Di rotonde e percorsi ciclabili

[noi cittadini]

Apprendiamo dal Resto del Carlino che tra un anno verrà realizzata una nuova rotatoria sulla via Emilia, in prossimità dell'incrocio con le vie Fondè e Aldo Moro, in località Cicogna. Sorvolando sull’attribuzione a carattere variabile delle opere pubbliche, cioè variabile in base alle convenienze (esempio 1: la paternità della contestata rotatoria di via Caselle-Ca’ Ricchi è stata attribuita all'amministrazione Bachicchi mentre invece è stata approvata dal governo Macciantelli I; esempio 2: ora il governo Macciantelli II si attribuisce la paternità della rotatoria sull’intersezione Emilia-Fondè, che invece era stata programmata dal governo Bacchiocchi II), quello che a noi ora interessa capire è se, come si ostina a ripetere, il PD sanlazzarese vuole davvero svoltare ed aprirsi al confronto con i cittadini.

Nell’articolo il sindaco Marco Macciantelli dichiara: «Da tempo vi è l’esigenza di intervenire per una ricucitura dei due ambiti tagliati dalla via Emilia a nord e sud e di collegare meglio la parte residenziale a quella produttiva… ». Ci permettiamo di ricordare al sindaco che è altrettanto da tempo che resta irrisolto il problema della protezione dei ciclisti in circolazione lungo la via Emilia. Dove "irrisolto" è riferito alla porzione del nostro Comune, perché in altre realtà come Ozzano Emilia, Toscanella e Imola il problema lo stanno affrontando e, almeno in parte, risolvendo.

Uno degli ostacoli principali alla realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo la consolare (che potrebbe unire il nostro capoluogo alla frazione di Idice, oltre che idealmente Bologna a Imola) si trova proprio alla Cicogna, dove un edificio storico impedisce la continuità della pista ciclabile. Questo è un problema che però potrebbe essere affrontato e risolto abbastanza facilmente proprio all’interno del nuovo piano di espansione del locale centro commerciale. Sarebbe infatti sufficiente che la proprietà cedesse al pubblico una piccola striscia di terreno per ottenere così una larghezza della sede stradale tale da ospitare un percorso ciclabile protetto. Questo aspetto è stato preso in considerazione nel decantato progetto?

Casualmente, della questione se ne è parlato proprio mercoledì sera dove, all’interno della “Settimana Sostenibile” organizzata dal "Comitato cittadino per la tutela del Paesaggio e del Territorio" e da "San Lazzaro in Transizione" e patrocinata dal Comune, si è affrontato il tema della mobilità ciclistica. Alla serata erano presenti sia varie associazioni ed esperti, che hanno aiutato ad approfondire le varie problematiche da diversi punti di vista, sia una nutrita rappresentanza di cittadini. Mancavano però gli esponenti degli organi di governo del nostro Comune (ma anche di opposizione, ad eccezione del rappresentante e consigliere di questa lista civica, Massimo Bertuzzi); peccato, perché, come qualcuno del pubblico ha fatto notare, essi avrebbero potuto raccogliere molti suggerimenti utili...

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