Il mistero dal capitolo scomparso

[noi cittadini]

 Dichiara Merola alla stampa che entro fine mese "sara' convocata la conferenza stampa per la presentazione dell'inizio dei lavori" e quindi il passante nord è in pratica cosa fatta.

Stupisce un po’ che nel giro di pochi giorni dalla presentazione del progetto sianon già fugatin tutti i dubbi che quest’opera aveva sollevato, sindaci a parte, era la stessa società Autostrade che era molto perplessa sull’effettiva utilità dell’opera visto che nel 2012 scriveva:

“La soluzione progettuale ipotizzata, che privilegia lo sviluppo di un’estesa porzione di territorio distante fino a 10 km dall’attuale asse autostradale, sembra discendere maggiormente da scelte di carattere urbanistico, piuttosto che rappresentare un’efficace alternativa all’uso dell’esistente sistema autostradale……..In definitiva, la realizzazione di tale infrastruttura non appare rispondere pienamente alle esigenze di mobilità, soprattutto per il traffico di attraversamento, che sarebbe indotto a percorre un itinerario consistentemente più lungo di quelle esistente .”

Adesso invece pare tutto funzioni, cosa sia cambiato in soli tre anni cercheremo di capirlo nello studio del nuovo progetto, salta però subito agli occhi che tra lo studio di traffico del 2012 e quello 2015 è sparito un intero capitolo, quello sul Servizio Ferroviario Metropolitano, cosa non da poco perché dovrebbe essere quello il servizio che deve essere potenziato e messo a regime per fare diminuire sensibilmente il traffico nell’area bolognese, e lo scriveva anche  Merola stesso nel suo programma:

“Vogliamo recuperare le risorse destinate dallo Stato per il metrò, da finalizzare al completamento del SFM, delle opere necessarie alla sua integrazione con il sistema insediativo urbano e metropolitano, e per il potenziamento e l’elettrificazione del trasporto pubblico a partire dalle sue linee portanti. Nei prossimi anni occorre deviare una cospicua parte del pendolarismo metropolitano dall’automobile al treno e agli altri mezzi pubblici.”

Questa “svista” è di particolare rilevanza visto anche ciò che scriveva, sempre soc. autostrade, nella relazione 2012:

I principali strumenti pianificatori che vengono presi a riferimento sono il PRIT98 e il suo aggiornamento PRIT2010-2020 e gli studi della provincia inerenti allo sviluppo del Sistema Ferroviario Metropolitano bolognese. Questi documenti risultano di particolare rilevanza ai fini della verifica della strategicità dal punto di vista funzionale del progetto nel quadro evolutivo delle politiche per la mobilità, in particolare alla luce degli indirizzi politici della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Bologna – sia inerenti alla mobilità, sia agli insediamenti abitativi, produttivi e funzionali – di riequilibrare le criticità legate al modello urbanistico basato sull’automobilità, attraverso un governo della mobilità che passa attraverso il potenziamento dei servizi collettivi in particolare su ferro e lo sviluppo urbanistico a ridosso delle fermate e stazioni, per quanto possibile. Una strategia condivisa in via generale da tutti gli enti locali della provincia di Bologna.

Merola (nella doppia veste local/metropolitana) e anche la Regione dovrebbe quindi chiarire una cosa, la tanto sbandierata "cura del ferro" la famosa "diversione modale" e tutte le altre svariate forme di propaganda, sono solo propaganda o ci credete veramente?

E se ci credete perchè l'SFM è sparito dalle proposte di pianificazione?