Noi Cittadini

l'altro punto di vista

In attesa che il 31 luglio scada l’ultima proroga alla sottoscrizione della convenzione urbanistica del Piano Urbanistico, sui cieli di Idice incombe ancora la minaccia di questa enorme astronave progettata per atterrare nelle campagne tra le vie Fondè e Palazzetti, che tanta inquietudine arreca alla popolazione ed a cui le recenti denuncie di Legambiente hanno dato risonanza nazionale.

Le nubi della perdurante crisi che ristagna sul nostro paese pare abbiano allontanato un poco l’astronave inducendo gli alieni a rimandare l’invasione in attesa di ulteriori verifiche su un terreno che appare assai più ostico di quanto preventivato all’epoca in cui la missione venne progettata.

 

Oltre al forte impatto ambientale in un’area naturale agricola ai confini pre-parco, le ambiziose dimensioni dell’insediamento richiedono dotazioni totali, ex-novo, di servizi, ora del tutto assenti e serio ostacolo ad una colonizzazione altrimenti destinata a diventare precaria stazione dormitorio.

 

Su questi ed altri argomenti Noi Cittadini per prima ha sollecitato la comunità conducendo da anni una forte ed instancabile azione di richiamo sulle numerose criticità che rendono inopportuno il progetto. Attorno a queste istanze a Idice si è riconosciuto il 30% della popolazione residente che ha votato la Lista Civica esprimendo numerose preferenze. Ringraziamo tutti ed assicuriamo che stiamo seguendo attentamente la questione. Non mancheremo di tenere informati i cittadini a tempo debito.

 

Confidando che l’astronave cambi definitivamente rotta, Noi Cittadini guarda con attenzione al nuovo corso che si respira nell’attuale amministrazione per voltare pagina e concorrere a determinare un nuovo POC di riqualificazione urbana a consumo zero di suolo agricolo o verde, condiviso nelle linee principali dalla partecipazione dei cittadini stessi.

 

In tale attesa vorremmo qui spostare l’attenzione sulla riqualificazione dell’area commerciale naturale di Idice, quella storica sulla via Emilia, composta da interessanti botteghe che resistono nonostante lo scadente livello urbanistico prospicente e che crediamo una buona amministrazione debba contribuire a valorizzare.

 

In questi giorni si stanno svolgendo lavori di sistemazione che interessano il tratto pedonale della via Emilia dal ponte sull’Idice alla via Andreoli. A questi dovrebbero seguirne altri in autunno, dall’altro capo di Idice, tra le vie Castiglia e Conti.

 

Valide iniziative sulla cui realizzazione vigileremo con attenzione, ma che dovranno immancabilmente essere completate anche nel tratto centrale di Idice, tra le vie Conti ed Andreoli, su cui si concentrano le maggiori attese che di seguito indichiamo negli punti principali.

 

Rifacimento dell’area pedonale su tutto il tratto (magari qualche area con porfido).

Sistemazione di giardinetto incolto a fianco macelleria (possibile nuovo parcheggio per l’area sud via Emilia), sistemazione aiuola zona banca, rifacimento manto zona forno e gelateria (coinvolgimento privati).

Integrazione della progettata pista ciclabile con la sede pedonale e fascia di sosta veloce per le auto, essenziale per il commercio (buy&ride). Collocazione di sicure rastrelliere per favorire la spesa di chi si muove in bicicletta. Apposizione di elementi di arredo urbano, illuminazione e sistemazione aiuole a decoro dell’area.

Sistemazione parcheggio nord via Emilia (area fermata corriere)

 

Interventi non impossibili, ma sicuramente efficaci per rendere più attraenti e fruibili le attività commerciali della nostra frazione, a sostegno della vitalità economica e del  prezioso ruolo di presidio sociale quotidianamente svolto.

Noi Cittadini intende sospingere l’amministrazione comunale affinchè assuma il ruolo di promotrice che le spetta, coinvolgendo le proprietà private frontaliere e dare corso ad un movimento virtuoso di rinnovamento a catena, che potrà attingere ove possibile anche agli strumenti finanziari previsti dalle leggi regionali per le attività commerciali.

Prima di chiudere ritorniamo al settore primario dell’agricoltura per salutare il ritorno alla coltivazione diretta dei terreni posti tra le vie Conti ed Andreoli (retro Florsilva) dopo anni di abbandono. Ora sono stati bonificati dagli arbusti per essere nuovamente coltivati e vissuti dallo storico (ed amico idicense) coltivatore che ne riprenderà possesso con annessa abitazione rurale.

Terreni agricoli che tornano ad essere curati dall’uomo: un messaggio culturale confortante che si aggiunge ai tanti che credono ed investono in questo settore al quale l’Amministrazione deve rivolgere il proprio impegno per la promozione di politiche incentivanti.

Un bell’esempio che speriamo possa presto essere seguito da altri in zona.

                                                                                                                                                              Fabio Cristiani

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Commento da Paola Jalla su 12 Agosto 2014 a 11:20

Come possiamo leggere sul Carlino alla scadenza della proroga del 31 luglio scorso nessun soggetto attuatore della convenzione del PUA di Idice ha presentato fideiussioni per l’avvio dei cantieri.

Il consorzio dei costruttori, già decimato dalla messa in amministrazione controllata della Coop Edile Cesi, non ha presentato alcuna richiesta collettiva di una nuova proroga, invece avanzata individualmente da due delle quattro imprese componenti il consorzio stesso.

Se l’esito di questa scadenza segna un altro punto a favore di chi da anni si oppone alla contestata espansione urbanistica nelle campagne di Idice, la situazione rimane tuttavia ancora aperta e verrà esaminata da un ufficio legale appositamente incaricato dal Comune per valutare tutti i risvolti tecnici dei contratti stipulati dalla precedente Amministrazione: Noi Cittadini seguirà attentamente le vicende nei prossimi mesi.

Su questo caso si è molto dibattuto, molto hanno inciso i colpi di una perdurante crisi economica, ma da molti anni sosteniamo che espansioni urbanistiche di queste dimensioni non sono più sostenibili e possono rappresentare un pericolo irreparabile per l’ambiente.

 Ad oggi sicuramente un risultato concreto è stato quello di avere evitato che gru e ruspe fossero calate sui terreni per i primi scavi.

Salviamo il paesaggio

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Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Il resoconto della giornata su questo link

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