Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Il titolo è solo un gioco di parole! Invece, la storia che vi vado narrando, sulla quale sono stati spesi dal 2000 al 2007 articoli di stampa, interpellanze parlamentari e denunce di cittadini, ma che molti di noi non conoscono, è cosa seria! Riguarda San Lazzaro di Savena e parla di imbrogli su quartieri edili, la balla dell’edilizia sociale in Emilia, le connivenze giudiziarie, l’asse lega COOP - API Bologna, i finti contratti d’appalto, il rilascio di sanatorie illegittime, gli abusi edilizi “intravisti” dai vigili nelle case dei presidenti delle Cooperative rosse. Parla di convenzioni deliberate dalla Giunta e poi modificate da parte di un semplice funzionario, il rilascio di attestati di possesso di requisiti a dipendenti della Procura da parte del solito funzionario comunale (i requisiti, ovviamente, non li possedeva ma, i soldi li ha presi). Parla di denunce di cittadini inviate a mezzo posta dalla Magistratura locale agli amministratori di San Lazzaro oggetto delle stesse denunce. Abbraccia due intere legislature comunali.
L’impunito malaffare riguarda l’edificazione di intere zone urbanistiche di San Lazzaro di Savena assoggettate al regime dell’edilizia convenzionata destinata alle fasce più deboli. La cosiddetta edilizia residenziale pubblica destinata, appunto, alle fasce sociali sopra indicate appare tipizzata da sistemi fraudolenti di evasione fiscale e carenza investigativa non casuale.
Grazie alla tenacia di un poliziotto della Squadra Mobile della Questura di Bologna viene individuato questo sistema di impunito malaffare.
In base alla legge 457/78 la determinazione del (Prezzo iniziale di Cessione alloggi) il PICA, prevede la stipula di un contratto di appalto tra committente e costruttore indicante l’importo delle opere edilizie da convenzionarsi, alcune fluenti di agevolazioni fiscali e sovvenzioni pubbliche.
Nel contempo, venivano acquisiti dalla polizia altri due contratti di importo minore, regolarmente fatturati, e rappresentativi del reale accordo tra il Committente ed il costruttore, mentre il terzo destinato alla Convenzione con l’Ente pubblico risultava alterato per una cifra vicina ai 400 milioni delle vecchie lire. Lo scopo era quello di far aumentare i costi degli immobili al metro quadro e quindi ricavare introiti indebiti beneficiando di forme di IVA agevolata. Da notare che i tre contratti erano identici nelle date e nei contenuti. Il terzo però risultava, ovviamente, privo di riscontro contabile e fiscale e furono disposte delle consulenze del magistrato della Procura di Bologna.

Vi consiglio di leggerla questa storia. Spendete un po’ del vostro tempo per scorrere le lunghe pagine in allegato. Perché, come essa stessa insegna, come insegna la sua morale, a volte l’unico strumento che resta per difenderci è la conoscenza!

I nomi delle persone coinvolte, nella ricostruzione degli eventi che vi fornisco, sono omessi. Ma per chi avesse voglia di sapere di chi stiamo parlando, è sufficiente scaricare le interrogazioni parlamentari dal sito ufficiale del Senato.

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> Mi spiace tornare sull'argomento : Trovate normale che un Sindaco offenda un Pubblico Ufficiale ben sapendo
> quali siano gli esiti di talune inchieste giudiziarie : Sanatorie illegittime , finti Contratti di appalto
> nell'edilizia -convenzionata , evasione fiscale , licenze edilizie non concedibili e per le quali il Comune
> ha ottenuto il pagamento di oneri ..e ancora Abusi edilizi "intravisti"nelle case di Dirigenti di Coop
> edilizie da parte dei locali Vigili , fondi pubblici stanziati a non aventi diritto, convenzioni approvate
> dalla Giunta e modificate 5 anni dopo da un funzionario etc ..potrei continuare ....... e una
> campagna di odio e di denigrazione oscena contro famiglie e persone vittime di questa bassa forma di
> malgoverno. Signor Sindaco le carte parlano chiaro , si VERGOGNI !!!!!

Francesco, ho ricopiato qui il tuo recente intervento, perché credo che tu facessi riferimento a ciò più che alla questione amianto. Venendo alla tua domanda, credo che qualsiasi persona di buon senso, con una certa etica e che abbia a cuore il futuro della sua cittadina, non possa che biasimare tutto quanto denunciato sui malaffari relativi all'edilizia. Quindi, ben vengano tali iniziative di denuncia e di controllo anche da parte dei singoli cittadini. La stragrande maggioranza dei quali, però, non è al corrente di detti malaffari. Uno degli scopi dell'Associazione è quindi proprio quello di cercare di informare e di far luce su queste ed altre verità nascoste, anche a rischio di venir tacciati di "parlare di cose che non si conoscono", come avvenuto di nuovo di recente. Citando Carlo qui sopra, "a volte l’unico strumento che resta per difenderci è la conoscenza". Continuiamo così.

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