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Infrastrutture - Rete fognaria

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Infrastrutture - Rete fognaria

Commenti, articoli e foto su questa importante infrastruttura spesso ignorata durante gli interventi di espansione edilizia

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Attività più recente: 30 Ago 2009

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RETE FOGNARIA

Iniziata da Letizia Ferretti 17 Lug 2009. 0 Risposte

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Commento da Stefano su 30 Agosto 2009 a 18:58
Dopo varie promesse e ritardi, forse la questione è finalmente a un concreto punto di svolta, Speriamo.
20090830 ildomani - Ore contate per il depuratore.pdf
Commento da massimo bertuzzi su 22 Agosto 2009 a 0:50
Depuratore, il punto a ferragosto
 Iniziamo con una buona (almeno in parte) notizia: il 7 luglio 2009, con delibera n° 104, la Giunta ha “dato mandato” al dirigente della II area di attivare l’iter tecnico volto alla demolizione dei depuratori di via Speranza e della Ponticella. Se non ci sono intoppi, quindi, è possibile che entro la prossima estate le vasche verranno demolite. Aspettiamo fiduciosi.
È una notizia buona perché si intravede una soluzione al problema cattivi odori e zanzare. Tuttavia, durante la “spulciatura” degli atti recuperati negli uffici preposti del Comune, alcune cose non mi sono ben chiare. Ma iniziamo con ordine.
All’inizio degli anni ’90, il Comune vara il nuovo Piano Regolatore, piano che nelle intenzioni originali del suo estensore (l'architetto P.L. Cervellati) doveva essere il piano del consolidamento dell’abitato (e non dell’espansione). Tuttavia la Giunta, o meglio, una parte di essa (all’epoca governava un bicolore formato da PCI e Verdi ), non la pensava esattamente come l'architetto e quindi modificò la proposta Cervellati. Il quale, in completo disaccordo, non firmò il piano definitivo approvato poi dalla Giunta con il voto contrario dei Verdi . Insomma la solita storia. Nasce però un problema: la Provincia segnala l’inadeguatezza del depuratore comunale sanlazzarese, che a suo dire non sarebbe stato in grado di sopportare un ulteriore aumento di residenti. Quindi, il piano viene approvato ma resta praticamente irrealizzabile fino a quando non verrà potenziato l’impianto di depurazione. Vengono quindi prese in esame tre possibilità: (1) il potenziamento del depuratore esistente, (2) la realizzazione di uno nuovo a Borgatella (zona più bassa di San Lazzaro), (3) l’allacciamento della rete sanlazzarese a quella bolognese.
Nel frattempo a Bologna si sta consolidando l’azienda Seabo, anzi si sta pensando di potenziarla per farla diventare quella società multiservizi che poi si chiamerà Hera. Che c’entra? C’entra perché per diventare una potente multiutility è necessario acquisire grosse fette di mercato, in particolare quelle del gas che sono, tra i servizi erogati (gas, acqua, depurazione e nettezza urbana), quelle più redditizie. E il gas a San Lazzaro non è gestito da Seabo bensì da Italgas, che ha un contratto pluriennale. Seabo quindi “vuole il gas” sanlazzarese.
A questo punto Seabo (siamo nel 1993) fa una proposta che San Lazzaro “non può rifiutare”: a fronte della gestione del servizio del gas, Seabo si accolla la penale per la scissione prematura dal contratto con Italgas, potenzia il servizio in una zona rimasta scoperta (Pizzocalvo) e allaccia la rete fognaria sanlazzarese a quella bolognese (Nota: non ho trovato la controproposta Italgas che sicuramente è stata presentata). Quindi l’accordo è cosa fatta e viene redatto (siamo al 1996) il contratto di trasferimento di servizio. Inoltre, sempre nell’ottica della realizzazione della futura Hera, Seabo propone ai soci la ricapitalizzazione, nel contratto quindi viene inserita una clausola che gli impianti passeranno in proprietà Seabo al 2014, impianti che nella pratica non valgono nulla ma che nominalmente hanno un loro valore.
Fino a qui quello che sono riuscito a capire dagli atti che mi è stato possibile reperire. Sarebbe interessante verificare (come ho scritto più sopra) se e cosa propose Italgas per mantenere la gestione del gas, perché credo che come al solito la scelta cadde su Seabo in quanto società pubblica (peccato però che oggi sia una s.p.a….). Mi mancano inoltre altri passaggi, come ad esempio il fatto che parte del personale sia stato trasferito dal Comune a Seabo; non ho visto niente in merito a ciò e quindi mi viene da pensare che manchi ancora tanta documentazione che sarebbe interessante visionare.
Comunque veniamo alla recente delibera e a quello che non mi torna: nella delibera si afferma che nel contratto si affidano gli impianti (i depuratori) in concessione d'uso fino al 2014 e che alla scadenza questi diventeranno di proprietà Seabo. Inoltre si specifica "che tra i beni............ sono compresi anche quelle parti di terreni necessari per il godimento dei beni". Quindi, visto che il Comune è interessato all'acquisizione delle aree e Hera è disponibile alla rinuncia di acquisizione delle proprietà dietro corresponsione dei soli costi di demolizione (116.000,00 € per i depuratori di via Speranza e di Ponticella) verrà stipulato un nuovo contratto che prevederà la rinuncia di Hera all'acquisizione dei terreni a fronte del pagamento della demolizione degli impianti da parte del comune. Nella delibera del 1996 però si legge che nel 2014 verranno sì trasferiti gli impianti ma anche che i terreni vengono solo concessi in uso, perché "non è attualmente possibile effettuare il trasferimento". Quindi, da quanto posso capire, nel 2014 Hera sarebbe venuta in possesso dei soli impianti dismessi e quindi inutili ed inutilizzabili. Se così stessero le cose, il Comune di San Lazzaro pagherebbe per la demolizione di beni altrui. Per venire in possesso di un'area già di sua proprietà
Penso pertanto siano necessari ulteriori approfondimenti.
To be continued..........
Commento da Letizia Ferretti su 17 Luglio 2009 a 10:33
Grazie mille Massimo per seguire così dettagliatamente la questione del depuratore.
In questi giorni, noi di Via Ca' Ricchi, siamo invasi dalle ZANZARE TIGRE tanto che mio figlio di 16 mesi è pieno di becchi e stanotte ha pianto per varie ore per il dolore/prurito che aveva nelle gambe (oltrettutto gonfie).
I becchi di questi insetti fanno una reazione di gonfiore e altro....
Sto valutando se scrivere al Comune e all'Azienda AUSL visto che chiedono di non lasciare l'acqua nei sottovasi delle piante.... poi abbiamo un depuratore che sprigiona oltre la puzza anche zanzare.
Premettto che il nostro condominio due volte al mese esegue la disinfestazione per le zanzare....
Commento da massimo bertuzzi su 16 Luglio 2009 a 19:58
Aggiornamento sulla vicenda depuratore, martedì mi è stato comunicato che erano disponibili i documenti, oggi mi sono quindi recato presso l'archivio dell'ufficio tecnico per prendere visione.
Prima sorpresa la documentazione è incompleta, ovvero mi è stata fornita la documentazione relativa alle fasi preliminari di allacciamento della rete fognaria di S. Lazzaro a qualla bolognese, mentre tutto il resto della documentazione, se esiste e cosa esista non si sa di preciso, pare si trovi presso il Dirigente che è attualmente in ferie, siccome da domani mancherò per una decina di giorni vedrò di contattarlo all'inizio di agosto.
Comunque da quello che ho potuto vedere le cose sono iniziate pressappoco così: il nostro comune, agli inizi degli anni 90, vara il nuovo PRG che ovviamente prevede una espansione (e ti pareva il contrario) e il depuratore risulta insufficente, vengono quindi prese in esame tre opzioni 1) potenziare il depuratore, 2) demolirlo e ricostruirne uno più capace alla Borgatella (zona più bassa di S.L.); 3) allaccairesi alla rete bolognese e dismettere il nostro depuratore.
viene scelta questa terza opzione, perchè più economica della coastruzione di un nuovo depuratore, mentre l'ozione potenziamento viene scartata perchè l'esistente è in territorio già urbanizzato.
Per quanto riguarda i costi di allaccio si presenta una possibilità, l'allra SEABO si offre di pagare i costi delle oprere, anzi di esueguirli purchè le venga ceduta la gestione della rete gas, all'epoca in carico italgas.
La cosa non è semplice, ma in capo a qualche anno si risolve e si conclude con una delibera di affidamento del servizio gas al consorzio acoser.
Comunque, nei documenti visionati, non si parla ancora di trasferimento aree e realizzazione di parchi. Nel file allegato Passaggio ACOSER002.pdf il frontespizio di delibera di trasferimento della gestione gas da italgas a acoser, gli impegni acoser, e la richiesta del comune all'autorità del territorio per l'attraversamento del Savena.
al prossimo aggiornamento
Commento da massimo bertuzzi su 7 Luglio 2009 a 23:16
Aggiornamenti sulla questione, per quanto riguarda la richiesta di accesso agli atti e documentazione non ho ancora avuto risposta, evidentemente sostanzio il termine "tempestivamente" in maniera piuttosto diversa dall'amministrazione, vedo martedì in consiglio che si può fare, comunque qualcosa si muove nella seduta di giunta di oggi dovrebbe ro avere discusso del problema, infatti nell'ODG è presente il seguente punto:
8 Proposta delibera di Giunta
INDIRIZZI IN ORDINE ALL'ATTIVAZIONE DI UN ITER TECNICO
AMMINISTRATIVO VOLTO ALLE DEMOLIZIONE DEGLI EX DEPURATORI DI
VIA SPERANZA E DELLA PONTICELLA E PRESA IN CARICO DELLE
RELATIVE AREE.
ARCHETTI GIORGIO;
Tradotto per noi comuni cittadini, solo adesso cominciamo a parlare della questione, ovvero fino ad ora hanno praticato il loro sport preferito "la ciurlatura nel manico"
allegato l'ordine del giorno del consiglio
odg giunta 07.07.2009.doc.pdf
Commento da massimo bertuzzi su 2 Luglio 2009 a 22:50
Dunque come avevo detto ad alcuni dei residenti ho cercato di capire come stanno le cose chiedendo informazioni agli uffici comunali, purtroppo però di "carte", bollate e no, non sono riuscito a vederne, ed allora ho fatto richiesta formale al Segretario comunale (Dott.sa Santa Drago) Richiesta depuratore.pdf .
Però mi è subito sorto un dubbio, ma se le "carte" non sono così facilmente reperibili sulla base di quali informazioni sono state date le risposte?
Poi ho cercato almeno una delle risposte alle tante domande dei cittadini, di chi è l'area? O meglio, l'affermazione del dirigente comunale "l'area è di Hera" mi pareva non troppo fondata e quindi ho fatto una visura catastale, dalla quale risulta che l'area del depuratore (e dell'autorimessa visto che catastalmente risultano essere un'unica particella) è di proprietà del Comune di San Lazzaro.
E' vero che "il catasto non è probatorio" cioè l'area potrebbe essere stata ceduta ma non accatastata, comunque la questione è sempre meno chiara.
A breve ulteriori sviluppi
Commento da Stefano su 2 Luglio 2009 a 9:53
In allegato, il rendiconto del Carlino sull'incontro avuto con numerosi residenti della zona in merito a questa problematica.
20090702 RdCarlino - Depuratore via Speranza.pdf
Commento da Stefano su 2 Luglio 2009 a 9:50
In data 20/01/2009, a esplicita richiesta di un residente, l'URP di San Lazzaro rispondeva come segue:
"In merito alle domande contenute nel suo reclamo di cui all'oggetto, l'Ufficio Ambiente ha fornito i seguenti chiarimenti: gli odori nauseabondi non derivano dalle vasche indicate. Nella zona confluiscono diversi collettori fognari e lungo il Savena sono collocati alcuni scolmatori di piena, che sfiorano le acque delle fogne miste in caso di forti piogge. E' stato chiesto a Hera (gestore della rete fognaria) di verificare la possibilità di sifonare tali sfioratori, così come eventuali caditoie in zona che non dovessero esserlo. Si precisa che Hera effettua periodicamente il trattamento antizanzara nelle vasche.
I tempi per l'eliminazione delle vasche, per lo spostamento della stazione ecologica e per la realizzazione del parco fluviale non sono al momento quantificabili."
Commento da Stefano su 2 Luglio 2009 a 9:50
A margine delle considerazioni fatte negli scorsi mesi/anni su PSC e RUE e, in particolare, sull’espansione edilizia prevista da questi strumenti, si è più volte constatato come questa espansione – di per sé già discutibile - non sia neppure supportata da un analogo potenziamento delle relative necessarie infrastrutture. Prima tra tutte quella della rete fognaria. Carenza progettuale che prima o poi reclama il suo dazio da pagare. Ne sanno qualcosa quelle 100 e più famiglie recentemente insediate (a partire da marzo 2008) nella zona in fondo a via Caselle compresa tra le vie Ca’ Ricchi, Ronco Maruni e Speranza, proprio in prossimità dell’(ex?)depuratore fognario, che subiscono ormai quotidianamente gli effetti negativi di tale carenza.
Detto insediamento, realizzato da 3 distinte imprese e che conta 9 edifici, è il primo di una serie di interventi di edilizia residenziale inquadrato nel progetto di riconversione della ex zona artigianale a nord di San Lazzaro. A presentazione dei rispettivi progetti, le imprese edili hanno assicurato agli acquirenti che il depuratore e le vasche adiacenti a tali edifici sarebbero stati rimossi in breve tempo e che in tutta quella zona sarebbe stato realizzato addirittura una porzione del parco fluviale previsto dall’amministrazione comunale. Nel corso dei successivi 12 mesi, a più riprese tecnici e assessori del Comune non solo avrebbero confermato tali progetti ma avrebbero anche indicato delle scadenze per i lavori di rimozione e miglioria (che in realtà finora non sono state rispettate). L'intera zona si trova pertanto regolarmente assillata da odori nauseabondi, provenienti con ogni probabilità dai stracolmi collettori fognari situati in prossimità del Savena (che ricevono i liquidi fognari da tutto il capoluogo e da varie zone limitrofe, come Idice) e appestata dalla presenza di zanzare e zanzare tigre (le stesse che il Comune chiede ai cittadini di combattere) che si riproducono nelle acque piovane stagnanti nelle vasche in disuso, nonostante gli interventi di svuotamento affidati a un’impresa privata (altri soldi dei contribuenti spesi in modo discutibile...).
In sostanza, a una carenza progettuale che non ha previsto un potenziamento e un miglioramento della rete fognaria su territorio comunale (e con i 4000 nuovi alloggi previsti dal PSC recentemente approvato in Consiglio Comunale la situazione non può che peggiorare!) in questo caso specifico si aggiunge anche il deficit per la mancata eliminazione di una struttura ufficialmente in disuso che resta fonte di problemi igienico-sanitari.
Anziché fornire ai suoi cittadini risposte arroganti e promesse non mantenute, una buona amministrazione comunale dovrebbe adoperarsi per risolvere emergenze come questa e per progettare in maniera lungimirante in modo da evitare che se ne creino delle altre. Anche perché, se oggi il problema interessa “solo” 100 famiglie, domani potrebbe interessare porzioni di abitanti molto più estese (tecnici del settore garantiscono che non è una battuta né demagogia il dire “tra un po’ le fogne scoppieranno”). E allora ci troveremo in molti nella….
 

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Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Il resoconto della giornata su questo link

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