Nei giorni scorsi sono passati numerosi articoli sui quotidiani locali con fotografie poco decorose di montagne di rifiuti lasciate in stato di abbandono (
via Jussi,
via Jussi 2,
via Kennedy,
via Galletta), che riportano alla mente le
situazioni di emergenza rifiuti vissute in altra parte d’Italia non troppo tempo fa.
Se è vero che
una parte del problema deriva dallo scarso senso civico di alcuni nostri concittadini (spesso l’immondizia è accatastata di fianco ad un cassonetto mezzo vuoto), è ugualmente vero che l’ente preposto al servizio di pulizia delle nostre strade (HERA S.p.a.), profumatamente pagato da tutti noi contribuenti, oltre a non controllare la pulizia delle strade che ha in gestione spesso non raccoglie neanche le segnalazioni dei cittadini, stanchi di convivere con vecchi materassi e sacchi neri mezzi aperti davanti alla propria attività commerciale o alla propria porta di casa.
Se il Comune incarica HERA di gestire il servizio di pulizia e raccolta rifiuti ed HERA non lo svolge nel migliore dei modi, il Comune nell’interesse dei cittadini ha il dovere di farsi sentire. E se il servizio non lo soddisfa, ha tutto il diritto di cercare chi può offrire un servizio migliore ad un minor costo. Giusto? Giusto. Però c’è un problema.
Il problema è che il Comune di San Lazzaro, oltre ad usufruire dei servizi di HERA, ne è anche azionista con un capitale impegnato in azioni HERA di circa 2,7 milioni di euro. A questo punto non è difficile comprendere l’imbarazzo dell’Amministrazione Comunale nel pretendere da HERA un certo livello qualitativo nel servizio che tutti noi paghiamo (con tariffe tra l’altro sempre in aumento, a spese dei singoli cittadini), perché di fatto è come se il Comune di San Lazzaro fosse partecipe di ogni scelta sbagliata o disservizio di HERA. È un po’ come se si rimproverasse da solo.
L’Amministrazione Comunale ed HERA fanno notare che le azioni di HERA fruttano al Comune ogni anno circa 269.000 euro di dividendi, ovvero più aumentano la tariffa sui rifiuti più aumenta il dividendo a favore dei comuni, e allora non è forse questo un conflitto d’interessi?.
Ed HERA, se parliamo di trovare buoni motivi per aumentare le tariffe e guadagnare di più, è sempre disponibile. L’ultimo motivo trovato per giustificare un aumento è la sperimentazione della raccolta “porta a porta” alla Ponticella, che sarà avviata a breve.
Premesso e sottolineato che Noi Cittadini è da anni che spinge l’Amministrazione affinché adotti la raccolta “porta a porta”, è ovvio che un servizio di questo tipo su un’area così limitata non fa altro che aumentare i costi di gestione, che tutti i cittadini si troveranno a pagare, senza per di più un reale beneficio.
Anche perché il “porta a porta”, già adottato con successo in molti Comuni in tutta Italia (ed approvato anche in Comuni a noi vicini da Giunte proprio di centrosinistra, come quella sanlazzarese), se fatto bene si traduce in benefici per l’ambiente ed in minori costi per il cittadino grazie agli introiti per il riutilizzo della parte di raccolta differenziata (che col porta a porta statisticamente aumenta).
Ma ricordiamoci che HERA ha tutto l’interesse ad avere rifiuti indifferenziati per l’inceneritore che gestisce tra Granarolo e Castenaso e quindi difficilmente sarà mai troppo interessata a puntare sulla raccolta differenziata, a discapito dell’aria che respiriamo (e si sa che dai camini dell’inceneritore, pur controllato quotidianamente, non esce aria particolarmente pura). Notiamo che, se chi gestisce un servizio importante come la raccolta differenziata è lo stesso soggetto che guadagna gettando i rifiuti indifferenziati nei forni di un inceneritore, il cattivo odore che si respira è, oltre a quello che esce dai camini, anche quello del conflitto di interessi (ed è già la seconda volta che parliamo di conflitto di interessi in uno stesso articolo sui rifiuti: ad occhio non è un buon segno).
Noi Cittadini da tempo abbiamo proposto (si veda anche il nostro
programma elettorale) di attivare il servizio “porta a porta” e contestualmente di passare dalla tassa alla tariffa, cosicché chi più inquina più paga (e chi meno inquina invece viene premiato), e
abbiamo sostenuto la proposta di legge regionale, presentata dall’ecoistituto di Faenza, di riforma della legge vigente che prevede, tra l’altro, la separazione dei servizi di raccolta e smaltimento, per evitare gli evidenti conflitti di interesse.
Proposta che è stata approvata da molti consigli comunali della Regione (spesso addirittura all’unanimità!), ma
non da quello di San Lazzaro; il motivo è da ricercare nel solo atteggiamento ideologico ed arroccato della maggioranza che ci governa.
Per completare il quadro, segnaliamo che con il rinnovo del
“Patto di Sindacato” a dicembre 2011 (voti a favore della maggioranza PD-SEL-gruppo misto, contrari di PDL e di Noi Cittadini) più del 90% delle azioni del Comune di San Lazzaro sono ancora “vincolate”. In pratica, per il prossimo triennio il Comune avrà impegnati in HERA 2,7 milioni di euro e non potrà utilizzarli liberamente, ad esempio vendendo le azioni per far fronte alle spese o effettuare investimenti.
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