Noi Cittadini

l'altro punto di vista


Anche ieri, durante la serata di presentazione del Piano Operativo Comunale organizzato dalla lista civica, abbiamo ribadito le nostre preoccupazioni su chi si possa celare dietro una società fiduciaria che è titolare di almeno due delle società (selezionate con un semplice “Avviso pubblico” e non attraverso un bando di gara, giova ricordarlo) con le quali l’amministrazione comunale di S. Lazzaro sta sottoscrivendo accordi urbanistici, accordi che, lo ribadiamo, non andrebbero sottoscritti in ottemperanza del codice nazionali dei contratti. I motivi sono chiaramente espressi dall’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici : “Come è noto, la disciplina in tema di intestazione fiduciaria dei soggetti appaltatori si ricollega all’esigenza di evitare che la stazione appaltante perda il controllo del vero imprenditore che ha partecipato alla gara; sicché, tranne il caso in cui l’intestazione fiduciaria concerna società appositamente autorizzate ai sensi della legge 23 novembre 1939, n. 1966, le quali, a loro volta, abbiano comunicato alla amministrazione l’identità dei fiducianti, l’acclarata intestazione fiduciaria comporta l’esclusione dalla partecipazione alle gare e la preclusione alla stipulazione dei contratti” In parole povere le amministrazioni pubbliche non possono sottoscrivere contratti con società della quali non si conosce l’identità dell’imprenditore, regola questa finalizzata ad impedire infiltrazioni mafiose e tentativi di riciclaggio di fondi illeciti. Che la provincia di Bologna fosse a rischio infiltrazioni lo si sapeva e che lo fosse il nostro comune lo si poteva facilmente intuire, visto l’alto valore degli immobili e dei terreni, ora è certo, con l’arresto di ieri di Francesco Ventrici che gestiva una agenzia immobiliare proprio a S. Lazzaro è stato accertato il forte interesse della ndrangheta per il mercato edilizio sanlazzarese. In questa preoccupante situazione determinata da una infiltrazione oramai endemica delle mafie nella nostra regione è impensabile che l’amministrazioni si ostini ad ignorare le nostre sollecitazioni finalizzate a chiedere, come rimarca l’Autorità di vigilanza, l’identità dei fiducianti (ossia dei veri imprenditori interessati alle operazioni immobiliari), pena la nullità degli accordi. primaPagina.pdf

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Risposte a questa discussione

nella sua risposta l'assessore Schippa mi accusa di essere un "mistificatore" ovvero di alterare la realtà (cfr. Sabatini Coletti) ma che due società siano controllate da una società fiduciaria è un fatto (che l'assessore non nega) e che il codice dei contratti non sia applicabile nel caso di contratti urbanistici non sta scritto da nessuna parte. Il fatto è che le mafie si sono infiltrate anche nel nord Italia e se si vuole veramente contrastare l'infiltrazione mafiosa non bisogna lasciare aperto nemmeno uno spiraglio, che, in questo caso, è un bel portone

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