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l'altro punto di vista

Se incomplete, anche le misure strutturali non sono altro che spot

Ieri, primo marzo, la terza pagina del Resto del Carlino di Bologna pubblicava un intervento del sindaco di S. Lazzaro (ripreso dalla fotonotizia di copertina), intervento nel quale Macciantelli spiegava le ragioni per le quali il Comune non aveva aderito al blocco del traffico. Carlino_1_3_10_smog.pdf
Giustamente il sindaco afferma che "occorrono, piuttosto, come si ripete, misure strutturali”; non concordare quando segnala la necessità di potenziare la mobilità ciclabile e il trasporto pubblico, come non essere d’accordo quando afferma “occorrono misure, non a spot, ma strategiche”?
Ci riconosciamo quindi in pieno nelle parole. Facciamo tuttavia fatica a capire quando dalle parole si passa alle azioni.
Vero, S. Lazzaro è dotata di chilometri di piste ciclabili, ma si tratta in gran parte di pezzetti, brevi tratti non connessi (o connessi solo in parte) tra di loro. Manca in sostanza una vera e propria rete che colleghi tra loro i maggiori punti di interesse e, soprattutto, le frazioni con il capoluogo.
Altrettanto vero è che a S. Lazzaro abbiamo ora la fermata dei treni. Ma i parcheggi scambiatori, elemento fondamentale di un buon sistema intermodale, sono ancora al di là da venire. E per ottenere un potenziamento delle fermate si è dovuto prima ricorrere allformai ennesima petizione popolare.
È possibile (ma per niente scontato) che il Civis in futuro migliori il servizio di trasporto pubblico (sempre che ricorsi e altre note vicende si concludano), ma in un futuro, appunto. Oggi siamo alla vigilia dellfapertura del lavori sulla rotatoria Decorati al Valore Militare, lavori che dureranno almeno un anno e causeranno imbottigliamenti e code che sicuramente non gioveranno alla qualità dellfaria. Ricordiamo che, alla fine dellfestate, fu proprio il sindaco a segnalare la necessità di realizzare un ponte provvisorio tra S. Lazzaro e Bologna, ipotesi della quale però si sono perse le tracce.
In ultimo, vogliamo ricordare che uno strumento per definire “misure strutturali" il sindaco lfha avuto, il Piano Strutturale Comunale; proprio in quel piano, eludendo anche quelle norme che lui stesso aveva licenziato in qualità di membro della giunta provinciale, sono state indicate come nuove aree di espansione urbanistica zone (tra le frazioni di Idice e la Mura S. Carlo) che sono dalla parte opposta del capoluogo rispetto alla stazione ferroviaria, a circa 4 KM di distanza. Se queste sono misure strutturali a sostegno del trasporto pubblico, auguri.


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Commento da Anna Carlini su 6 Marzo 2010 a 19:25
Vorrei esprimere un mio pensiero in aggiunta ai commenti più tecnici di Bertuzzi.
Come persona convinta sostenitrice e praticante della mobilità sostenibile, mi aspettavo di più dal nostro Sindaco. San Lazzaro è una realtà di un certo rilievo, lo si rimarca spesso. Quello che adesso, a posteriori, si pubblica come spiegazione/giustificazione della “non adesione”, avrebbe avuto tutto un altro senso se espresso prima del 28 febbraio, e accompagnato da un forte invito a tutti i suoi cittadini a fare “comunque” di questa giornata “simbolica” un momento di riflessione. Una sorta di “ proviamo a vedere seriamente se possiamo organizzarci diversamente” , magari nell’indirizzo di quelle risorse che ha elencato per l’articolo ( repertorio già noto, ma ripetere dovrebbe giovare …) . Anche senza "blocco".
Una occasione mancata, davvero strano …
Che poi ci siano delle “magagne” nel sistema della mobilità alternativa , questo è evidente a chi cerca di utilizzarlo. Ma meglio provarlo ! Così quando poi i cittadini si esprimono vero i propri amministratori per le modifiche, integrazioni etc, almeno sanno concretamente quello che vogliono ! L’analisi di Bertuzzi può sembrare spietata, ma provare per credere ! Poi mandate i vostri commenti.
Una sul CIVIS: vorrei davvero avere una bilancia per poter pesare gli impatti che abbiamo vissuto e che si stanno manifestando anche adesso su San Lazzaro, più quelli a venire, poi aggiungere Bologna e vedere quanto tempo di utilizzo futuro a emissioni zero ci vorrà per compensare. Resto scettica .
Ultimo: un po’ patetico il richiamo all’anziano “costretto” ( ! ) a non usare l’auto …
Primo: anche oggi ho fatto il mio solito giro di commissioni varie in bicicletta fra Cicogna e Idice ( andate a vedere il fiume !!!), e tutti i temerari che ho incrociato potevano essere mio nonno/a, sono i migliori a usare le alternativa all'auto, hanno visto un altro mondo, sono cresciuti con un’ altra tempra. E quella volta che hanno una emergenza, forse è meglio se si fanno accompagnare …
Secondo: se l’anziano deve prendere l’auto per i suoi impegni, con gli automobilisti che ci sono in giro adesso ed il poco rispetto delle minime del buon senso, beh … che ci pensi bene, evitando soprattutto le ore di punta . E poi, per una volta, si possono cambiare le abitudini. Anche le nostre nonne di solito la Domenica vanno fuori città a trovare i parenti, ma hanno aderito , vivendo una giornata diversa, incontrando altre persone e di sicuro si sono arricchite con novità, che alla loro età fanno solo bene.
Ribadisco: era una giornata “simbolo”, si poteva gestire meglio.

Salviamo il paesaggio

Forum Italiano dei Movimenti Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori

Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Il resoconto della giornata su questo link

mentre su questo link la registrazione filmata degli interventi principali

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