E dicevano che a S. Lazzaro non operavano speculatori edilizi

[massimo bertuzzi]

nel 2009 segnalammo un interessante approfondimento riportato sulla rivista "Vivere a S. Lazzaro" dove venivano riportate le strane operazioni della Uni Land socetà di Land Banking (un modo elegante per definire gli speculatori terrieri), società che aveva interessi anche a S. Lazzaro con la controllata Caselle Immobiliare. La risposta del Sindaco all'articolo fu chiara, a S. Lazzaro non ci sono spazi per speculatori.

Non sappiamo bene se gli spazi ci sono stati, comunque gli speculatori di sicuro si è giunta appena adesso la notizia che il proprietario della società è stato arrestato:

Reuters italia

Uniland, Gdf: domiciliari per socio maggioranza per market abuse

mercoledì 2 febbraio 2011 12:24

 

MILANO, 2 febbraio (Reuters) - La Guardia di Finanza di Bologna sta arrestando il socio di maggioranza di Uniland (UNL.MI: Quotazione), Alberto Mezzini, e altre due persone nell'ambito di un'inchiesta contro il market abuse.

E' quanto scrivono oggi le Fiamme gialle in una nota in cui precisano che stanno eseguendo un sequestro di azioni Uniland e della controllata House Building (HBG.MI: Quotazione) per un totale di 109 milioni di euro.

Dal 2003, secondo la Gdf, Mezzini aveva iniziato ad usare le poche società a lui riconducibili "dotate di un capitale sociale minimo e di scarsi mezzi propri (...) come 'veicoli' per il compimento di operazioni di finanza straordinaria finalizzate tra l'altro alla costruzione artificiosa di un gruppo societario con a capo una holding lussemburghese e la subholding Uniland".

Nell'inchiesta - in cui sono indagate 22 persone fisiche e una giuridica - la procura di Bologna contesta i reati di abuso di informazioni privilegiate, manipolazione del mercato, gestione infedele del portafoglio, false comunicazioni sociali, formazione fittizia del capitale e falso in perizia.

In borsa il titolo Uniland è sospeso da stamani.

Durante le indagini, la Guardia di Finanza ha svolto anche varie perquisizioni.

 

(Sara Rossi)

[Stefano]

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Ieri sera si è tenuto a San Lazzaro l'incontro di cui sotto, a cui è stato invitato a partecipare anche il rappresentante della lista civica sanlazzarese "Noi Cittadini", Massimo Bertuzzi.

Se da un lato l'occasione è servita a confermare alcuni dati ancora poco noti ma preoccupanti sui meccanismi che portano a certe scelte in ambito urbanistico, dall'altro ha sollevato nel cittadino sanlazzarese mediamente informato (come ritiene di essere il sottoscritto) dei quesiti che sintetizzo qui di seguito:

- Se si escludono Bertuzzi, Bagni e Marchesini, nessuna delle persone intervenute ieri era un sanlazzarese. Essendo il tema "Il caso San Lazzaro", c'è da chiedersi perché.
 
- Se si esclude Marchesini, tutti gli intervenuti sono espressione di una qualche forza politica (nessun comitato locale, nessuna associazione, nessuna rappresentanza di categoria). Riguardando il tema un problema che tocchiamo con mano per prima noi cittadini (residenti, lavoratori, volontari e contribuenti), c'è da chiedersi perché.
 

- Pur essendo stati invitati, non ha partecipato e non è intervenuto alcun rappresentante né della Giunta né della maggioranza consigliare di San Lazzaro. Essendo gli argomenti inerenti a scelte da loro compiute, c'è da chiedersi perché.

 

- Pur essendo presente in sala, il consigliere Noacco non è intervenuto ma soprattutto non è stato chiamato in causa (se non da Marchesini, alla fine) sull'indagine che lo riguarda. Essendo anche la sua posizione offuscata da dubbia trasparenza e da un innegabile conflitto di interessi (consigliere di opposizione che accetta lavori commissionati dalla maggioranza), c'è da chiedersi perché.
 
(segue sotto)

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[Stefano]

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(segue da sopra)

 

- Pur essendo partita con una buona base tecnica e giuridica, la serata si è conclusa con una deriva da campagna elettorale. Non essendo imminenti elezioni amministrative a San Lazzaro, c'è da chiedersi perché.
 
- Noi Cittadini è stata l'unica componente invitata che ha distribuito materiale informativo con dati concreti alla mano (e non solo parole). Essendoci stato da parte degli altri lo spiegamento politico sopra citato (in certi casi con tanto di claque al seguito), c'è da chiedersi perché.
 
Come detto, questi sono tutti elementi che pongono ulteriori interrogativi e che richiederebbero ulteriori ragionamenti e approfondimenti da parte di tutti i cittadini che hanno a cuore il presente e il futuro del nostro Comune.
 
Il mio plauso personale va a Bertuzzi che - quando gli è stata data la parola - è stato uno dei pochi a ragionare da cittadino e a cercare di fornire al pubblico degli esempi concreti che non fossero solo dati sterili, citazioni giuridiche o slogan partitici.

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[Stefano]

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[noi cittadini]

[noi cittadini]

[noi cittadini]

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La vicenda Uni Land, segnalata già tempo addietro dalla lista civica Noi Cittadini (vedi sotto), al di là delle sue ripercussioni di carattere meramente giudiziario, dovrebbe avere dei riflessi anche nelle scelte politiche locali condotte in ambito di urbanistica.

Come noto, l’Amministrazione Comunale è in procinto di sottoscrivere proprio nelle prossime settimane accordi con terzi per l’edificazione di lotti in varie zone di San Lazzaro (Idice, Cicogna, via Poggi-Di Vittorio, via Speranza, ecc.), nell’ambito del POC. A nostro avviso, questa vicenda di speculazioni edilizie dovrebbe pertanto suggerire una maggiore attenzione e verifica dell’affidabilità di questi sottoscrittori, considerato in particolare il fatto che almeno uno di questi è implicato in essa. L’attuale presidente di Coop Costruzioni è stato infatti membro del consiglio di amministrazione di House Building (società controllata di Uni Land) e in quanto tale o è persona coinvolta in questa vicenda (che al di là della rilevanza penale è già stata sanzionata dalla Consob) e quindi non crediamo possa essere definita persona appropriata per sottoscrivere accordi di questo tipo, oppure, come lui afferma, non è coinvolto (anzi sarebbe anch’esso vittima, in quanto raggirato), ma a questo punto scarsamente affidabile. Che grado di affidabilità può avere infatti una persona che presiede una delle maggiori cooperative edificatrici italiane, operante anche a S. Lazzaro, e che non si accorge di una così spericolata operazione immobiliare proprio su terreni posti nel nostro Comune?

Come detto, ci auspichiamo che da questa vicenda l'Amministrazione locale tragga le dovute conclusioni in materia di rigore nella verifica di tali sottoscrittori.

[noi cittadini]

Aiutiamo i più distratti.

Nel documento (1) menzionato qui sotto (che non è un'invenzione nostra ma il Piano Strutturale Comunale), si parla tra l'altro di:

Dati metrici
ST1 (definita dal PTCP) = 107.170 mq. circa.
ST2 (definita dal PSC a conferma della previsione del previgente PRG) = 40.460 circa
ST complessiva = 147.630 mq circa

Indici perequativi applicabili - Capacità insediativa teorica massima
Da definire in sede di Accordo Territoriale
L’indice territoriale massimo di riferimento assunto in sede di PSC è Ut = 0,25 mq./mq. di Su

Caratteri morfologici e funzionali
Ambito collocato a San Lazzaro capoluogo, ad est del Savena, a nord della linea ferroviaria, in prossimità della località Caselle. Estesa fascia di territorio rurale marginale, compresa tra la linea ferroviaria e l’autostrada, a nord del capoluogo, entro la quale sono presenti alcuni insediamenti produttivi nonché alcuni gruppi di case sparse.

Obiettivi generali della pianificazione
Definire per il nuovo polo funzionale un ruolo di rilievo connotato da funzioni di eccellenza integrate (da trasferire e/o da realizzare ex novo) in una logica di sovracomunalità: terziario, strutture di accoglienza per lo studio e la ricerca, attività culturali, per lo spettacolo il tempo libero e lo sport, oltre ad una quota di offerta di commercio commisurata e integrata alle funzioni che si andranno a insediare e alle quote di interventi residui non utilizzati.

Funzioni/usi
In via preliminare si possono indicare: attività commerciali di rilievo sovracomunale (già assegnate all’ambito in sede di POIC vigente); strutture di accoglienza per lo studio e la ricerca; attività terziarie e direzionali; attività culturali, per lo spettacolo il tempo libero e lo sport. Le funzioni insediabili sono da precisare

[massimo bertuzzi]

Se 37.000 mq di superficie commerciale vi sembrano pochi.

Oggi sul RdC il Sindaco dichiara: "Nel polo Caselle edificabili solo pochi metri quadri" Il Sindaco Macciantelli forse si è dimenticato che il Piano Strutturale di S. Lazzaro,  approvato dalla sua giunta nello scorso mandato amministrativo, consente la realizzazione di un polo commerciale/terziario di circa 37.000 mq. 

Proprio ieri sera, durante la discussione in Consiglio Comunale sulla cementificazione prossima ventura, segnalavo quanto fosse discutibile, nelle vicende urbanistiche, l’uso di termini quali “poco” o “molto”, infatti quello che il sindaco, durante la presentazione del PSC, definiva “moderata espansione” a noi pareva invece un aumento spropositato dell’urbanizzato, a nostro avviso infatti se ogni amministrazione comunale dovesse prevedere un aumento dell’urbanizzato del 7% ogni dieci anni avremmo in brevissimo tempo cementificato tutta la superficie cementificabile.

Nell’articolo di oggi riappaiono invece queste valutazioni soggettive “Uni Land, il terreno contestato? Edificabili solo pochi metri quadri” per poi smentirsi nel resto dell’intervista quando afferma che “il PSC….non quantifica indici di edificabilità né determina gli usi”. Delle due l’una: o il PSC non quantifica, e quindi non si può affermare che i metri quadri sono pochi o molti, oppure quantifica e qui entrano in gioco le opinioni, ma si è fatta comunque una falsa affermazione. 

Infatti il PSC (1) quantifica eccome e indica che sulla superficie complessiva di 147.630 mq dell’ambito “Polo Funzionale Caselle” possa essere applicato un indice territoriale di 0,25 di SU che tradotto fa circa 37.000 mq di superficie edificabile, non solo ma, sempre smentendo le affermazioni di Macciantelli, vengono definiti pure gli usi che sono (1)“terziario, strutture di accoglienza per lo studio e la ricerca, attività culturali, per lo spettacolo il tempo libero e lo sport, oltre ad una quota di offerta di commercio commisurata e integrata alle funzioni che si andranno a insediare e alle quote di interventi residui non utilizzati” tra l’altro confermate dal Piano del commercio provinciale che per il Polo Caselle prevede la tipologia 14 “aggregazioni di medie strutture con caratteristiche di unitarietà per l’utenza, di attrazione provinciale”.

Sul perché poi sia arrivato un niet per un nuovo insediamento commerciale non siamo in grado di dirlo sappiamo solo che si troverebbe a metà strada tra il centro commerciale Centronova e la nuova Coop&Coop di S. Lazzaro e in prossimità dell’uscita della tangenziale e del casello di S. Lazzaro 

(1) http://www.valledellidice.it/psc_rue/PSC_VALSAT-Sl.htm documento Sl-PSC.N – “Norme e schede relative agli ambiti territoriali” pag. 220)

(2) http://www.provincia.bologna.it/commercio/Engine/RAServePG.php/P/25... documento “Norme tecniche di Attuazione_ Art. 9.5 del PTCP (2425 KB)”  pag 33 e seg.

 

[noi cittadini]

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[noi cittadini]