Noi Cittadini

l'altro punto di vista

La nostra campagna contro la chiusura del reparto di chirurgia oncologica dell’ospedale Bellaria comincia a dare i primi frutti.

Per prima cosa è stato formato un comitato intercomunale per promuovere iniziative contro il trasferimento del reparto all’ospedale Maggiore, comitato che vede, attualmente, rappresentate le liste civiche dei comuni di Castenaso e Pianoro, oltre ovviamente alla nostra, e il PCL di Ozzano Emilia (tutte forze attive nei comuni più direttamente interessati alla problematica). Poi, grazie al movimento partecipe dei cittadini, informati purtroppo solo grazie alla campagna informativa della rete civica, il trasferimento è stato momentaneamente “congelato” dall’assessore provinciale alla sanità Barigazzi.

Sicuramente non possiamo parlare di battaglia vinta, il cammino sarà ancora lungo e tutto in salita, ma riuscire a convincere il direttore sanitario dell’AUSL Annichiarico a partecipare ad un incontro pubblico, come quello che si è svolto martedì 29 giugno ad Ozzano, è stato certamente un passo importante, almeno verso una più completa e trasparente informazione ai cittadini.

All’incontro, che è stato disertato da tutti i sindaci dei comuni a sud-est di Bologna nonostante fossero stati invitati, sono emersi alcuni punti importanti.

Il primo: il trasferimento non sarebbe stato previsto per la fine di giugno. Su questo ci permettiamo di dubitare, innanzitutto per quanto dichiarato dai comunicati dell’Azienda apparsi sui giornali. Inoltre, se questa affermazione fosse vera, non si riuscirebbe a capire come mai invece le liste per gli interventi al Bellaria fossero già chiuse da almeno sei mesi (fine 2009).

Il secondo: il trasferimento non sarebbe motivato da ragioni economiche ma organizzative. Così stando le cose, pensiamo che tolti di mezzo i problemi di budget, le possibilità possano essere ancora tutte sul tavolo.

Il terzo: la decisione non verrebbe presa direttamente dall’Azienda ma dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, che è formata da tutti i sindaci dei comuni della Provincia e presieduta dall’Assessore provinciale. Insomma, la responsabilità sarebbe degli organi politici.

Che fare adesso? Continueremo innanzitutto a raccogliere le firme per fare in modo che venga rispettato l’articolo 5 dell’”Atto Aziendale” dell’AUSL (in pratica il suo statuto) “L’Azienda riconosce la centralità del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute, e ne incentiva la partecipazione alla definizione delle politiche di offerta e alla organizzazione dei servizi”, in quanto il direttore Annichiarico ha affermato che la partecipazione è assicurata dalla presenza dei sindaci; punto di vista, questo, sul quale ci permettiamo di dissentire in quanto è scritto chiaramente che la partecipazione è dei cittadini e non dei loro rappresentanti.

Poi, sarà necessario coinvolgere i sindaci ed i consigli comunali, perché una decisione così importante deve essere discussa, maturata in quella sede e perché i consiglieri comunali debbono assumersi le responsabilità del loro mandato.

Continueremo pertanto a tenervi informati. Nel frattempo vi auguriamo buone ferie e buona fiera di S. Lazzaro




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