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l'altro punto di vista

Come avevamo riportato nel post “Regalo di natale” durante la seduta del Consiglio comunale del 20 dicembre, seduta dell’approvazione definitiva del POC cementificatore, durante la sessione dedicata alle domande a risposta immediata, avevamo presentato un’interrogazione che, prendendo atto del fatto che l’Assessore Schippa in qualità di direttore dei lavori di due cantieri della ditta CESI ne è di fatto “uomo di fiducia”, chiedeva al Sindaco se ritenesse politicamente opportuno che la medesima persona che nei comuni di Bologna e Castel San Pietro Terme è “uomo di fiducia” di una ditta di costruzioni, nel nostro Comune, in qualità di Assessore, vada a trattare con la medesima ditta gli accordi urbanistici. La risposta del Sindaco fu chiara e precisa, si è più che opportuno, non esistono conflitti di interesse.

Quello che è strano è che nessuno dei due quotidiani locali, nonostante fossero ben rappresentati tra il pubblico durante la seduta di Consiglio, riportò la notizia, e qui dovremmo aprire un dibattito sulla qualità e “libertà” della stampa, per fortuna esistono piccoli editori che liberi da condizionamenti riportano almeno i fatti. I giudizi li lasciamo a chi legge.

Buona lettura del primo numero 2012 della rivista Vivere a San Lazzaro

Vivere_n1.pdf

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Commento da alberto su 14 Febbraio 2012 a 15:51

il Carlino come succede ormai da molto tempo nella vicenda urbanistica di San Lazzaro risponde ai comandi del poteri forti esercitati dal sindaco e dal comitato d'affari che  lo sostiene. Avevo rilasciato un intervista al Carlino in cui dicevo molte più cose di quelle pubblicate e posso  solo constatare  come l'articolista si sia vista amputare sommariamente parti di quanto da me detto. Tralascio gli errori grossolani quali il  ricorso al Tar  ( era il tribunale ordinario) e la frase attribuitami erroneamente:"Non si può dire che il nostro Comune non punti sulla riqualificazione" che credo abbia detto Schippa ( ciò conferma l'assemblaggio  maldestro taglia e cuci effettuato dal giornale sull'articolo originale). Il Carlino non ha riportato quello che secondo me era il cuore dell'intervento che intendevo fare che verteva su tre questioni:

1) il nostro ricorso al tribunale è stato respinto, ma non perché i quesiti fossero inammissibili, ma perché il dispositivo Poc era già stato approvato e quindi il tribunale non si è espresso nel merito. Causa importante delle tempistiche che hanno giocato negativamente a nostro sfavore è stata l'inadempienza dell'amministrazione che non aveva ancora nominato, come dovuto, una commissione di garanti ( due mesi persi)

2) Dichiaravo che il sindaco aveva espletato egregiamente il suo mandato elettorale ormai a termine sostenendo con questo Po c le  imprese di riferimento del suo partito, ignorando completamente ciò che la comunità san lazzarese riteneva opportuno. Avrebbe dovuto invece consultarsi con i cittadini attraverso la modalità della  partecipazione. Era nel suo programma elettorale. 

3)Che pesa come un macigno il conflitto d'interessi dell'assessore Schippa, il quale ha trattato nella redazione degli accordi riguardanti il Poc con imprese presso cui ha in essere incarichi professionali.

Non posso credere che questi tre argomenti, riportati in evidenza da Vivere a San Lazzaro, non siano risultati interessanti per i lettori del Carlino

Concludo facendo notare che la risposta alle cose da me dette sul Carlino avviene per bocca dell'assessore Schippa, strano, perché normalmente il sindaco non perde occasione per calcare le pagine a più non posso, mi viene in mente che forse si propone come prossimo candidato sindaco. Attenzione perché il risultato delle primarie di Genova è un presagio da non sottovalutare.

Commento da Stefano su 14 Febbraio 2012 a 14:53

Per chi ha seguito da vicino (anche solo come osservatore) la vicenda del POC e della proposta di referendum sull’urbanistica a San Lazzaro, risulta sempre più incomprensibile la parzialità (quando non addirittura il pressapochismo, come nel caso di quest’ultimo articolo) con cui una testata come il Resto del Carlino ne ha rendicontato nel corso dei mesi. Per non dire del reiterato sottacere del conflitto di interessi dell’assessore in questione, al quale anzi spesso viene dato molto spazio nella cronaca sanlazzarese. Atteggiamento tanto più incomprensibile da parte di un giornale che normalmente non lesina critiche e fendenti alle amministrazioni governate dal PD in altri Comuni. Recentemente il quotidiano si è soffermato per giorni sulla vicenda del titolo di studi di un dipendente a servizio del sindaco di Bologna, mentre in relazione al nostro Comune (sito a pochi chilometri di distanza e con una giunta dello stesso colore partitico) tace su una vicenda così grave. Possibile che queste “distrazioni” siano riconducibili solo alla giovane età (e presumibile limitata esperienza) di chi firma questi articoli? O c’è dell’altro? Cosa c’è di diverso a San Lazzaro? Cosa giustifica quest’occhio di riguardo da parte del Carlino per la giunta sanlazzarese? Cosa?

Commento da noi cittadini su 14 Febbraio 2012 a 11:18

La "qualità" e la "libertà" della stampa locale è evidente nell'articolo di oggi (14 febbraio 2012) del Resto del Carlino (vai all'articolo) imprecisioni, il TAR non ha dato nessun OK al POC, mentre era stato presentato un ricorso cautelare d'urgenza al Tribunale civile, tribunale che in considerazione del fatto che il ricorso era "d'urgenza" ha affidato la pratica ad un giudice in FERIE. Impreciso anche per le attribuzioni del virgolettato, non crediamo che Alberto Piras abbia pronunciato le parole "Non si può dire che il nostro Comune non punti sulla riqualificazione" come attribuito nell'articolo. articolo poi soprattutto superficiale, perchè non affronta il problema del ricorso e del referendum negato e nemmeno quello del conflitto di interessi dell'Assessore. 

 

Commento da Giuseppina su 12 Febbraio 2012 a 20:39

Lo scempio che si sta compiendo al territorio di san lazzaro colpirà tutta la comunità locale.Spero che ci ricorderemo di questi benefattori alle prossime elezioni

Commento da Stefano su 11 Febbraio 2012 a 9:04

Non solo. CESI è anche la ditta a cui sono stati appaltati i lavori del sottopasso viario che collega i due tratti di via Dozza, in corrispondenza della rotonda Decorati al Valor Militare (la cosidetta rotonda del "Cimitero dei Polacchi"). Quello del Civis, per intenderci (che peraltro è rimasto misteriosamente chiuso a gennaio). Per un importo complessivo finale di 3.715.000 euro. Opera che poi a giugno è stata inaugurata, tra gli altri, da Schippa stesso. Che coincidenza!

Salviamo il paesaggio

Forum Italiano dei Movimenti Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori

Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Il resoconto della giornata su questo link

mentre su questo link la registrazione filmata degli interventi principali

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