Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Si è appena conclusa la tappa Idicese del tour, e più voci hanno chiesto chiarimenti sul PSC, questo tra l'altro dimostra come ben poco l'Amministrazione si sia adoperata per spiegare esattamente cosa succederà a San Lazzaro, è stato sufficente infatti che venisse sollevato il problema che in molti hanno cominciato a domandarsi quali potrebbero essere le conseguenze di un aumento così importante di abitazioni.
Viste quindi le numerose richieste il Sindaco si è trovato costretto a convocare una nuova assemblea ad Idice sull'argomento PSC.
L'impegno è di convocarla entro un mese da oggi.
Questo dimostra che l'impegno di sensibilizzazione sta cominciando a produrre qualche risultato.
Un'ultima nota pare che le osservazioni siano oltre 400

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Salve a tutti. Ero presente all'incontro e la prima cosa che mi è balzata agli occhi è il pretestuoso rinvio a fine serata delle risposte del Sindaco circa le osservazioni e le critiche sul PSC. Sperava che la gente se ne dimenticasse oppure che i presenti si fossero già addormentati. Mi pare, invece, che comunque, nonostante fosse mezzanotte passata, qualcuno gli ha dato filo da torcere, mettendolo anche in difficoltà. Il suo tono acceso ed accorato ne tradiva il disagio. Resta il fatto che ora sta a noi sollecitare l'Amministrazione all'organizzazione del promesso incontro sul PSC ad Idice. Marchiamo stretto!
In attesa di altri commenti dell'assemblea allego il "volantone" completo e la rassegna stampa di oggi
Allegati:
Salve, ragazzi. Letta la rassegna stampa, non posso fare a meno di esternare un'idea tutta mia circa gli insediamenti delle attività commerciali nel nostro Comune. Mi riferisco, in particolare, al primo dei due articoli letti. Ormai, con l'attuale sistema economico, nella distribuzione al dettaglio di alimentari, fa da padrona indiscussa la grande distribuzione: il cittadino è disponibile a fare qualche km in più, magari in auto, sapendo, però, di arrivare in un centro commerciale dove, per l'alimentare, ha ampissima scelta e prezzi competitivi e, nello stesso tempo, ha un intero sistema di servizi e altre attività che gli fanno da contorno (negozi, baby parking, parcheggi, etc. etc.). Purtroppo, il piccolo negoziante di fiducia sotto casa non può competere con questa realtà: i costi da sostenere per gestire un negozio, anche se di piccole dimensioni, non godono di quelle economie di scale tipiche della grande distribuzione. Ecco allora che egli è costretto a tenere alti i prezzi per rientrare dagli investimenti, perdendo ancora più competitività rispetto a quest'ultima. E', in altre parole, un circolo vizioso. Ne sono esempi lampanti i pochi negozi (alimentari e non) che insistono nella mia frazione di Idice.
Fatta questa premessa, allora, considero non del tutto errata l'idea di munire San Lazzaro di un benché minimo centro commerciale per la distribuzione alimentare; magari posizionato in una zona facilmente raggiungibile dalle frazioni più popolose della nostra cittadina e magari munito anche di altri negozi di generi vari, la cui apertura potrebbe essere riservata ai negozianti già esistenti nei paraggi per evitarne la naturale chiusura a causa della forte concorrenza indotta dal centro commerciale. Non so? Ritenete sia fantaeconomia?
Sul PSC che dire? C'è bisogno di aggiungere altro? Aspettiamo fiduciosi la riunione a tema promessa dal nostro Primo Cittadino.
Si è appena concluso il Tour delle frazioni con l'ultimo appuntamento a Villa Serena. Filo conduttore della serata è stata la guerra intestina tra i residenti di via Poggi e via Kennedy su quale delle due strade debba sobbarcarsi la mole di traffico, e quindi i connessi disagi, relativi all'apertura della nuova rotonda. Si sono susseguiti interventi da entrambe le parti. Ridicolizzando la questione, si è potuto temere a momenti lo scoppio di una guerra civile tra i residenti delle due vie, con innalzamento di barricate e scavi di trincee, schioppettate e bombarde reciproche! In realtà, ciò che la maggior parte dei presenti sembra non cogliere è il fatto che il problema non sta su chi debba farsi carico del nuovo maggior flusso di traffico. Il problema sta a monte! E' strutturale. E' il sistema della viabilità sanlazzarese ad essere fallato e carente. Non vi è una linea di percorrenza che bypassi il centro cittadino; tutte le connessioni tra i Paesi a sud-est di Bologna (Ozzano, Castel San Pietro, etc.) e il capoluogo avvengono oggi attraverso il centro di San Lazzaro o dalle poche vie ad esso parallele (ad esempio via Bellaria); ed inoltre, con le previsioni edilizie del nuovo PSC il flusso di auto è destinato ad aumentare, sino al collasso del sistema viario stesso. Non vi è programmazione e sostenibilità in tutto questo. E senza questi due requisiti, contano davvero poco i particolarismi legati alle esigenze di sparuti gruppi di cittadini. Senza sostenibilità e programmazione, i problemi di San Lazzaro non troveranno soluzione, ma solamente aggiustamenti temporanei ed accomodamenti precari. Infatti, indipendentemente da cosa deciderà l'Amministrazione circa le due strade in questione, il problema non si potrà ritenere risolto visto che la mole di traffico, scaturente dalle nuove case previste nel PSC, andrà ad ingolfare entrambe le strade e non solo quelle.

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