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l'altro punto di vista

Se pare abbastanza ovvio che la riduzione della velocità aumenta, e anche di molto, la sicurezza perché si riduce di oltre la metà lo spazio di arresto del veicolo, aumenta il campo visivo dell’autista e in caso di impatto si riduce drasticamente la probabilità di decesso del pedone investito, risulta più dibattuto il fatto che la riduzione della velocità da 50 a 30 Km/h (vedi città 30 e lode obiettivo sicurezza sulle strade di salvaiciclisti) abbia conseguenze positive anche sulla riduzione delle emissioni inquinanti.

Questione dibattuta da qualche anno e non solo in questi giorni sui social sanlazzaresi a seguito dell’istituzione della Città 30 perché se è abbastanza condiviso il fatto che all’aumentare della velocità aumenta la resistenza aerodinamica e di conseguenza aumentano i consumi e le emissioni le cose cambiano quando la velocità scende al di sotto dei 50/60 Km/h ( qui due articoli su “Eco dalle città” Ai trenta all’ora in città si inquina più o meno che ai cinquanta? e Zone30 sulle strade della città solo innestando la marcia del buons...)

Fig 1 da “correlazione consumo velocità

 

A basse velocità la resistenza aerodinamica si approssima allo zero e a questo punto entrano in gioco i rendimenti dei motori secondo questa analisi appare abbastanza evidente che la velocità ottimale risulta essere compresa tra 40 e 70 Km/h (“le emissioni dai trasporti su strada” ing. S. Cesarini DICA PoliMi)

Per valutare però quanto effettivamente incide la velocità sulle emissioni entrano in gioco altri fattori, quali lo stile di guida e soprattutto l’effetto “elastico” della guida nel traffico, se cioè l’andamento è più o meno costante e quante decelerazioni ed accelerazioni vengono effettuate, combinando i fattori si ottengono dati abbastanza sorprendenti, qui ad esempio uno studio del 2011 (Assessment of the impact of speed limit reduction and traffic signa...) svolto sul campo nell’area di “Zurenborg” Antwerp in Belgio dove si afferma nelle conclusioni che :

Lowering speed limits from 50 to 30 km/h reduces emissions by about 25% in residential area; lo studio indica inoltre che è possibile ottenere un ulteriore 10% di riduzione con l’attivazione della così detta “linea verde” degli impianti semaforici, nelle strade di scorrimento principale, cosa che non interessa il nostro Comune.

Un altro studio, sempre dello stesso periodo, realizzato utilizzando il modello di simulazione VeTESS che si prefiggeva di approfondire la questione degli effetti delle misure di moderazione del traffico sulla quantità di inquinanti emessi “PM, NOx and CO2 emission reductions from speed management policies ...” concludeva che:

It is unlikely that imposing strict speed limits in urban areas has a significant influence on emissions of NOx or CO2. Concerning the impact on emissions of PM VeTESS results indicate that the exhaust from the diesel vehicles may show a significant decrease, whereas MEET functions assume a moderate increase. The effect on emissions of PM should be confirmed by further research, also focusing on the impact of acceleration or gear shifting behaviour

 

A questa ha fatto seguito una analisi del 2012 svolta a Madrid “Environmental assessment of low speed policies for motor vehicle mo...” dove si verifica “sul campo” il diverso consumo di carburante, e quindi di emissioni inquinanti, misurando le emissioni e i consumi sul medesimo tracciato prima con limiti di 50 Km/h e successivamente 30 Km/h le conclusioni sono chiare:

The results show that by reducing the speed limit from 50 km h to 30 km h, using a normal driving style, the time taken for a given trip does not increase, but fuel consumption and NOx, CO and PM emissions are clearly reduced. Therefore, the main conclusion of this work is that reducing the speed limit in some narrow streets in residential and commercial areas or in a city not only increases pedestrian safety, but also contributes to reducing the environmental impact of motor vehicles and reducing fuel consumption. In addition, there is also a reduction in the greenhouse gas emissionsresulting from the combustion of the fuel.

Questa riduzione è generata dal diverso comportamento del conducente che, pur mantenendo un tempo di percorrenza complessivo pressoché identico, vede accelerazioni e decelerazioni maggiori quando il limite è di 50 Km/h

Figure shows the instantaneous speed of the car on the same section of the route, with no traffic light-controlled street intersections. It can be observed that the speed is always changing due to the fact that street sections between intersections are short (approx. 100 m). For this reason, with the 50 speed limit the car never reaches the maximum speed, even though the driver presses the accelerator pedal more. When approaching an intersection the car speed is reduced and the car only stops if another car or pedestrian has the right of way

 

Peak fuel consumption of 1.8 to 2.2 g s-1 can be found at the 50 km h limit, but this peak fuel consumption does not exceed 1 g s-1 at the 30 km h limit. As a result of such instantaneous behaviour, the accumulated fuel consumption along the whole section of the route is much lower

 

Non possiamo affermare quindi con certezza che ci sia un effetto diretto sulle emissioni conseguente alla riduzione del limite di velocità da 50 a 30 Km/h né tanto meno che le emissioni aumentino “perché ciò il motore imballato” (sic) pare però abbastanza evidente che a fronte di una imposizione del limite di 30 Km/h lo stile di guida tenda ad essere più “ecologico”.

 

È importante però sottolineare di nuovo quanto sia importante questa riduzione dei limiti di velocità dal punto di vista della sicurezza di pedoni e ciclisti chiudo con questo studio del 2014 “Is 30 km/h a ‘safe’ speed? Injury severity of pedestrians struck by...” che mette in risalto l’incremento significativo degli esiti letali della velocità in caso di Impatto con i pedoni

 

Come evidenzia lo studio la probabilità che un impatto di un’auto con un pedone aumenta in maniera rapidissima oltre i 40 Km/h e nella sintesi l’autore così commenta:

The data also shows that even though fatal accidents (excluding run-over accidents) are rare in speed environments where the mean travel speed is below 40 km/h and severe injuries are rare below 25 km/h, over 30% of severe injury accidents occur in speed environments below 35 km/h. This indicates that 30 km/h speed limits might not be as safe as previously believed. The current speed policy needs to address this issue.

 

Ridurre la velocità a 20 Km/h in alcune zone residenziali, sprovviste di marciapiedi e di sezione limitata, ed in alcuni tratti stradali in prossimità di scuole e altri luoghi con affluenze pedonali significative è quindi un importante intervento a favore della sicurezza.

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