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l'altro punto di vista

La Colata, appunti per l'assemblea di giovedì

 Sul periodico del PD di S. Lazzaro (“In Piazza”) e su quello dell’Amministrazione Comunale (“San Lazzaro Città”) sono stati pubblicati vari interventi in merito a La Colata, tutti tesi a dimostrare le ragioni di chi amministra e in difesa di questo intervento.

Tralasciando digressioni varie che nulla hanno a che vedere con le scelte urbanistiche ma molto con la polvere alzata solo per parlar d’altro (“radicalismo civico” comunque è un neologismo notevole…), proviamo a vedere che legami esistono tra la realizzazione del nuovo quartiere e i “progetti per Idice” pubblicizzati dalla Giunta comunale.

Il principio sostenuto è fondamentalmente il seguente: grazie al nuovo insediamento, Idice verrà messa a nuovo. Sul periodico “San Lazzaro Città”, in preparazione dell'assemblea di giovedì 27 giugno, viene presentato l’elenco (vedi più avanti) delle opere, per un costo totale di circa undici milioni di euro. E già qui potremmo porre una domanda: ne vale la pena? Vale la pena sacrificare ettari di territorio che possiede caratteristiche peculiari uniche, alto valore agricolo, appartenente alla strettissima fascia pedecollinare di ricarica delle falde acquifere, prossimo ad un parco regionale, per la sistemazione di una frazione? Questa sistemazione non dovrebbe rientrare nelle opere di comune manutenzione urbanistica? Inoltre, vale la pena costruire ancora appartamenti da immettere su un mercato al collasso perché più che saturo?

Ma, se poi scorriamo l’elenco, ci accorgiamo che buona parte delle opere elencate sono solamente funzionali alla realizzazione del quartiere stesso(!). Un milione e quattrocento euro verranno infatti spesi già solo per adeguare la viabilità che collegherà il nuovo quartiere. In sostanza, quindi, se il quartiere non venisse realizzato, non generebbe nuovo traffico automobilistico e quindi non occorrerebbe adeguare quella specifica viabilità.

Sulla scuola è necessaria poi una precisazione: il Piano urbanistico complessivo prevede (per tutto il Comune) circa 1.200 alloggi che, facendo una ipotesi di minima di un figlio ogni quattro famiglie, attirerebbero nel Comune verosimilmente un’utenza potenziale di circa 300 alunni. Visto che in quella nuova scuola verrebbero realizzate 9 aule (il contratto parla di tre sezioni di scuola media), pari a una capienza di circa 225 alunni (classi da 25), allora anche la scuola risulterebbe appena sufficiente ad ospitare l’aumento della popolazione generato da questo stesso piano urbanistico.

Insomma di tutta la tabella, a conti fatti, rimangono solo circa 800.000 € veramente a disposizione per la frazione.

Se poi a questo aggiungiamo che il tema fognature è stato completamente dimenticato (il PSC fornisce una situazione imbarazzante sullo stato igienico e funzionale della rete che porta i liquami al collettore principale di S. Lazzaro) e che la tanto promessa passerella ciclo-pedonale sull’Idice è stata definitivamente abbandonata (si dice per problemi tecnici, ma curiosamente a Castenaso – proprio sull’Idice - e a Casalecchio – sul Reno - ne sono state realizzate due per ciascun Comune), ci chiediamo ancora di più: ne vale veramente la pena?

Lavori funzionali alla realizzazione del nuovo quartiere, per permettervi l’accesso dalla via Vernizza ed il passaggio della linea 90

Lavori funzionali alla realizzazione del nuovo quartiere, per permettere il passaggio della linea 90; da segnalare che per questo “allungamento” della linea 90 TPER ha già avanzato una richiesta di contribuzione per 100.000 € annui a carico del Comune

Lavori funzionali alla realizzazione del nuovo quartiere, per permettere l’accesso dalla via Palazzetti

300.000 € da extra oneri di urbanizzazione di un comparto in via Poggi non ancora presentato, il resto (IUC10 dalla conversione dell’ex scuola in residenziale)

Opera che avrebbe dovuto essere realizzata da tempo con i proventi derivanti dall’apertura della cava di via Castiglia

A fronte della cessione di circa 2.700 mq di terreno in (tra v.Emilia e v.Croce Idice) vengono riconosciuti circa 95 mq di superficie utile in via Fondè

Opera funzionale al Piano urbanistico che prevede la costruzione di circa 1.200 alloggi, mentre il “polo scolastico” realizzato sarà dotato di 9 aule

Lavori funzionali alla realizzazione del nuovo quartiere

Finanziamenti europei stanziati da tempo

Si tratta del trasferimento al comune di aree di ex cave, che avrebbero comunque essere bonificate e rinaturalizzate al termine dell’attività, a fronte di questo trasferimento, di aree ormai non più funzionali all’attività dell’azienda, il comune riconosce una capacità edificatoria, in via Fondè, di oltre 1.300 mq

Non ben definito quale sia l’accordo che eroga i 300.000 €

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