Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Martedì scorso si è riunita la commissione consiliare per discutere la proposta del consigliere Lungarella in merito alla revoca della delibera che istituisce il senso unico sulla via Emilia a seguito della realizzazione dei lavori per il CIVIS noi e tanti altri cittadini eravamo presenti e questo è un brevissimo resoconto della seduta:

Alla maggioranza dei Consiglieri presenti è mancato il buon senso di porre fine al “senso unico senza senso”. Con una incoerenza eccezionale tutti quanti “vorrebbero ma non possono”. Per non sottoporre al Consiglio Comunale la proposta del Consigliere Lungarella di revocare la delibera N° 17 del 26 febbraio 2002, hanno usato come pretesto formale il fatto che un singolo Consigliere non può presentare una proposta di delibera. Pertanto nei prossimi giorni come Comitato “Insieme per San Lazzaro”, utilizzando la possibilità offerta dall’articolo 7 dello Statuto Comunale, chiederemo il permesso per mettere dei banchetti il sabato mattina per raccogliere le firme allo scopo di presentare a nome dei Cittadini una delibera per abolire quella che prevede il senso unico sulla via Emilia quando entrerà in funzione il CIVIS. Una volta che avremo raccolte le firme il Sindaco non avrà nessun alibi burocratico per rifiutarsi di presentare entro 60 giorni la nostra proposta di delibera in Consiglio Comunale e sottoporla ad approvazione. In questo modo verificheremo anche la sua coerenza quando dice: “il senso unico sulla via Emilia non si può fare se non in presenza di una reale viabilità alternativa”.

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Anche la centrale via Marconi di Bologna sperimenta da qualche mese quanto già vissuto da una buona porzione di San Lazzaro. È vero che qualsiasi grande opera comporta dei disagi momentanei per tutti gli utenti (cittadini, commercianti, utenti della strada, volontari, ecc.), ma quando non se ne vede la concreta utilità e non se ne riconosce la validità, il sacrificio è difficile da digerire. Ne è una riprova il fatto che dei due candidati sindaco di Bologna "superstiti", uno sembra rigettare in toto questo mezzo e l'altro ne declassa ulteriormente l'utilità proponendo una deviazione del tragitto originario (condizione in base alla quale invece il Civis era stato approvato).
Intanto, passata la tornata elettorale sul nostro fronte locale, attendiamo con fiducia di vedere il proseguio dei lavori sulla via Emilia, nella parte compresa tra via Caselle e la rotonda Decorati al Valor Militare. Al più tardi in quell'occasione, persino i topi sloggiati dai cantieri chiederanno che si affronti con più serietà il tema della viabilità e dei trasporti tra San Lazzaro e Bologna (sbocco traffico veicolare a Nord, braccio Nord della Complanare, potenziamento fermate alla stazione SFM, estinzione del traffico da attraversamento dalla zona Poggi-Palazzetti-Kennedy, conservazione/potenziamento del parcheggio di via Gramsci, attraversamento ciclabile sulla rotonda Decorati, ecc.).
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Nuova ipotesi per il Civis da parte della nuova giunta bolognese: togliere l'uso della guida ottica nel centro storico di Bologna.
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Aggiornamenti sul fronte bolognese.
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Nuovo assetto pro-Civis nella centrale via Marconi di Bologna.
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Il CIPE approva la tratta di metrò tra Fiera e Stazione FS di Bologna.
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Aggiornamento Civis
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A quanto pare, i lavori per il Civis sul fronte bolognese si stanno avvicinando a San Lazzaro: ora tocca alla via Mazzini.
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La scoperta dell'acqua calda.
Piacerebbe inoltre conoscere i "tanti sanlazzaresi desiderosi di salire sul nuovo mezzo di trasporto pubblico"...
Allegati:
Il due agosto sul quotidiano “l’Informazione - il Domani” viene dedicato il paginone centrale al civis, foto, storia, disegni dei percorsi eccetera, inoltre un box a fondo pagina titola “San Lazzaro, dove il mezzo è già realtà” e così riporta il testo “Il mezzo ha avuto il battesimo del fuoco giovedì scorso durante la Fiera di San Lazzaro”, noi ci permettemmo di notare che era almeno la terza volta che il civis veniva inaugurato e compiva le prime corse, mentre poi nei fatti, nessuno non solo lo aveva utilizzato ma nemmeno visto circolare, ad eccezione di qualche nottambulo visto che le uniche corse compiute erano quelle notturne di collaudo, e che prima di vedere il civis in servizio sarebbero passato molto tempo. Come sempre accade il nostro intervento fu pubblicato solo dopo la consultazione con il sindaco ed inserito , sulla stessa testata il sette agosto, nel classico articolo a “panino” nel quale si decantavano nuovamente i pregi del mezzo (rifiutato in tutte le città del mondo nelle quali è stato testato, giova ricordare) e si vaticinava sulla sua prossima entrata in servizio, tanto che il contenuto del nostro intervento, in sostanza il civis non è ancora realtà nemmeno a San Lazzaro, era stato rubricato tra le “opinioni”. Ora, a parte il fatto che affermare che il civis non sta svolgendo il servizio di linea a noi non pare affatto una opinione, nell’edizione odierna (20 agosto) appare un nuovo articolo con il seguente titolo “Civis, serviranno mesi di prove” e nell’occhiello “Macciantelli smorza gli entusiasmi di chi vorrebbe subito in funzione il nuovo mezzo pubblico” ci pare proprio quindi che la nostra “opinione” venga avvalorata dai fatti, quanto poi agli entusiasmi da smorzare noi non abbiamo visto folle di cittadini entusiaste ed acclamanti per il filobussone (sarà anche questa un’opinione), il grande entusiasta, sempre più solitario visto anche l’atteggiamento della giunta bolognese, ci pare il nostro sindaco che dovrebbe quindi riuscire con facilità a “smorzare gli entusiasmi” visto che in fondo sono solo i propri.
I prossimi cantieri a BO
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Alcuni documenti in possesso della sezione bolognese della Lega Nord dimostrerebbero che il CIvis è un filobus.
Allegati:
Per essere un filobus è un filobus, ma considerando che gli interessi in ballo coinvolgono amministratori di tutti e due i PD (con e senza L) e soprattutto Lega coop e Fiat, prevedo l'esito dell'indagine della procura.

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