Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Ordine del Giorno

1.    Interrogazione urgente presentata dal Gruppo San Lazzaro in merito alla totale assenza di sorveglianza presso la struttura del poliambulatorio San Camillo di San Lazzaro;1_Interrogazione%20prot.%20n.%2041050%20del%2026-10-2012%20Raisi.pdf
2.    Interrogazione presentata dal Consigliere Aldo Noacco del Gruppo PDL in merito ad una possibile installazione di una fontana a colonna nella piazza Repubblica;2_interrogazione%20prot.%20n.%2042543%20del%2008-11-2012%20Noacco.pdf
3.    Interrogazione presentata dal Gruppo PDL per sapere per quali ragioni, nell’ambito dei lavori della scuola Mattei in via Rimembranze, non sia stata rimossa una porzione di marciapiede divenuta inutile e di ostacolo alla sosta;3_Interrogazione%20prot.%20n.%2042546%20del%2008-11-2012%20Noacco.pdf
4.    Mozione presentata dal Consigliere Bertuzzi Massimo del Gruppo Noi Cittadini in merito all’istituzione di una tariffa di sosta presso l’ospedale Bellaria;4_Mozione%20prot.%20n.%2041057%20del%2026-10-2012%20Bertuzzi.pdf
5.    Protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema distrettuale per la cultura;5_distretti%20culturali.doc
6.    Presa d’atto del recesso del Comune di Castenaso dall’Associazione Intercomunale Valle dell’Idice;6_delibera%20presa%20d%27atto%20recesso%20castenaso.doc
7.    Rinnovo fino al 31-12-2014 e contestuale parziale revisione dell’accordo per la costituzione del nodo dell’ufficio comune federato per l’e-government e la realizzazione del servizio informatico associato;7__Delibera%20CC%20approva%20Accordo%20SIA%202013-14.zip
8.    Variazione di assestamento generale al bilancio di previsione 2012, al bilancio pluriennale 2012-2014, al piano degli investimenti 2012-2014 e alla relazione previsionale e programmatica 2012-2014;8_Variazione%20Bilancio.zip
9.    Estinzione anticipata di mutuo contratto con la Cassa Depositi e Presiti ai sensi dell’art. 16 del D.L. 95/2012, convertito dalla L. 135/2012, così come modificato dall’art. 8 del D.L. 174/2012;9_Delibera%20ESTINZIONE%20ANTICIPATA%20NOV.2012.doc
10.    Espressione del parere sulle proposte pervenute in esito alla pubblicazione dell’avviso pubblico per la presentazione delle manifestazioni di interesse all’individuazione delle aree da destinare alle attività estrattive del prossimo decennio, nell’ambito della elaborazione della variante generale al piano infraregionale delle attività estrattive 2013-2023;10_delibera%20espressione%20parere%20attivit%C3%A0%20estrattive.doc
11.    Approvazione del Piano energetico comunale;11_piano%20energetico%20parte%20prima.pdf 11_piano%20energetico%20parte%20seconda.pdf 11_piano%20energetico%20parte%20terza.pdf 11_osservazioni%20giunta%20provinciale.PDF

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Cerco di fare un salto!

Queste sono le tracce dei miei interventi (per l'intervento e il dibattito completa attendiamo che l'audio venga caricato sul sito del comune)

4. Sosta all’ospedale Bellaria

Da sempre le pubbliche amministrazioni (partendo dal Ministero fino al più piccolo Comune) ripetono che il pagamento della sosta non è finalizzato a “fare cassa” ma a gestire il rapporto domanda/offerta di sosta nelle aree critiche. Da sempre però - e questo è un caso emblematico - nella pratica succede altro. Sarebbe ora che l’amministrazione pubblica iniziasse ad essere coerente con quanto dichiarato e soprattutto servirebbe un maggior rispetto delle regole che l’amministrazione stessa scrive.

Oppure che non si ricerchino motivazioni risibili per supportare le proprie scelte. Nel caso della sosta al parcheggio dell’ospedale Bellaria ci è stato detto (ma solo detto, in quanto la documentazione richiesta fino ad oggi non ci è stata ancora consegnata) che il pagamento è necessario perché quel parcheggio è usato come parcheggio scambiatore (!!).

È pur vero che siamo il Paese che ha ancora l’accisa sulla benzina per la guerra di Libia e per il Vajont, ma se non la si smette con questa pratica di aggiramento delle norme, poi non ci si deve stupire se i cittadini fanno altrettanto in termini di elusione fiscale.

 

5. Distretti culturali

Che un coordinamento delle programmazioni culturali sia auspicabile è ampiamente condivisibile; quello che però fa pensare è il come e il quando, visto che la funzione di coordinamento e programmazione viene governata da un ente oramai superato. Si dirà “le competenze passeranno al futuro ente metropolitano”, ma mi pare che non possiamo esserne così certi. Non tanto per un’improbabile eventualità che il futuro comune metropolitano rischi di non avere le competenze in tal senso, ma piuttosto perché l’articolazione della governance potrebbe essere molto diversa.

Non sappiamo (almeno in teoria) come si articolerà il Comune. Ha senso quindi definire già ora i distretti? C’è ad esempio chi crede che procedere ad un semplice cambio di nomi (la Provincia diventa Comune metropolitano e i comuni diventano municipalità tal quali come sono) non sia coerente con lo spirito del riordino territoriale; ovvero forse sarebbe meglio ridisegnare alcuni confini, seguendo le affinità territoriali e quindi individuare nuove municipalità dell’area metropolitana fisica (Bologna e i comuni della cintura) anche perché S. Lazzaro ha molte più cose in comune con l’area Mazzini/Savena che non, ad esempio, con Monghidoro.

Non mi pare che quest’accordo rivesta caratteri d’urgenza e ritengo quindi che possa essere ridiscusso solo dopo il processo che andrà a definire il Comune metropolitano di Bologna ed il suo statuto.

 

8. Bilancio

Sono sempre stato contrario all'imposizione della COSAP, ancor più poi sul come e quanto. Viste le maggiori entrate, sarebbe il caso di rivederne l’impostazione. Sarebbe quantomeno opportuno definire una tariffa che sia in linea con gli altri Comuni e stabilire che questa venga applicata ai soli proprietari che ne fanno richiesta tramite apposizione del relativo cartello. Sarebbe il caso di presentare in Commissione un rapporto che evidenzi le varie problematiche emerse, le richieste di sgravio pervenute (raccolte per macromotivazioni) e la quantificazione di quanti siano i passi carrai concessi (dovrebbe esistere un registro della distribuzione dei cartelli) e degli eventuali proventi.

 

10. Cave

Questione toponomastica a parte (ma è una faccenda di sensibilità verso il territorio che, evidentemente, è solo mia), ci viene richiesto di aumentare le capacità estrattive, a fronte di un piano già sovradimensionato. Non sarebbe ora invece di cominciare a ripensare a questo modello di sviluppo basato sul cemento, modello che è entrato in profonda crisi?

L’economia basata sull'incontrollata espansione edilizia non è solo deleteria per il territorio (devasta il paesaggio e riduce la sicurezza alimentare di un Paese, cosa che dovrebbe farci riflettere, perché se fino ad oggi abbiamo importato alimenti solo per questioni di mercato adesso dovremmo cominciare ad importare a causa dell’insufficienza di terreni produttivi). Essa è anche stupida dal punto di vista economico; non credo infatti che sia un caso che ai primi posti di consumo pro-capite di cemento nell’Unione Europea troviamo paesi come Grecia, Spagna, Portogallo e Italia, mentre negli ultimi si trovino Regno Unito, Francia e Germania.

La revisione del PIAE potrebbe essere una buona occasione per capire cosa effettivamente vogliamo fare con il nostro territorio. Non dovremmo sprecarla.

 

11. Piano energetico

Cominciamo col dire che dotarsi di un Piano Energetico Comunale è sicuramente positivo. Fermarsi a riflettere per ripensare il proprio sistema di uso dell’energia è senz'altro un passo in avanti.

Tuttavia, come ho già detto in riferimento al piano delle politiche giovanili, sarebbe stato importante che, nell’elencazione delle azioni previste, venissero evidenziate anche le somme necessarie per portarle a compimento e anche le risorse che, voce per voce, l’Amministrazione intende destinarvi. Questo renderebbe esplicito l’impegno effettivo che l’Amministrazione intende garantire per il raggiungimento degli obiettivi.

Manca poi un approfondimento, e le relative azioni da mettere in campo, sul recupero della materia. Fintanto che non usciamo dalla logica “rifiuti”, continueremo a buttare in discarica o a bruciare negli inceneritori materiali preziosi ed energia (ricordo che l’incenerimento recupera solo una infinitesima frazione dell’energia che è stata necessaria alla produzione dei materiali).

Ho molte perplessità poi sulle “comunità solari” e relativa carbon tax “volontaria”. Nel piano si richiama la recente esperienza di Melpignano; perché allora non prendere quella strada, quella che passa dalla sussidiarietà, che non solo potrebbe sgravare economicamente il Comune ma anche e soprattutto aiutare a consolidare la comunità? Perché allora non cercare di favorire la nascita di iniziative come quella che ha portato alla nascita della cooperativa di cittadini del comune di Melpignano? Abbiamo tra l’altro la certezza che le potenzialità ci sono anche nel nostro Comune; quanto sinora realizzato dalla Comunità Energetica sta a dimostrarlo. 

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