Referendum Comunali per la modifica del POC, il punto

[massimo bertuzzi]

Dopo la bocciatura della proposta di delibera popolare, sottoscritta da oltre 1.200 cittadini, come preannunciato durante il dibattito nel Consiglio Comunale del 14 giugno sono stati depositate le proposte per quattro quesiti referendari che si pongono l’obiettivo di preservare il nostro territorio da una sconsiderata quanto inutile (visto i tempi che corrono) ulteriore espansione urbanistica (leggi la relazione).

Analogamente per quanto accade per i referendum nazionali l’ammissibilità o meno dei quesiti deve essere dichiarata da un apposito istituto, per i nazionali è la Corte Costituzionale mentre per i quesiti comunali chi decide è un apposito Comitato dei Garanti che dovrebbe essere istituito dal Consiglio all’inizio del mandato, dovrebbe perché il nostro Comune si è dimenticato di farlo, è grave ma può succedere, ma ancor più grave è che nonostante, come detto sopra, fosse stata chiaramente espressa l’intenzione di richiedere il referendum durante la seduta del Consiglio, l’Amministrazione non ha pensato nemmeno allora di istituire la Commissione, Commissione che poi è stata istituita durante un consiglio comunale convocato con urgenza il 30 Agosto.

Anche sull’istituzione della Commissione il Partito Democratico non ha mancato di dimostrare la propria classica arroganza, i membri sono stati di fatto imposti dalla maggioranza senza tenere in alcun modo conto delle proposte dell’opposizione.

Dopo la prima seduta del comitato, avvenuta a quanto ci risulta il 7 settembre, iniziano però i primi problemi, uno dei componenti, fortemente voluto dal PD, ha rassegnato le dimissioni, si dovrà così procedere alla nomina di un nuovo componente dilatando ulteriormente i tempi già fin troppo allungati dall’inerzia amministrativa, intanto l’iter del POC procede mettendo in serio pericolo il referendum (come avevamo temuto).

Le proposte di quesito

Quesito_Abrogativo.pdf

Quesito_consultivo1.pdf

Quesito_consultivo2.pdf

Quesito_consultivo3.pdf