Noi Cittadini

l'altro punto di vista

L'assessore all'urbanistica del comune di San Lazzaro Leonardo Schippa si è dimesso, che significato hanno queste dimissioni?

Con queste poche righe vorremmo informare i concittadini di San Lazzaro su alcuni fatti che negli ultimi mesi sono stati intenzionalmente occultati o mistificate dal Sindaco, attraverso una stampa non obiettiva e a dir poco compiacente, riguardanti il conflitto d'interessi dell'assessore Leonardo Schippa e più profondamente l'intero impianto del piano di sviluppo urbanistico.

Circa un anno fa il consigliere Bertuzzi venuto a conoscenza di alcuni incarichi professionali che l'assessore Schippa aveva assunto per imprese che erano coinvolte nella realizzazione del nuovo piano di sviluppo urbanistico appena approvato ( POC), presentava un'interrogazione in consiglio comunale domandando al Sindaco se non ritenesse inopportuna politicamente questa commistione fra politica e incarichi professionali. Il Sindaco rispondeva che tale situazione non solo non era inopportuna, ma era anche auspicabile e di vantaggio per il nostro comune che poteva così avvalersi delle prestazioni di un tecnico preparato alla guida dell'assessorato all'urbanistica.

Da allora in tutte le sedi possibili abbiamo tentato come lista civica Noi Cittadini di sollevare la questione su tutti gli organi di stampa e presso tutte le istituzioni dirigenti dei partiti che compongono la maggioranza di governo a San Lazzaro. Una lettera venne addirittura inviata al segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersanie a tutti gli eletti in Parlamento e in Consiglio regionale di centrosinistra. Nessuna risposta.

Nel frattempo i numerosi giornalisti che avevamo contattato e che si erano dichiarati interessati e disponibili alla pubblicazione di questa notizia, purtroppo dovevano ammettere che le direzioni di redazione avevano impedito la diffusione dell'informazione anche riconoscendo di aver ricevuto pressioni per la non pubblicazione.

Solo il giornale locale Vivere a San Lazzaroha continuato imperterrito a rimarcare come tale situazione fosse inopportuna, ma anche inaccettabile, esercitando in questi mesi una forte pressione, che attraverso il proprio radicamento sul territorio ha prodotto lo sviluppo di una serie di voci interne al PD o vicine alla maggioranza fuori dal coro della negazione dell'evidenza sostenuta dal Sindaco Macciantelli.

Molti ed importanti sono stati gli esponenti del PD che hanno dichiarato la propria contrarietà esprimendo dissenso e distanza.


Il Sindaco messo probabilmente alle strette da queste crescenti pressioni ha quindi cominciato a preparare l'uscita dalla giunta dell'assessore Schippa con giustificazioni di tipo familiare e di impegni lavorativi ( ma di questi ovviamente eravamo già al corrente!) e nell'ultimo numero dell'organo di partito locale, In Piazza, si sbraccia per perorare queste motivazioni, suggerendo poi che qualcuno all'indomani della dipartita dell'Assessore Schippa avrebbe "in maniera del tutto strumentale" accampato motivazioni politiche o occulte: excusatio non petita accusatio manifesta.


Appena una settimana dopo arriva la lettera di dimissioni dell'assessore Schippa. Parole pesanti ( alleghiamo la lettera intera) datate alcuni giorni prima. La discrepanza fra la data della lettera e la data di pubblicazione delle dimissioni dimostra la richiesta del Sindaco di avere un po' di tempo per preparare il terrreno a scuse improbabili.

Nella lettera si coglie da subito una polemica col Sindaco e qualche significato sotteso:
prima di tutto Schippa scarica la responsabilità del "ROBUSTO" piano regolatore approvato sotto il suo mandato ( ricordiamo che si parla di oltre 1000 nuove abitazioni di cui non vi è nè necessità abitativa, nè sostenibilità economica, che la nostra lista civica ha contrastato in tutti i modi possibili per cinque anni).
Egli sostiene che il vigoroso impianto è stato spinto dal Sindaco per motivi di rivitalizzazione economica, in difformità da quanto proposto dallo stesso assessore che avrebbe promosso un piano di esclusiva riqualificazione dell'esistente.
La lettera pare quindi voler evidenziare come le difficoltà sull'urbanistica a San lazzaro non possano trovare un capro espiatorio esclusivo nell'assessore Schippa, ma debbano essere condivise e addirittura attribuite prevalentemente al Sindaco. Sembra di poter cogliere nelle parole di Schippa l'avvertimento che non è possibile a partire dal conflitto d'interessi che lo vede coinvolto, scaricare tutte le difficoltà, le inadeguatezze e le molteplici controversie generate dal Piano urbanistico.

Già un altro assessore all'urbanistica durante il mandato Macciantelli era stato fagocitato dal peso della questione urbanistica. L'assessore Alessandra Furlani se ne andò sbattendo la porta non disponibile ad avvallare scelte che non le erano proprie ( le motivazioni ufficiali accampate furono le stesse di Schippa….. motivi familiari etc…).

Gli appetiti e i poteri forti dell'edilizia che si sono da sempre mossi sul nostro territorio non sono una novità di oggi, ma oggi abbiamo assistito ad un cortocircuito importante a cui occorre dare delle risposte, perché in gioco ci sono gli interessi e il bene della comunità San lazzarese che sembrano essere messi in secondo piano rispetto alle necessità economiche delle imprese vicine alla maggioranza che governa San Lazzaro.

Chiediamo a questo punto:

Se L'assessore Schippa ricopriva incarichi durante il suo mandato amministrativo per imprese coinvolte nella realizzazione del piano urbanistico che lui stesso, per conto del Sindaco, aveva promosso, non si ritiene di poter ridiscutere il piano stesso in quanto prodotto all'interno di un evidente conflitto d'interessi?
Perché il Sindaco ha negato e nega il conflitto d'interessi di Schippa?
Perché Schippa scarica la responsabilità del Piano Urbanistico integralmente sul Sindaco?

Oggi l'approvato Piano Urbanistico di San Lazzaro incontra enormi difficoltà legate alla contingente, ma durevole crisi economica, è inadeguato ai tempi, non necessario e invalidante per il nostro territorio e probabilmente non verrà neanche realizzato, in quanto le imprese non hanno più le risorse necessarie per completarlo e soprattutto per realizzare anticipatamente le opere di interesse comune che venivano definite con enfasi"la città pubblica". Di questo avevamo già avvisato il Sindaco.
Oggi il rischio è che i costruttori beneficiari del Piano, chiedano di ricontrattare con il comune quanto stabilito e magari che prima di realizzare le opere pubbliche possano realizzare le loro lottizzazioni da vendere.
Noi però vorremmo spingerci oltre e rimettere in discussione l'intero impianto di un piano urbanistico in pieno conflitto d'interessi che come si è dimostrato ampiamente nei fatti mette in conflitto prima di tutto gli interessi legittimi dei cittadini con gli interessi puramente economico speculativi di imprese vicine a quella parte politica che avrebbe dovuto tutelare l'interesse dei cittadini stessi

Aggiornata l'ultima volta da noi cittadini 16 Dic 2012.

Salviamo il paesaggio

Forum Italiano dei Movimenti Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori

Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Il resoconto della giornata su questo link

mentre su questo link la registrazione filmata degli interventi principali

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