Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Questa sezione è pensata per raccogliere informazioni, opinioni ed idee sui tipi di infrastrutture per mobilità e viabilità ipotizzati per la provincia di Bologna e diversi dal Civis.

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Allego un articolo de L'Informazione che riassume la situazione attuale relativa ai progetti Passante, Metro e Nodi di Rastignano e Casalecchio.
Allegati:
Potenziati i mezzi sulle uniche due linee funzionanti del futuro sistema SFM, verso Portomaggiore e verso Vignola.
Allegati:
Progetto SFM a più velocità. A San Lazzaro (SFM 4) si devono fare petizioni e interrogazioni consigliari per richiedere che treni _esistenti_ si fermino alla relativa stazioncina, altrove (SFM 2 in entrambe le direttrici) vengono _aggiunti_ dei convogli nuovi (buon per quelle zone, s'intende).

Per maggiori informazioni sul Sistema Ferroviario Metropolitano, consultare:

http://sfm.provincia.bologna.it/
Allegati:
Un aggiornamento sul progetto del Passante Nord. In sintesi: "sì, ma".
Allegati:
L'aspetto eco-compatibile dell'attuale progetto per il people-mover.
Allegati:
Forse si riapre uno spiraglio per la realizzazione della Complanare Nord.
Allegati:
Autostrade-Atlantia sostiene che sono disponibili i finanziamenti per il Passante.
Allegati:
A quasi un anno dall’inaugurazione della Stazione ferroviaria di San Lazzaro di Savena, l’associazione sanlazzarese “Noi Cittadini” interpella Trenitalia, Regione e Provincia sulla proposta di potenziamento delle fermate dei treni regionali inoltrata a marzo 2009 da cittadini e utenti.

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Come noto, nel dicembre del 2008, presenti l'allora (e attuale) sindaco di San Lazzaro, Macciantelli, e vari rappresentanti di altre amministrazioni locali (Comune di Bologna, Provincia, Regione Emilia-Romagna, ecc.), è stata inaugurata e resa operativa la stazione ferroviaria di San Lazzaro. L'attivazione è consistita nel far fermare alcuni treni regionali già di passaggio sulla tratta Bologna-Romagna, in attesa che venga realizzato a tutti gli effetti il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM).

Tale attivazione, di per sé assai lodevole e meritevole, ha però rilevato fin dagli inizi alcuni deficit. Gli orari dei treni in fermata, infatti, non sono consoni a chi intende usare quel mezzo per recarsi a lavoro o a scuola/università. Inoltre, per chi desidera utilizzarlo in direzione Est, si pone un'ulteriore difficoltà data dal fatto che la quasi totalità di quei treni percorre la direttrice verso Ravenna e non quella verso Rimini (mentre esistono varie realtà produttive e universitarie di richiamo anche nelle città di Faenza, Forlì e Cesena). Queste due condizioni fanno pertanto sì che viene sensibilmente vanificato lo scopo principale di tale struttura, cioè il trasferimento su rotaia di una porzione di mobilità rappresentata dal pendolarismo quotidiano per motivi di lavoro o studio.

Di questo limite se ne accorgono presto i primi cittadini utilizzatori che, già a distanza di pochi giorni e settimane dall'inaugurazione, segnalano singolarmente il problema ai vari enti preposti e alla stampa locale. Le risposte che i cittadini ottengono sono generiche rassicurazioni e promesse per un futuro - ma indefinito - potenziamento.

Nel marzo 2009, non essendoci state modifiche né concreti riscontri su come si intenda risolvere il problema, i cittadini promuovono una petizione con la quale suggeriscono la fermata in entrambi i sensi di marcia di complessivi 7 treni regionali ritenuti utili da fruitori effettivi e potenziali. Tale petizione viene fatta pervenire agli uffici preposti di Trenitalia, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna e Comuni di San Lazzaro e Bologna.

Comune e Sindaco di San Lazzaro rispondono prontamente, segnalando che "l'Amministrazione Comunale è perfettamente consapevole di tale esigenza, ma non può intervenire direttamente su scelte sovracomunali", assicurando comunque che il Sindaco si sta facendo promotore di queste esigenze presso gli Enti interessati.

Toni e contenuti di tale risposta restano pressoché invariati anche quando a settembre, a distanza di 9 mesi dall'inaugurazione e di 6 mesi dalla petizione, il consigliere della Lista Civica “Noi Cittadini”, Massimo Bertuzzi, di comune accordo con i promotori della petizione originale, chiede in Consiglio Comunale chiarimenti e aggiornamenti sullo stato delle cose a tal proposito. In detta circostanza, il sindaco riconosce lo stato di incompiutezza e dichiara di aver ricevuto garanzie per l’attivazione a inizio 2010 di almeno una (!) fermata mattutina verso Bologna.

Per contro, nel lasso di tempo intercorso tra la petizione e i giorni nostri (8 mesi), nessun tipo di riscontro è giunto ai promotori da parte degli altri Enti interpellati.

Pertanto,
(a) essendo ripresa a pieno ritmo l'attività lavorativa e scolastica successiva alla pausa estiva,
(b) essendosi nel frattempo sensibilmente aggravate le condizioni di mobilità con mezzi pubblici e privati sul tessuto cittadino bolognese e sanlazzarese (in particolare a causa dei numerosi cantieri per il progetto Civis),
(c) nell'imminenza della re-introduzione dei vincoli stagionali alla mobilità dei mezzi privati ai fini del contenimento dell'inquinamento atmosferico,
(d) nell'imminenza del consueto aggiornamento dell'orario di circolazione dei treni previsto da FS-Trenitalia,
nei giorni scorsi l'Associazione "Noi Cittadini" ha ritenuto doveroso inoltrare un sollecito (v. allegato) ai responsabili di Trenitalia, Regione, Provincia e Comune di Bologna, affinché diano un concreto e dettagliato riscontro ai contenuti della petizione fatta loro pervenire a marzo.

Richiesta riscontri su Petizione Trenitalia - Trenitalia.pdf
L'articolo odierno de L'Informazione (v. allegato) segnala che anche Federconsumatori, sebbene (e comprensibilmente) con un'ottica più ampia di quella nostra locale, denuncia i disagi per gli utenti pendolari di FS e richiede "treni regionali, efficienti, puliti e affidabili", "maggiori fermate FS nelle città intermedie" e "un sistema di cadenzamento facilmente comprensibile per gli utenti".
Allegati:
Sul fronte della mobilità e dei trasporti sembrano esserci alcune buone notizie relative alla stazione SFM di San Lazzaro.

Infatti, anche in seguito al sollecito di "Noi Cittadini", il vice-presidente della Provincia, Giacomo Venturi (a cui vanno i nostri ringraziamenti), ha comunicato la previsione di un sensibile potenziamento delle fermate di treni regionali a partire dall'introduzione del nuovo orario nazionale (13 dicembre 2009). Ovviamente, questa previsione dovrà essere confermata in via definitiva da Trenitalia, ma la prospettiva è senza dubbio più rosea rispetto al solo treno mattutino preventivato dal sindaco Macciantelli ancora a settembre, in occasione di una seduta del Consiglio Comunale.

Per completezza d'informazione, va detto che - salvo una - le fermate previste non coincideranno con quelle che erano state indicate nella petizione cittadina di marzo e che erano state individuate sulla base di un'analisi e di un confronto con gli utenti abbastanza approfondito. Resta inoltre da capire (purtroppo i dati attualmente a disposizione non consentono di farlo) se le integrazioni previste renderanno appetibile l'uso dei treni anche a chi è diretto verso est (Faenza, Forlì, Cesena, ecc.) o se il miglioramento sarà limitato alla tratta BO-SLS-BO.

È tuttavia evidente che, pur con qualche difficoltà a livello di comunicazioni, con l'inserimento di queste nuove fermate è stato compiuto un passo significativo verso un utilizzo "a regime" di questa stazione locale.
Allegati:
Altri articoli recenti sul potenziamento dei servizi ferroviari in regione.
Allegati:
In occasione del nuovo orario dei treni, la Pubblica Amministrazione regionale e provinciale sostiene che l’Alta Velocità dà una mano al Servizio Ferroviario Metropolitano (v. allegato). Speriamo sia veramente così..
Allegati:

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