Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Tutte le mattine, per andare al lavoro, devo necessariamente dirigermi verso la tangenziale. Risiedendo nella zona della piscina comunale, percorro la via Kennedy e, poco prima dell'incrocio con la via Emilia, resto regolarmente imbottigliata a causa della strettoia all'angolo con via Orlandi. Infatti, proprio in quella posizione, ci sono la corsia preferenziale per gli autobus e i cassonetti dei rifiuti. Se ho la sfortuna di imbattermi nel mezzo adibito a svuotare i cassonetti, sono spacciata ed è quasi matematico che debba chiamare al lavoro e avvertire che farò un po' tardi...

Percorro  un brevissimo tratto della via Emilia, entro in rotonda, esco alla terza e mi trovo su via Poggi. A questo punto, mi sento graziata dagli dei se non c'è coda già all'altezza della centrale dei Carabinieri, ma è una certezza assoluta che sarò in fila indiana fin dalla prossima rotonda davanti alla Centrale e fino a quella che incrocia, mi pare, via Villanova. Quella da cui si imbocca l'autostrada, per intenderci. Dopo di che, posso riaprire almeno il finestrino.

Carreggiata mono-corsia, frequenti tamponamenti sulla curva strettissima e perennemente transennata puzza di smog da fare letteralmente invidia al Grande Raccordo Anulare... e nulla di tutto questo esisteva prima che venisse chiusa via Caselle!

A volte impiego anche venti minuti solo per uscire da San Lazzaro, per fare pochissimi chilometri, e mi sovraccarico di stress perché se faccio un minuto di ritardo me ne scalano quindici dai permessi. Mi girano, insomma.

Mi chiedevo quindi se esista un progetto di riapertura della via Caselle, di un cavalcavia o di un sottovaso che permetta di superare il passaggio a livello senza necessariamente doversi incastrare su via Paolo Poggi, dove il traffico è davvero esagerato, visto che ci confluisce tutto quello che, in passato, si diramava su due strade di intensa percorrenza.

Insomma, ce la menano con le limitazioni, le targhe alterne, l'inquinamento... poi però ci rendono complici di intasamenti che potrebbero essere evitati, realizzando strade su progetti obsoleti. 

Che ne pensate? Avete info in proposito?

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Vorrei commentare le considerazioni della Sig.ra Marani come segue.
Premetto che abito in via Poggi e che conosco bene l'argomento dell'imponente flusso di traffico che la mattina percorre via kennedy e via poggi per poi rimanere bloccato in coda all'altezza della rotonda dei carabinieri.
Il problema della errata pianificazione dei flussi automobilistici in San Lazzaro è ormai noto a tutti. Oltre due anni fa è stata inaugurata via Maestri del Lavoro come soluzione degli automiobilisti che dovevano arrivare in tangenziale. In base ai recenti rilievi fatti da comune, solamente il 2% dei veicoli che vanno verso le tangenziali, percorre questa strada. Nel frattempo è stata aperta via Poggi sud che ha collegato le valli dell'idice e dello zena , alle tangenziali, richiamando il doppio del traffico precedente. E' sufficiente dare uno sguardo alla lunga coda che c'è su via Palezzetti tutte le mattine, una coda interminabile .
In attesa che aprano altre strade, per ridurre iln disagio di chi " vorrebbe " andare il tangenziale, sarebbe sufficiente che gli automobilisti che arrivano dalla valle dell'idice e dello zena, percorressero le strade di viabilità esterna che sono state costruite appositamente per loro ( con i soldi di tutti ). Arriverebbero sicuramente prima in tengenziale invece che farsi 15 minuti e più di coda su via Poggi.

Purtroppo, da dove provengo, di alternative valide non ne ho. Qualche volta ho optato per esperienze stradali diverse ma con risultati ancora peggiori... e impiegare fino a un'ora e un quarto per fare quindici chilometri (San Lazzaro/Cadriano) è una vera assurdità.

Ho tentato con la bici, amo la bici e ci impiegavo anche un po' meno attraversando Villanova e la campagna da quelle parti... ma a parte il fatto che ho ripetutamente rischiato di finire stirata (perché - diciamola tutta - sanlazzaresi e bolognesi amano la velocità e, in generale, si direbbero poco inclini a rispettare il codice stradale), arrivavo in ufficio sudata fradicia e là non ho la possibilità di fare una doccia.

Ultimamente ho l'impressione che chi si occupa della viabilità a San Lazzaro - ma pure a Bologna - non si sia mai messo in strada nelle ore di punta. Quello che mi indispone ulteriormente è come di possa cedere l'area verde di via Poggi/angolo Emilia sostenendo - come mi sembra che qualcuno sostenga, ma potrei sbagliarmi -  che tanto nella zona l'inquinamento è sotto i livelli d'allarme. Ma se non c'è mai stato tanto traffico! Poi non so, sarebbe sciocco da parte mia entrare nel merito, senza dati concreti alla mano.

Via Poggi sud... qualcuno ci ha mai davvero creduto davvero, nella funzionalità di via Poggi sud? Forse sarebbe stato meglio pensare seriamente a un sottopasso o a un cavalcavia sul passaggio a livello di via Caselle. Là si formava la coda solo quando non era possibile attraversare i binari, e non era nemmeno una gran coda. Adesso, invece...

Il problema, come giustamente dice Ercolini (ne abbiamo parlato anche in passato), nasce dal fatto che a seguito dell'apertura del ramo sud di via Poggi è stato "richiamato" il traffico di attraversamento proveniente dalla valle dello Zena (Pianoro) e dell'Idice (Ozzano e Monterenzio), tutto traffico aggiuntivo che va ad aggravare il nodo stradale di accesso alla tangenziale, perchè il problema principale sta proprio lì nell'insufficienza del sistema (dimensioni di strade e rotatorie) di sopportare il carico di traffico. Nei progetti del primo piano traffico (fine anni novanta) su quell'accesso alla tangenziale avrebbero dovuto accedere solo le auto dei residenti di S. Lazzaro e poco altro, mentre il traffico proveniente dalla val di Zena doveva arrivare in tangenziale attraverso il nuovo svincolo di Borgatella e quello della Valle dell'Idice da quello di Colunga. E' che come sempre accade si fanno i conti senza l'oste e si dava per scontata l'immediata realizzazione della complanare. E invece di complanare se ne sta parlando da oltre vent'anni ma non si vede ancora nulla, purtroppo poi le chiacchiere continuano ma di fatti nulla, anzi adesso sono tutti concentrati sul passante nord, opera che drenerà tutte le risorse disponibili che invece sarebbero da destinare alle varie incompiute (complanare, lungosavena, intermedia di pianura, ecc.) che sono necessarie al fine di dare una risposta adeguata ai problemi di traffico.

Per quanto riguarda le ciclabili noi abbiamo presentato una proposta di collegamenti con le frazioni e i comuni limitrofi per permettere a chi, come lei (e anche il sottoscritto) vorrebbe recarsi al lavoro in sicurezza, ovviamente proposta bocciata. Ne abbiamo parlato QUI

Dalle nostre parti si direbbero bravissimi a bocciare le proposte sensate e a sostenere le cause perse. Si vede che dall'esperienza del Civis non si è imparato abbastanza...

Quanto alle ciclabili, seguirei l'esempio austriaco, tra l'altro poco dispendioso: le strade per ciclisti e podisti sono quasi sempre sterrate (cosa che, tra l'altro, evita stress alle articolazioni di chi pratica corsa su strada). A volte la semplicità rappresenta una soluzione apprezzabile.

Purtroppo la semplicità difficilmente si sposa con gli interessi delle lobbies che hanno invece interesse alla realizzazione delle "grandi opere"

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