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l'altro punto di vista

Come forse alcuni sapranno grazie ad un articolo di uno degli ultimi atti del governo Berlusconi la competenza dell’approvazione dei piani urbanistici attuativi (PUA) è stata sottratta al consiglio comunale per essere messa in capo alla giunta (ormai il consiglio comunale vede ridotte a zero le proprie competenze, aggiungete poi che la giunta è tutta di nomina del sindaco e facilmente si capisce come sia accentrato il potere), questa norma si applica però solamente se il PUA e “conforme” a quanto indicato dai piani sovraordinati, ovvero deve rispettare quanto è stato definito dal POC.

In un recente consiglio comunale sollevai questo problema di competenze chiedendo che nel caso del PUA di Idice il piano fosse sottoposto alla verifica del consiglio comunale, proposta respinta ma tutti convennero che il piano fosse almeno illustrato alla competente commissione consigliare, e così il giorno 24/10/13 venne convocata una apposita seduta per permettere ai consigliere di prendere almeno visione di ciò che la giunta si apprestava ad approvare, seduta che non riuscì ad esaurire tutti gli argomenti ne seguì quindi una seconda il 30/10/13 dove, dopo le varie presentazioni ed illustrazioni di tecnici e politici fu data la parola ai consiglieri.

Io presentai alcune osservazioni, due le principali, la prima ribadiva la necessità di verificare la portata del collettore fognario che dovrebbe ricevere gli scarichi dei circa duemila abitanti equivalenti aggiuntivi, questione posta più volte e che non ha ancora ricevuto risposta, la seconda invece riguardava le altezze dei fabbricati visto che il POC fissa un limite massimo di cinque piani fuori terra mentre il PUA ne prevede alcuni di nove piani, la domanda era: siccome la giunta può approvare solo i “piani conformi” ritenete che il PUA possa essere conforme visto che prevede altezze dei palazzi quasi doppie rispetto a quelle fissate dal POC? La faccenda poi non è nuova visto che gli attuatori avevano fatto una specifica “osservazione” al POC chiedendo appunto di togliere il limite delle altezze, osservazione che fu respinta dal consiglio comunale ed il POC fu approvato con il limite dei cinque piani.

 Le risposte in commissione furono un po’ confuse, anzi non ci furono proprio e mi fu detto che avrebbero chiarito in un secondo momento e che comunque il problema non esisteva.

Venerdì 8 novembre arriva un messaggio del Presidente del consiglio, a me e agli altri capigruppo, che riporta la richiesta del sindaco di svolgere un consiglio comunale non programmato il giorno 19 novembre, oggetto "un atto di indirizzi relativo a nuove proposte di inserimento nel POC e modifiche al PSC" che sarebbe stata discussa in una commissione convocata nei giorni a venire. Poco dopo arriva la convocazione della commissione (per il giorno 14 novembre) con allegato la proposta di delibera, non appena rincasato leggo la delibera, e scopro che è una proposta ti variante al POC e al PSC camuffata, inoltre mancano tutti (TUTTI) i documenti citati al suo interno. (questa è la proposta inviata Proposta_delibera_modifiche_POC_PSC.pdf)

Rispondo quindi al presidente che, per quanto mi riguarda di convocare una seduta straordinaria di consiglio non se ne parla nemmeno, in quanto non sussiste nessun problema di urgenza, inoltra faccio presente, anche al presidente di commissione, che mancano allegati fondamentali per anche solo analizzare la delibera stessa (vengono proposte approvazioni di “osservazioni” ai piani delle quali non si conosce nemmeno il contenuto) inoltre vengono “valutate positivamente due osservazioni al PUA ANS C3 c-d – P.8, che attengono rispettivamente l’assetto del piano per quanto riguarda le altezze” senza però nemmeno citare a quali osservazioni esattamente si faccia riferimento, guarda un po’ però si parla di osservazioni che attengono alle altezze, proprio la questione che avevo sollevato giorni prima.

Il consiglio quindi salta la commissione ovviamente no, come ovviamente non viene assolutamente dato riscontro alla mia segnalazione riguardante l’assoluta incompletezza della proposta di delibera sottoposta ai consiglieri, uno poi pensa; i documenti verranno consegnati in commissione, macchè oltre alla solita litania macciantelliana di documenti nemmeno l’ombra, non mi è rimasto quindi altro da fare che dichiarare, per quanto mi riguardava, l’assoluta inutilità di quella seduta di commissione e che avrei partecipato ad una prossima seduta solo quando verranno consegnati  tutti gli elementi, ma soprattutto tutti i documenti necessari a comprendere di cosa si stava parlando, di chiacchiere ne abbiamo le scatole piene.

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