Adottata la Variante al Piano delle Attività Estrattive (PAE) altri 30.000 metri cubi in più di inerti da estrarre alla cava inadempiente.

[massimo bertuzzi]

 Il Consiglio comunale ha adottato una variante al PAE che consente alla cava di via Castiglia l’estrazione di ulteriori 30.000 mc in più oltre ai 170.000 mc già autorizzati, il problema è che l’autorizzazione all’ampliamento arriva quando almeno due degli impegni vincolanti, fissati con la prima autorizzazione, non sono stati rispettati. Il primo è riferito all’obbligo di realizzare, e mantenere, una “quinta di verde” a schermatura della cava, gli alberi sono stati piantati ma poi nessuno ha fatto manutenzione e molti di loro si sono seccati (nel protocollo firmato dai cavatori era previsto un impianto di irrigazione di soccorso che evidentemente o non è stato fatto oppure non è stato messo in funzione).

Il secondo impegno era di realizzare - opere compensative a mitigazione degli impatti derivanti dall'attività estrattiva nell’ambito “La Valletta 4” per un importo complessivo di € 150.000 a titolo di extraoneri per l’attuazione di una parte del “Progetto di recupero e valorizzazione dell’asta fluviale del fiume Idice”- e chi le ha viste? Ora, senza entrare nel merito dell’opportunità di continuare ad estrarre materiali da cava (il nostro paese è primo in Europa) quello che ho ripetutamente chiesto, sia in commissione sia in consiglio, è di fermare la variante e di procedere ad una verifica dello stato delle cose e di richiedere che venissero rispettati gli impegni, visto che, ed è scritto nella relazione, la cava ha ancora almeno un anno e mezzo di capacità estrattive.

Quindi prima facciamo in modo che la cava si metta in regola, poi ne parliamo.

Proposta ovviamente inascoltata ma ci è stato assicurato che la società provvederà a regolarizzare la situazione, staremo a vedere.

 A questo link la discussione in Consiglio comunale