Noi Cittadini

l'altro punto di vista

La Stampa trae spunto dalla questione urbanistica fiorentina per un'interessante analisi del governo del territorio del PD in Italia e la conseguente nascita di comitati come il nostro

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Risposte a questa discussione

Aggiungerei la situazione che si è creata in Sardegna con le dimissioni di Soru. Da quello che ho capito la motivazione è stata che Soru voleva impedire le costruzioni vicino alla costa e la sua maggioranza (il PD) ha votato contro.
Qualche altro articolo sulle vicende fiorentine e sarde
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Sempre in merito al rapporto tra PD, urbanistica ed affari vi invito a leggere l'inchiesta pubblicata sull'Espresso dall'eloquente titolo "Compagni Spa" e che ha provocato il temporaneo "incatenamento" del sindaco di Firenze stamane. Guarda un pò leggo delle strane attinenze con le dinamiche locali.
Copioincollo da un sito di dibattito politico il commento di un fiorentino su ciò che accade nella sua città:
Qua c'è l'intervista al Corriere del Dominici incatenato davanti alla sede della Repubblica per come l'hanno trattato.
Poichè di come è stato trattato Dominici, del PD, del PS e delle inchieste della magistratura non me ne può fregar di meno, sottolineerei questo passaggio. Il neretto ce lo metto io:
Tutto questo soprattutto per la vicenda del nuovo stadio, che lei voleva collocare a Castello, dove già erano previste case, alberghi, negozi, sedi di Regione e Provincia, un parco di 80 ettari.
«E' stato scritto che volevo mettere lo stadio al posto del parco, sono stati raccontati "incontri segreti" fra me, Ligresti e Della Valle, presidente della Fiorentina...».
Invece?
«Cominciamo col dire che lo stadio attuale, l'"Artemio Franchi" è in mezzo alla città e crea notevoli disagi. Diciamo poi che Della Valle presentò più di un anno fa un progetto di "Cittadella dello sport", con lo stadio al centro, per la quale servivano 80-90 ettari».
E lei?
«Ho cercato una soluzione. Tutto quello spazio non avrei saputo dove trovarlo. Della Valle doveva ridimensionare il progetto e Ligresti aveva il terreno, poiché tutta l'area di Castello è di 170 ettari: vicino all' aeroporto, all'autostrada, alla ferrovia ».
Il famoso pranzo dunque ci fu.
«Hotel Hassler di Roma, giugno scorso. La mia idea era di arrivare a 7-8 ettari per lo stadio. Provai a convincere Ligresti a ridurre il terreno per l'edilizia privata, ma ci furono difficoltà, e ipotizzammo di mettere lo stadio nella zona del parco».
Così preparaste un emendamento...
«Votammo in giunta un emendamento al piano strutturale della città che prevedeva la possibilità di fare lo stadio a Castello, senza specificare dove. Tutto ancora deve passare l'esame del consiglio comunale».
E' questo il mestiere di sindaco?
«Anche. Mi sono mosso con riservatezza e non certo per favorire né Ligresti né Della Valle. Ma il sistema politico-mediatico è malato e io non voglio più farne parte».
E ora, lo stadio?
«Ci penserà il prossimo sindaco. Io ho bloccato tutto, stadio e piano strutturale. Firenze si ferma!».
Ecco, questo per me è favorire interessi privati! Si ritorna al discorso che ho fatto per due post: qual è l'interesse della città? La cittadella del cemento o un'azienda da centinaia di posti di lavoro?
Invece di fare un emendamento per inseriere uno stadio (che in sé non serve a nulla, se non a vedere meglio le partite rispetto a quel cesso che c'è a Firenze ora), lo si poteva fare per bloccare Ligresti e vincolare la sua proprietà?
Se un comune fa un emendamento al piano regolatore in cui si dice che nella tale area non si può costruire... uno il garage in giardino non ce lo può fare... magari ci può fare una capanna di legno dove mettere la macchina (se rispetta determinati parametri), ma un garage in muratura no!

Il compito del sindaco non era dire: "Ligresti, ce lo fai fare uno stadietto per favore?". Il compito del sindaco era quello di far andare d'accordo Della Valle e Ligresti (che peraltro sono stati, se non lo sono ancora, soci in affari), in nome dell'interesse della città, minacciando anche di bloccare tutto, e di far subire a Ligresti, che a Firenze di interessi ne ha, un brusco deterioramento dei suoi rapporti con le istituzioni nel caso egli continuasse a dimostrarsi intransigente.
E' ovvio che dalla cittàdella dello sport possono guadagnarci tutti e due. Anche il progetto di Della Valle prevede la costruizione di alberghi e strutture... e poi dev'essere costruito... lo può costruire Ligresti! Tra l'altro il terreno è il suo... ci si può mettere d'accordo...

Se sto dicendo cazzate (com'è possibile) qualcuno me lo faccia notare per favore.

Fin qui il copiaincolla, ridimensionate i numeri (san lazzaro non è firenze) cambiate i nomi (Dominici-Maccaintelli) (Dellavalle-Romagnoli) (Ligresti-Dipierri) e il gioco è fatto.
Per chi avesse perso un po' il filo del discorso sulla proposta "città dello sport" ricordo chi sono gli attori di questa storia sanlazzarese che ha veramente molte analogie con quella fiorentina.
Romagnoli (che purtroppo è deceduto recentemente) era il presidente del San Lazzaro calcio ed è sua la proposta iniziale di realizzare un nuovo stadio inserito in una cittadella di impianti sportivi, lo ha ricordato il sindaco Macciantelli nell'assemblea di Idice del 13 ottobre "Gli insediamenti previsti tra Idice e Mura riguardano una nuova area sportiva che ci fu richiesta a gran voce da Romano Romagnoli (presidente del San Lazzaro recentemente scomparso) per i giovani della scuola di calcio, e da tanti esponenti delle locali società sportive e residenziali". La richiesta, legittima, nasceva da una necessità ogettiva della sociatà sportiva che attualmente si trova a gestire impianti sparsi per tutto il territorio comunale, avere gli impianti ragruppati è indubbiamente molto vantaggioso dal punto di vista gestionale. Ma è vantaggioso per i cittadini, quello che ci chiediamo noi è se sia meglio per i cittadini, e soprattutto per i ragazzi, avere gli imianti concentrati in un'unica zona, per giunta sprovvista di collegamenti con mezzi pubblici, oppure avere a disposizione in ogni frazione dei campetti nei quali sia possibile praticare un minimo di attività sportiva.
Ovviamente il comune e men che meno la società sportiva, hanno i soldi per realizzare questa "città dello sport" ecco allora che si appalesa la socetà Dipierri, sociatà di cui si è già parlato a San Lazzaro infatti fu la Dipierri che propose la realizzazione di un nuovo teatro nel centro di San Lazzaro (proposta fortunatamente fermata a furor di popolo), ovviamente il teatro prima e la cittadella poi non costano un euro al comune, ma "costano" indici, la società ha infatti già acquisito le aree dove sorgerà lo stadio ovvoamente affiancato da un congruo numero di residenze.
In allegato un nostro intervento di un anno fa, quando si cominciò a parlare della delocalizzazione dello stadio, e l'articolo dell'assemblea di Idice dal quale ho tratto la dichiarazione del sindaco.
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Dal sito Eddyburg.it un'altro approfondimento sulla questione fiorentina, a dire il vero è una riproposizione di un articolo apparso su Repubblica (da cui l'incatenamento del sindaco) ma quello che vorrei fare notare è la chiusura
"Magari scoprissero che si è trattato solo di “scambio di favori”, ovvero di “normale” corruzione. Temiamo invece che si tratti di una diffusa mutazione antropologica di cui almeno quei politici e amministratori sono colpiti, grazie alla quale chi governa non sa in nome di che cosa governa e a chi deve rispondere. Se è così, vadano via tutti."
Penso anch'io che, almeno per San Lazzaro, non si possa in alcun modo nemmeno pensare a fenomeni di scambio di favori ma sicuramente questa nuova classe di amministratori ha perso completamente di vista quelli che dovrebbero essere i veri riferimenti e punti fermi per il governo, i cittadini.
La netta chiusura verso le nostre proposte di aprire l'elaborazione del PSC alla vera partecipazione è li a dimostrarlo.
Dopo la Sardegna e Firenze nascono problemi anche (nel suo piccolo) a Zola Predosa, anche li il sindaco, come Soru in Sardegna, è costretto a dimettersi per questioni urbanistiche Racconta il Carlino: " Villette, la resa dei conti Zola, costruzioni in collina: scontro tra il sindaco e il suo partito. "...Una variante urbanistica su cui si erano concentrate le critiche dell'associazione Zeula, un comitato di cittadini che ha raccolto più di 1500 firme contro l 'edificazione di case che dal numero iniziale di 60 era stato sceso a 48 appartamenti . Su questa posizione poi si erano affiancati anche il Wwf e Legambiente rappresentata da Claudio Corticelli che a inizio settiman a ha ribadito la contrarietà alla `variante Belvedere' nella veste di nuovo referente dell 'Italia dei valori di Zola. «La mia maggioranza mi ha lasciato solo a portare avanti un'operazione urbanistica che alla luce della nuova situazione non è più sostenibile», ha spiegato Borsari che ha reso pubblici una serie di documenti che fanno risalire al suo predecessore, Giacomo Venturi, la paternità dell 'operazione."
Dunque anche a Zola chi vuole chiudere con il partito del cemento (a Roma erano famosi i Marchini, costruttori legati al PCI che inaugurarono la politica chiamata "calce e martello") è costretto alle dimissioni, chiaro messaggio per i sindaci "se vuoi la sedia, e quindi la pagnotta" avanti con le costruzioni.
E' poi significativa la chiusura dell'articolo del carlino "fanno risalire al suo predecessore, Giacomo Venturi, la paternità dell 'operazione" quel Giacomo Venturi che adesso, da assessore provinciale, avvalla le scelte espansionistiche del comune di San Lazzaro.
Un po' di ritagli sulla vicenda di Zola Predosa, nell'articolo del 19 febbraio il sindaco è chiarissimo, fintanto che ho assecondato le cementificazioni tutto bene, appena ho cercato di fermare l'espansione dando ascolto ai cittadini mi hanno fermato.
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Aggiornamenti sulla vicenda Zola Pedrosa, il comitato EnigmaBorsari, che ha organizzato una serie di incontri sulla democrazia partecipata, sta portando decisamente scompiglio nel centro sinistra ed ha trovato tutti i partiti solidali con il sindaco eretico, lasciando il PD nel suo "meraviglioso isolamento".
In allegato due articoli
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E' notizia di oggi sul Carlino che conferma quanto avevo già sentito in giro in questi ultimi giorni in merito a grosse discussioni in atto nella maggioranza: il RUE sarebbe da rifare per alcuni aspetti! Meglio tardi che mai, finalmente cominciano a rendersene conto!

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