un obiettivo già conseguito dal centrosinistra nell’attuale mandato amministrativo.
Emerge una sconfortante assenza di originalità che si riflette su un’imbarazzante attitudine a spacciare per proprio quello che è di altri.
Per esempio il programma del centrosinistra dice: “non progetti troppo ambiziosi, ma un grande programma di piccole opere”. Qui si scrive: “Un programma di piccole opere di grande importanza per i cittadini”. Complimenti per il copia e incolla.
Inoltre - della serie: in fondo siamo una combriccola di bontemponi - si propone che il Comune si occupi dell’“organizzazione di compleanni o feste”.
L’idea non è male, ma basta a qualificare chi intende proporsi di rappresentare una comunità importante come quella di San Lazzaro?
Ma c’è un’ulteriore chicca: il ritorno al lavoro nei campi da parte dei giovani, perché, in una visione, non già nord europea, ma piuttosto, vorrebbe da dire, nord coreana, possano “ritrovare un sano rapporto con il mondo”.
San Lazzaro merita altro, cioè un’Amministrazione di gente competente e capace di assumersi impegni concreti e seri per il buon governo.

Macciantelli, perchè lo stile è il suo seppure forse filtrato dal Fede de noantri Falciatore, non avendo argomenti riprende il trito argomento dei vecchi e dei nuovi della politica (cioè noi siamo i vecchi e loro sono i nuovi), accusandoci di taroccare cosa poi non si capisce. Ma i taroccatori, o i tartufi, come dice il capo PD(L) Fusai, sono loro che presentano, nel volantino con l'elenco dei sostenitori del Macciantelli, vecchi assessori, sindaci, eccetera come, Fisico, Ricercatore Avvocato e professioni varie (vedi casi di Boselli, Michelucci, Bachiocchi, eccetera). Chi di noi ha fatto politica non si è MAI vergognato di ciò che ha fatto nascondendosi dietro professioni varie (pagine e articoli su questo sito lo testimoniano) Mentre, ad esempio Bachiocchi, pare abbia fatto solo l'avvocato per tutta la sua vita dimenticandosi di essere stato il sindaco di S Lazzaro per due mandati (ma gli esempi di questo genere sono tantissimi). Stesso discorso dicasi per Vannelli, Storani e Bronchi che vengono presentati come civici puri dimenticandosi del loro più che lungo passato politico (quando loro sono entrati in politica io portavo i calzoni corti).
Poi si continua con critiche in Macciastyle, confidando sul fatto che chi legge il suo intervento potrebbe non aver letto il nostro programma, ma è alla fine che il Maccia rivela la sua moderna visione del futuro, mentre tutti i paesi occidentali tentano il rilancio dell'agricoltura, perchè finalmente hanno capito che le case non si mangiano, e Obama punta con forza sul rilancio della produzione agricola interna, lui no lui la ritiene una questione da Corea del Nord, qualcuno lo aggiorni.

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Un solo pensiero: tutte 'ste sue farneticazioni gli sono venute in mente pedalando per la Cicogna con gli amici del Benassi? Se sì, che lasci la bici in garage, che troppo sforzo inconsueto fa male...
... e ad ogni modo qualcuno dica anche a chi ha scritto sta roba che il sottoscritto "Gianluca Roversi" (come il 90% dei candidati in lista) non ha manco una tessera di partito (anche se averla non è un reato). Francamente non mi sento manovrato da chi la tessera ce l'ha.
Ho 38 anni e penso di avere una mente pensante, a differenza magari di qualche alleato del PD che invece vota piani regolatori per spirito di gruppo.

Condivido completamente il programma moderno della lista civica (che ho contribuito nel creare) che ha nello "stop al consumo del territorio" e nella gestione moderna dei rifiuti i suoi cavalli di battaglia, chi ha voglia di leggerlo se ne renderà conto.
Così come il PD, PDL ed alleati hanno nel loro esempio di governo degli ultimi 5 anni e nel loro esempio di opposizione il loro cavallo di battaglia.
... chi vuol capire capisca!
Ho letto l’articolo sulla lista civica Noi cittadini pubblicata (se non ho capito male) su facebook. Non so chi l’abbia scritto. Ma chiunque sia stato è una persona in mala fede o ignorante oppure che non capisce quello che legge. Potrebbe essere anche tutte queste cose insieme.
Dopo le elezioni si dovrebbe tornare sulle anime candide del civismo sanlazzarese, che memori dei lunghi loro trascorsi nei partiti, in consiglio e nella giunta comunale, hanno dato una mano a Macciantelli, un rappresentante, come è a tutti noto, dei partiti e del ceto politico, da lui tanto aborrito.
Per ora alcune questioni di sostanza.
Per contestare il contenuto di alcune proposte delle programma della lista il nostro è costretto ad usare il solito metodo di estrapolare dal loro contesto le frasi e le parole che gli fanno più comodo.
Prendiamo il caso della cementificazione. Secondo lui la lista civica accuserebbe ingiustamente Macciantelli di avere approvato un piano regolatore cementificatore mentre essa stessa sarebbe cementificatrice. Per giustificare questa affermazione egli riportata questa frase dal programma: “Per consentire il recupero e la manutenzione degli aggregati urbani di più antico insediamento, gli interventi che saranno realizzati sugli immobili dei centri abitati potranno avvantaggiarsi di un incremento di superficie”. Ma come sempre succede a chi vuole polemizzare senza argomenti, il nostro valoroso non cita il seguito della proposta, che dice: “Si tratta di una misura incentivante per favorire le azioni di recupero. Gli incrementi di superficie potranno anche essere non realizzati sul posto, ma trasferiti su altre aree già edificabili”. Chiunque non sia in mala fede e sia in grado di capire quello che legge vede subito che la proposta serve proprio a contrastare la cementificazione voluta dall’attuale giunta. Punta infatti sul recupero degli immobili esistenti e non comporta consumo di nuovo territorio, poiché gli incrementi di superfici non utilizzati sugli immobili che li generano possono essere trasferiti solo su aree gia edificabili.
Ma la finezza arriva quando il nostro scrive che questa sarebbe una proposta berlusconiana, testimonianza di una “sorprendente subalternità al Governo nazionale di centrodestra” da parte della lista civica. Qui oltre alla malafede è grande anche l’ignoranza. Perché se la proposta fosse un segno di subalternità al centro destra, questo rilievo deve rivolgerlo soprattutto a Maria Rita Lorenzetti, presidente dalla regione Umbria, che fino a prova contraria è di centro sinistra. La proposta in questione è infatti presa dalla legge sui centri storici di quella regione. L’ignorante che pensa di prendere gli altri in castagna si legga la legge regionale dell’Umbria 12/2008.
Veniamo ad un altro gioco di prestigio del nostro eroe. Scrive: “Non manca una strizzatina d’occhio al leghismo più becero come a proposito dell’idea di stabilire delle disuguaglianze nell’attribuzione degli alloggi Erp. Si parla di azzerare le liste di attesa quando questo è un obiettivo già conseguito dal centrosinistra nell’attuale mandato amministrativo”.
In nessun punto del programma si propone di stabilire disuguaglianze nell’attribuzione degli alloggi di erp, cioè gli alloggi cosiddetti popolari.
Nel punto del programma della lista civica in cui si parla degli alloggi da assegnare a condizioni non di mercato si legge : “Gli alloggi di edilizia residenziale sociale, differenti dalle case popolari, devono essere assegnati in misura prevalente e comunque non inferiore al 70%, a cittadini di San Lazzaro. Il Comune definisce i criteri per l’assegnazione degli alloggi”. Qui si dice che gli alloggi differenti dalle case popolari, che vengono assegnate sulla base di appositi regolamenti, venduti o affittati a prezzi e canoni più bassi di quelli di mercato devono essere assegnati per almeno il 70% a cittadini di San Lazzaro. L’ignorante se ne scandalizza perché non sa che per costruire quelle case il comune sopporta oneri pagati dai cittadini di San Lazzaro, che è quindi giusto che ne usufruiscano; inoltre non sa che la percentuale del 70% è già stata votata dal consiglio comunale per l’edilizia convenzionata, solo che la giunta non si è preoccupa di applicarla. La lista civica vuole che ciò avvenga.
Si capisce, poi, bene che il nostro ignorante non sa di cosa parla quando afferma che l’azzeramento delle liste di attesa per l’assegnazione delle case popolari “è un obiettivo già conseguito dal centrosinistra nell’attuale mandato amministrativo”. Ma perché il nostro ignorantone non chiede a Macciantelli quale argomento usa per giustificare la costruzione delle nuove 4.000 case previste dal Psc? Si sentirebbe rispondere, se nel frattempo non ha cambiato idea, che costruire tutte queste case è necessario per ricavare una quota di edilizia sociale e procurarsi gli alloggi da assegnare alle 400 famiglie che sono in lista di attesa di una casa popolare. Se non è riuscito a fare un miracolo elettorale quella lista è ancora lì.

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