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l'altro punto di vista

 

Ecco, ci siamo, finalmente (si fa per dire): il nuovo progetto del passante nord è uscito dalle segrete scrivanie e, come era facilmente prevedibile, presenta un impatto devastante sul territorio. Quel che è peggio, poi, è che risulta anche completamente inutile, perché si basa sul falso presupposto originario di voler risolvere una domanda di trasporto sempre e costantemente in crescita, che i fatti dimostrano però non essere così.

Il cosiddetto tasso di motorizzazione in Regione (ma anche in Italia) ha oramai abbondantemente superato lo 0,6. Se aggiungiamo le moto e i ciclomotori, supera lo 0,7. Questo vuol dire che, tolti i bambini e chi per problemi di età od altro non può guidare un mezzo motorizzato, disponiamo circa di un’auto a persona. E considerato che la popolazione locale è oramai stabile da oltre un decennio e che ognuno di noi non è in grado di guidare contemporaneamente più di un’auto a testa, di fatto il traffico motorizzato non può aumentare. Se a questo aggiungiamo poi la crisi economica e la continua ascesa dei prezzi del carburante, possiamo tranquillamente affermare che il traffico non solo non può aumentare ma che molto probabilmente è destinato addirittura a diminuire. I dati contenuti nel rapporto annuale di monitoraggio dei trasporti della regione Emilia-Romagna confermano queste affermazioni:

CONFRONTO DATI 2008 - 2011 PER DIRETTRICI AUTOSTRADALI E DI VIABILITÀ ORDINARIA

Il dato dei flussi autostradali, come si evidenzia nella tabella ad esso dedicato, dimostra un calo consistente generalizzato per i valori nelle tratte elementari tra 2008 e 2011 su tutta la rete che interessa la regione Emilia-Romagna, con valori compresi in media tra il -6 e -10%. Ancora più evidente il calo dei flussi pesanti, con punte del -20%.

Nella tabella seguente è stata fatta un’elaborazione per direttrice dei dati autostradali e dei dati del sistema MTS su viabilità ordinaria, confrontando in maniera diretta, dove esistono infrastrutture parallele, il comportamento tra 2008 e 2011 della rete autostradale con le principali direttrici della Grande Rete e della Rete di Base Regionale. Si può notare che dai raffronti emerge anche sulla viabilità ordinaria un calo dei flussi, meno evidente sul dato complessivo mentre dello stesso ordine di grandezza di quello autostradale (tra -10 e -20%) per quanto riguarda i mezzi pesanti.

Vedi il rapporto completo

 

Leggendo la relazione del nuovo progetto del passante si scoprono poi alcune cose interessanti. Ad esempio, salta subito agli occhi il fatto che il progetto proposto dalla Provincia di Bologna viene considerato una “mera scelta di carattere urbanistico piuttosto che rappresentare un’efficace alternativa all’uso dell’esistente sistema stradale”; insomma, per Società Autostrade il progetto (caparbiamente difeso dal vicepresidente della Provincia, Venturi) è inutile. Se guardiamo poi la proposta di “banalizzazione”, ci accorgiamo che la storiella della realizzazione di un’unica super tangenziale a disposizione dei bolognesi è una bufala colossale. Infatti, non risulta possibile realizzare un’unica sede stradale, per due precisi motivi: il primo è che non lo vuole la Commissione Europea (come ha chiaramente scritto nella sua comunicazione del 19 luglio 2010) e il secondo (forse più vincolante ancora) è che tecnicamente non è possibile farlo, a causa delle differenze di livello tra le due strutture. La tanto sbandierata banalizzazione quindi non si potrà fare, mentre si pensa invece di realizzare due by-pass di collegamento a metà del tracciato (ma chi è che vorrà pagare per andare in autostrada da S. Lazzaro all’aeroporto bolognese quando potrà invece farlo gratuitamente sulla tangenziale?). Di più, i by-pass produrranno strozzature pericolosissime sia sull’autostrada sia sulla tangenziale (avete presente le diversioni che vengono fatte sulle autostrade durante i lavori in corso? ecco, qualcosa di simile). Ma non è ancora tutto; il sovrapedaggiamento dell’autostrada provocherà (ed è scritto nella relazione) un aumento del traffico sulla viabilità... ordinaria (!).

Concludendo: aumento del traffico sulla viabilità ordinaria + minore scorrimento sulla tangenziale per via delle strozzature dei by-pass. Non c’è che dire: 1.300.000.000,00 di euro ben spesi.

L’impatto sarà poi devastante in particolare per i comuni di Castelmaggiore e Castenaso, che si vedranno pesantemente coinvolti. Citiamo dal rapporto ambientale: 

"[...] particolarmente delicata è la presenza di alcuni edifici scolastici nei comuni di Castel Maggiore (una scuola dell’infanzia, una scuola materna ed una scuola elementare, tutte in carreggiata sud e rispettivamente nei pressi della progr. km 17+000 a circa 320 m dal ciglio della nuova infrastruttura, nei pressi della progr. km 17+500 a circa 500 m dal ciglio della nuova infrastruttura e nei pressi della progr. km 19+850 a circa 150 m dalla nuova interconnessione con l’autostrada A13) e Granarolo dell’Emilia (una scuola elementare nei pressi della progr. km 22+125 in carreggiata sud a circa 275 m dal ciglio del nuovo tracciato, un distaccamento dell’università di Bologna a circa 500 m in carreggiata sud nei pressi della progr. km 23+220)."

A margine citiamo una piccola perla concettuale (sempre dal rapporto): "[...] gli elaborati grafici del Piano Strutturale del comune di Calderara di Reno evidenziano la presenza di “alberi monumentali e di rilevanti dimensioni”, assoggettati a specifica tutela, che interferiscono con l’opera in progetto". Interferiscono? Letta così si potrebbe pensare che è "colpa" degli alberi (cresciuti tre o quattro secoli orsono) se non si integrano al progetto. Ma sono nati prima loro o è stato progettato prima il cosiddetto "passantino"?

Veniamo in ultimo alla nostra S. Lazzaro. Prima solo lambito dall’opera, il nostro Comune ora sarebbe interessato dall’innesto della nuova autostrada sull’esistente. Il progetto prevede un innesto, uno svincolo e delle bretelle che andranno ad occupare l’area compresa tra le vie Saviolo, Croce Idice e Colunga, lambendo una delle più importanti ville storiche (villa Savioli) del nostro Comune (tra l'altro, proprio sopra all'impianto fotovoltaico appena realizzato dalla Provincia stessa - questa si che è lungimiranza!). Di complanare invece neanche a parlarne; nel documento, il relativo tracciato è infatti appena appena indicato e manca lo svincolo per entrarci (quello, per intenderci, che servirebbe a togliere il traffico di attraversamento ad Idice e nel capoluogo). Infine, non è chiaro come dovrebbe essere finanziata la realizzazione dello svincolo di Borgatella.

Ovviamente torneremo sull'argomento, per adesso alcuni articoli di Repubblica e Corriere

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Commento da noi cittadini su 18 Settembre 2012 a 18:08

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In relazione a questo argomento, pubblichiamo qui il recente comunicato stampa di Legambiente Emilia-Romagna.

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Bologna, 14 settembre 2012

Legambiente scrive ai Sindaci bolognesi su Passante Nord: «Rigettate una volta per tutte la proposta»

Il progetto è scorretto nei metodi e nei tempi. Inoltre non porterà alcun beneficio economico né ambientale al territorio

Dopo anni di accesi dibattiti, scontri, pronunciamenti dell’Unione europea riguardo il Passante Nord, oggi l’intero territorio bolognese si trova di fronte a una proposta progettuale piovuta al di fuori di qualsiasi elementare approccio di corretta pianificazione.

Un progetto che, nei metodi di proposta e nei tempi a disposizione, rende di fatto impossibile una seria analisi ambientale, di rapporto col territorio e con la pianificazione in essere, nonché di un reale dibattito politico e di ascolto di tutte le parti interessate. Proprio i metodi svelano chiaramente come l’opera abbia ormai una valenza di infrastruttura fine a se stessa, in una logica intrisa del superato approccio novecentesco, che vedeva nell’autostrada un elemento di progresso a prescindere.

Se il precedente tracciato – certamente discutibile e da Legambiente ritenuto sempre troppo impattante – aveva dietro di sé almeno un’idea progettuale più articolata sulle motivazioni, l’attuale soluzione non ha nulla di tutto ciò, e appare un affronto ad ogni principio di buon governo e pianificazione del territorio.

Oltre a queste considerazioni di metodo e opportunità, permangono tutte le criticità da sempre sollevate anche per gli altri tracciati, che Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia-Romagna, ricorda agli amministratori dei Comuni interessati (Anzola, Argelato, Bologna, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo, San Lazzaro di Savena, Zola Predosa) attraverso una dura lettera rivolta a Sindaci e Consiglieri comunali.

«A fronte dei tagli al servizio pubblico – scrive Frattini –, di un problema endemico di inquinamento atmosferico della pianura, di una cementificazione del territorio senza freni, questo progetto aggrava ulteriormente i problemi favorendo la mobilità su gomma, inquinante ed energivora. Una scelta che oggi più che mai appare in contrasto con gli obiettivi europei di lotta ai cambiamenti climatici, e che porterà l’ennesimo attacco alle aree agricole di pianura, pregiudicando altro territorio produttivo, aggiungendo frammentazione dei campi e ulteriore impermeabilizzazione in un’area già pesantemente antropizzata».

Infine, le stesse ragioni di necessità di alleggerire il traffico veicolare sul nodo bolognese appaiono sempre meno consistenti, in una fase in cui la contrazione dei passaggi giornalieri è ampiamente dimostrata.

Per tali motivi, l’invito che Lorenzo Frattini muove a nome dell’associazione agli amministratori competenti attraverso la lettera, è di «rigettare una volta per tutte questa proposta perché in contrasto con un’idea di sviluppo che guardi al futuro e alla sostenibilità, come la UE cerca faticosamente di tracciare, e perché assolutamente svilente nei confronti del ruolo degli stessi amministratori locali».

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Ufficio Stampa - Legambiente Emilia Romagna
Piazza XX Settembre, 7 - 40121 Bologna
Tel e Fax: 051 241324
www.legambiente.emiliaromagna.it

Commento da Stefano su 28 Agosto 2012 a 8:38

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Mi piacerebbe sapere se (e come) si sono espressi i vertici di Provincia e Autostrade spa sulla proposta alternativa (http://www.passante-autostrada-bologna.org/NodoBologna.pdf) formulata dall'apposito Comitato già qualche anno fa. O l'hanno direttamente ignorata perché è il risultato di troppo buon senso?
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Commento da Stefano su 24 Agosto 2012 a 17:45

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Mi si perdoni la battuta (oggi va così - c'è un limite a tutto...), ma spero che nel progetto si siano ricordati di creare almeno un'area di servizio su una delle taverne e trattorie esistenti alla Borgatella (Ripa di Ca' Nova, Ristorone, Tiro a volo, con un po' di sforzo e qualche passerella sopraelevata anche la Vilma...). Diamine, che almeno venga valorizzata la ristorazione locale, no?!...
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Commento da massimo bertuzzi su 24 Agosto 2012 a 16:18

una visualizzazione dell'intervento su google earth

Commento da massimo bertuzzi su 24 Agosto 2012 a 16:17

ecco il progetto dell'innesto a San Lazzaro del passante nord sull'A14

Salviamo il paesaggio

Forum Italiano dei Movimenti Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori

Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Il resoconto della giornata su questo link

mentre su questo link la registrazione filmata degli interventi principali

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