Noi Cittadini

l'altro punto di vista

Settembre 2014

ELEZIONI AMMINISTRATIVE: A SAN LAZZARO VINCONO LE BUONE IDEE

Dieci anni di amministrazione proiettata nella direzione dello sviluppo urbanistico scellerato, della crescita contro l'evidenza manifesta che ne mostrava i limiti e l’insensatezza hanno senz’altro avuto un riverbero importante sulle elezioni amministrative.

Ecco i dati: vince un sindaco Pd, Isabella Conti, che già in campagna elettorale si pone in discontinuità con il passato facendo propri molti dei punti programmatici di

NOI Cittadini, soprattutto relativamente al consumo di suolo. NOI Cittadini: secondo partito nel nostro comune, outsider che senza la capacità comunicativa degli altri schieramenti a carattere nazionale riceve il consenso esclusivamente grazie ai temi sollevati di tutela del territorio, partecipazione e alla  sua presenza costante fra la gente e nel dibattito politico.

Movimento 5 stelle: raggiunge un risultato  decente per consistenza  per via del marchio ben riconoscibile ma decisamente inferiore alla sua media nazionale per via della sua nascita, come movimento locale, a ridosso delle elezioni e quindi per non aver partecipato al forte dibattito politico di questi anni a San Lazzaro, i suoi componenti non si sono mai visti prima  nella vita politica locale.

Forza Italia è stata invece fortemente ridimensionata più che dimezzando il risultato amministrativo precedente, sicuramente sulla scia delle prospettive nazionali, ma crediamo anche per quella sorta di "opposizione di cortesia" che nei precedenti anni in più occasioni ha aiutato l’amministrazione Macciantelli nei suoi disegni urbanistico-espansivi.

La sensazione  è che i cittadini di San Lazzaro siano sempre più interessati e partecipi alle decisioni e ai processi politici della loro città; una rinnovata voglia di partecipare  anche attraverso il voto ha messo in luce una grande e matura consapevolezza. Ha vinto il Pd e su questo poche novità, ma per vincere questa volta ha dovuto invertire la rotta intrapresa precedentemente, ha dovuto sconfessare l’impianto programmatico precedente,  ha dovuto fare propri argomenti e idee per cui NOI Cittadini siamo stati in guerra nei 10 anni precedenti col PD stesso e il suo sindaco. Ha vinto il PD ma crediamo prima di tutto abbia vinto,  per ora solo negli intenti, quella visione della nostra città disinteressata e rivolta esclusivamente ai cittadini che Isabella Conti ha inserito nel suo programma e che in gran parte coincide con il programma attuale (e di 5 anni fa!) di NOI Cittadini.

Non sappiamo ancora se la dichiarazione di intenti del nuovo Sindaco si dimostrerà vera nei fatti o meno, ma sicuramente la soddisfazione di vedere che le idee per cui si è lottato vengono adottate da quello che fino a pochi mesi prima era il tuo “nemico” è senza dubbio soddisfacente.Vale la pena  ricordare come il risultato del PD si sia fortemente avvantaggiato del traino Renzi che concorreva alle elezioni Europee: crediamo abbia gonfiato il risultato locale sottraendo in parte l’operato dell’amministrazione Macciantelli  al corretto giudizio,  ma non per i cittadini più accorti.NOI Cittadini è la seconda forza politica nel nostro Comune e la sua spinta è venuta esclusivamente dal basso, da quei cittadini che attenti ai contenuti piuttosto che ai contenitori hanno sostenuto non un marchio ma le idee; tali idee sono state premiate.Il dibattito acceso e talora intenso di questi anni ha funzionato come un volano che ha condizionato la programmazione politica di tutti gli schieramenti. Sette anni fa solo noi chiedevamo di non costruire più sul nostro territorio e venivamo tacciati di utopia. Oggi anche la stessa Forza Italia non riesce a sottrarsi ad un tale concetto. Oggi comincia un nuovo mandato e NOI Cittadini coerentemente continueremo a sostenere le nostre idee di sempre, fedeli ai contenuti di partecipazione dei cittadini nei processi decisionali, di  tutela ambientale, di sviluppo sostenibile, di comunità solidale, di interesse pubblico.

Alberto Piras – Capogruppo

IL PRIMO VOTO IN CONSIGLIO

Se si eccettuano le nomine di alcune cariche (es. Presidente e Vicepresidente del Consiglio Comunale, membri della Commissione Elettorale), la prima votazione che abbiamo dovuto affrontare in Consiglio è stata quella sul Programma di Mandato di Sindaco e Giunta.  Una prima volta nella storia istituzionale di San Lazzaro. Infatti il Programma di Mandato (il programma di governo che la nuova Amministrazione ha messo a punto) non è mai stato proposto in Consiglio essendo sostenuto dalla maggioranza. Questa volta invece il Sindaco ha deciso di sottoporre questo documento al voto del Consiglio invitando le minoranze a proporre modifiche ed integrazioni.

In sede di “Riunione del Giovedì” (che ricordiamo è aperta a chiunque voglia partecipare e si svolge tutti i giovedì sera alle 21 nella saletta dei gruppi consiliari, situata nella palazzina posta dietro il Municipio dove hanno sede gli uffici scuola) abbiamo convenuto di lavorare al documento proponendo integrazioni e decidendo, rispetto all’accoglimento dei contributi da parte della Giunta:

  • di votare a favore del documento in caso di ampio e sostanziale accoglimento ;
  • di astenerci in caso di accoglimento parziale e non sostanziale delle proposte;
  • di votare contro in caso di non accoglimento delle proposte

Il lavoro ha impegnato i partecipanti per una decina di giorni con confronti via mail e attraverso un'intensa serata in sede di “Riunione del Giovedì”. I contributi sono stati innestati all’interno di un documento caratterizzato da forte discontinuità con i programmi delle giunte precedenti e con evidenti contiguità con valori fondanti e cardini programmatici di NOI Cittadini (partecipazione dei cittadini alle scelte, stop al consumo del territorio, attenzione all’agricoltura, ecc.).

La risposta di Sindaco e Giunta è stata molto positiva, concretizzandosi nella pressoché totale ricezione delle proposte e di conseguenza, in linea con quanto stabilito in sede di Riunione del Giovedì, il nostro voto in Consiglio favorevole. Se il buon giorno si vede dal mattino…

Luca Melega – Consigliere

ETERNEDILE: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Sul tema dell’ampliamento di Eternedile in centro a San Lazzaro, con la conseguente distruzione del parco alberato di via Poggi, dobbiamo favorevolmente registrare una diversa sensibilità della nuova Amministrazione e in particolare del nuovo sindaco Isabella Conti. Anche la manifestazione di protesta del 12 giugno, organizzata dai residenti e che ha visto la partecipazione del nuovo Sindaco, ha riportato l’argomento al livello d’importanza appropriato ed è stata appoggiata da tutte le forze politiche. I lavori di cantiere sono stati fermati dal Comune, per gravi irregolarità dovute al non rispetto del regolamento del verde.

Resta da comprendere ora quali potranno essere gli scenari nell’immediato futuro.Certamente tutti auspichiamo che il Sindaco tratti con Eternedile   la delocalizzazione dell’azienda in un’area più consona e si adoperi  affinché il parco  di via Poggi ritorni a essere uno dei parchi pubblici di San Lazzaro. Il 29 gennaio 2015, alle ore 9, ci sarà l’udienza pubblica al TAR: la sentenza aiuterà finalmente a fare chiarezza.Nel frattempo, meglio attendere senza fare ulteriori danni al parco.

PONTICELLA: L’EDILIZIA SCOLASTICA LASCIA A DESIDERARE

Nel corso degli anni alla Scuola Materna Don Milani di Ponticella si sono verificati numerosi e gravi episodi legati alla scarsa sicurezza delle strutture scolastiche della frazione. L’ultimo è stato il crollo di un’ampia porzione della copertura antistante l’entrata della scuola primaria dei nostri bambini con la caduta di calcinacci pesanti e pericolosi, crollo avvenuto proprio la notte precedente le votazioni per le elezioni europee e comunali.

Sette anni fa, in seguito ai numerosi solleciti da parte dei genitori che lamentavano il fortissimo cattivo odore del dormitorio della scuola materna di Via dei Gelsi, e dopo numerose analisi dell'aria da parte dell’ARPA e la chiusura preventiva ordinata dal Dirigente Scolastico, veniva rimosso e sostituito il pavimento costituito da materiali non idonei ed altamente tossici. Qualche anno dopo si verificavano numerose rotture del coperto della materna con l’acqua che entrava copiosamente nella scuola e quattro o cinque bacinelle posizionate sul pavimento a raccoglierla. Nello stesso mese di dicembre scoppiava un incendio nella cucina della stessa struttura, in orario di  attività scolastica: i bambini venivano accolti dalle maestre e dal personale ATA per poi essere rispediti a casa dopo circa un’ora a causa dei fumi nocivi ancora presenti in loco. L’evento si verificava dopo la sostituzione di una vecchia cucina a gas non a norma con una cucina elettrica dichiarata a norma (sic!), come comunicatoci prontamente  dall’Amministrazione. Ovviamente oltre ai rischi per i bambini vi sono stati anche i successivi disagi a causa della chiusura per giorni e giorni della scuola (nonostante ci fosse stato tutto il tempo necessario ai ripristini considerata anche le lunghe festività natalizie). Il tutto ha spinto i genitori a richiedere di controlli sullo stato dell’edificio che hanno poi comportato la chiusura definitiva della struttura di via dei Gelsi, eliminando dalla Ponticella l’asilo nido (quello ora presente è “La Tana dei Cuccioli”) e trasferendo la Scuola dell’Infanzia nella struttura della Scuola Primaria con sacrificio degli spazi (sono state eliminate diverse aule ed altre, come quella di psicomotricità, sono state ridotte di molti metri quadri, problematiche non certamente risolte nonostante l’ampliamento di parte dell’edificio).

Nonostante la chiusura di due scuole presenti nella struttura di via de’ Gelsi, l'allora  Vicesindaco Archetti proclamava e dichiarava “È  sempre bello aprire una nuova scuola!”.Tutto questo veniva effettuato con numerose autorizzazioni in deroga poiché la compressione degli spazi non era solo un’impressione dei genitori ma un’evidenza di fatto che ha necessitato di provvedimenti ad hoc al fine di consentire il trasferimento nonostante le numerose violazioni di legge (le aule erano troppo piccole per il numero delle classi già formate) il tutto a scapito della sicurezza dei bambini.

Sempre un paio di anni fa, dopo numerosi e sempre ignorati allarmi da parte di insegnanti e genitori, dal soffitto della copertura antistante l'entrata della scuola Don Milani si verificava il distacco e la caduta della plafoniera per l’illuminazione unitamente a porzioni di calcinacci e intonaco. Anche in questo caso, fortunatamente, quando nessuno sostava nell’area sottostante (ma pochi minuti prima dell'uscita dei bambini dal plesso) in quanto quella è la zona di riconsegna dei bambini ai genitori all’uscita di scuola e la zona di permanenza dei ragazzi durante la ricreazione perché consente di avere un riparo da sole o pioggia.

In più occasioni, in passato, i genitori molte volte sono stati convocati ed hanno partecipato ai c.d. “tavoli di lavoro”, ma puntualmente le comunicazioni fornite dall’Amministrazione venivano disattese il giorno dopo con decisioni del tutto differenti da quelle più o meno concordate. All’ultimo tavolo riunitosi il 10 giugno 2013, Archetti, con mio grande stupore e rammarico, mi diceva personalmente che le istanze dei genitori non sarebbero state prese in considerazione. La sera prima della domenica delle ultime votazioni crollava una consistente parte della copertura antistante l’entrata della scuola Don Milani, ripristinato solo due anni fa, tanto che l’allarme è stato dato dagli agenti della Guardia di Finanza che pernottavano nella struttura sede di seggio elettorale. L’area è stata ripristinata poco prima dell’avvio dell’anno scolastico. Nel mese di luglio, come rappresentante dei genitori, ho inviato al nuovo Sindaco una lettera elencando queste problematiche e chiedendo che vengano svolti sopralluoghi e controlli su tutte le strutture scolastiche di Ponticella  informando i genitori del relativo  esito.A tutt’oggi non è ancora pervenuta una risposta.  Ci auspichiamo che comunque quest’Amministrazione si stia adoperando per una manutenzione e un controllo costanti.

Serena Menini

IDICE: LE ASPETTATIVE DELLA FRAZIONE

Siamo ancora in attesa dell’esito dell’incontro del 16 settembre tra i costruttori del consorzio coinvolto nella “colata” di Idice, a cui le denunce di Legambiente hanno dato risonanza nazionale. Confidando in un’inversione di rotta, grazie al nuovo corso dell’amministrazione e del Sindaco Conti, a cui Noi Cittadini guarda con interesse, vorremmo  spostare l’attenzione sulla riqualificazione della storica area commerciale di Idice, sulla via Emilia, con interessanti botteghe che resistono nonostante lo scadente livello urbanistico della zona e che, a nostro avviso, una buona amministrazione deve aiutare a valorizzare.

I lavori estivi di sistemazione della frazione sono valide iniziative, ma dovranno immancabilmente essere completate anche nel tratto centrale di Idice (vie Conti-Andreoli), su cui si concentrano le maggiori attese. Qualche esempio:

  • Lasrticato in porfido su tutto il tratto dell’area pedonale.
  • Sistemazione del giardinetto (lato macelleria), dell’aiuola zona banca, del manto zona forno e gelateria.
  • Integrazione della progettata pista ciclabile con la sede pedonale e la fascia di sosta veloce per le auto, essenziale per il commercio (buy&ride).
  • Collocazione di rastrelliere (sicure ed eleganti) per favorire la spesa di chi usa la bicicletta.
  • Elementi di arredo urbano, illuminazione e aiuole.
  • Sistemazione parcheggio nord (area fermata corriere).

Piccoli ma efficaci interventi per rendere più attraenti e fruibili le attività commerciali locali, a sostegno della vitalità economica e del loro prezioso ruolo quotidiano di presidio sociale. Noi Cittadini intende sospingere l’amministrazione ad assumersi il ruolo di promotrice che le spetta, coinvolgendo le proprietà private frontaliere, dando vita a un movimento virtuoso di rinnovamento che potrà attingere anche agli strumenti finanziari previsti dalle leggi regionali per le attività commerciali.

Fabio Cristiani

DIFFERENZIATA PORTA A PORTA: FUNZIONA SÌ O NO?

Il fallimento a Ponticella...

Nel 2012 è stato chiesto alla popolazione di Ponticella/Croara di collaborare alla raccolta porta a porta al fine di aumentare la percentuale di rifiuti differenziati. Tale raccolta sarebbe partita in via sperimentale in queste frazioni per poi essere estesa, dopo eventuali miglioramenti, a tutto il territorio di S. Lazzaro: sono passati più di due anni e non è stato fatto alcun aggiustamento tenendo conto dei suggerimenti dei cittadini e da allora tutto è rimasto invariato.

Principali criticità evidenziate.

- Impegno e  disagi per i cittadini sono notevoli, maggiori di quelli di una normale raccolta differenziata con cassonetti. - La frequenza della raccolta è troppo scarsa: carta, plastica, sfalci e potature di giardino ogni due settimane, costringendo le persone a tenere in casa sacchi voluminosi, difficili da collocare e molto brutti ed ingombranti quando posti sui marciapiedi la sera precedente la raccolta.  - I rifiuti umidi vengono raccolti soltanto due volte a settimana e d’estate ciò crea grossi problemi di decomposizione e cattivo odore; i sacchetti di carta dati in dotazione necessitano sempre almeno di un altro contenitore di plastica biodegradabile (non in dotazione) e comunque sono spesso gocciolanti. - Ogni cittadino deve farsi carico della pulizia e disinfestazione dei bidoni: in pochi lo fanno e d’estate questo crea zone maleodoranti e ricettacolo di animali. - I bidoni condominiali di umido e indifferenziato devono essere tenuti all’interno dei palazzi o dei cortili e portati sulla strada dai condomini solo la sera precedente la raccolta. Spesso lo spazio per i bidoni negli androni dei palazzi non è sufficiente. - I sacchi per la potatura dei giardini sono piccolissimi e inadatti a introdurvi i rami tagliati dei cespugli e delle rose: per inserirli  è necessario tagliarli a pezzetti molto piccoli, con notevoli difficoltà e perdita di tempo.  - Sono completamente spariti i bidoni pubblici da tutta la frazione e i cittadini spesso sono costretti a  portarsi in giro – o addirittura fino a casa - cartacce e, ancor peggio, i sacchettini con gli escrementi dei propri animali da compagnia. Tutto questo senza che ci sia mai stato alcun riconoscimento dell’impegno richiesto alla popolazione mediante, ad esempio, una detrazione sulla TARES (ora TARI, che è addirittura notevolmente aumentata rispetto agli anni precedenti) o qualche altro vantaggio che possa servire anche da incentivazione. Vorremmo che l’Amministrazione mostrasse pubblicamente gli esiti della sperimentazione porta a porta per poter verificare se e quanto sia effettivamente aumentata la differenziazione e quale sia stato il risparmio reale del nostro Comune.

In soldoni: è valsa davvero la pena tutta questa fatica? Se si, chi ne ha beneficiato? È necessario quindi, dopo tanto tempo e disagi, procedere ad una verifica di questa sperimentazione e, nel caso si ritenga utile proseguirla, pensare a sistemi più pratici e che arrechino meno disagi alla cittadinanza. Si potrebbe, a tal proposito, prendere ad esempio altri comuni italiani o europei, dove la raccolta differenziata porta-a-porta sia ben funzionante e consolidata.

Carlotta Gruppioni

... e il buon esempio di Capannori

L’esperienza di raccolta rifiuti “porta a porta” ha prodotto straordinari risultati raggiungendo circa l’80% a Capannori (LU) e sta consentendo all’intera comunità di centrare obiettivi preziosi dal punto di vista della sostenibilità e dello sviluppo etico del territorio. Adottando la strategia del riciclo si è anche riusciti a mantenere una delle tariffe più basse della Toscana.  Il sistema introdotto è molto semplice: si paga solo il rifiuto indifferenziato. I cittadini, ogni giorno, possono decidere quanto differenziare e quanto essere virtuosi per il comune e per l’ambiente poiché possono scegliere se continuare a creare rifiuti sprecando e consumando le risorse del nostro pianeta oppure mettere in pratica ciò che è alla base del consumo consapevole: valutare attentamente cosa si compra (imballaggi, provenienza, utilità, …), differenziare i rifiuti e conferirli nei giorni e nelle modalità comunicate dall’amministrazione. I cittadini scegliendo la seconda ipotesi hanno permesso alla città di avvicinarsi a percentuali di raccolta differenziata significative e, allo stesso tempo, di essere premiati con una tariffazione che riconosce tale virtuosità.

In pratica il calcolo della bolletta è più preciso e più equo ed è basato, nella parte variabile della tariffa, sul numero di ritiri del rifiuto non riciclabile. La collaborazione tra cittadini, amministrazione e gestori della raccolta dei rifiuti ha permesso, grazie ovviamente alla differenziazione di quest’ultimi, di raggiungere un altro traguardo importante: il riuso. A fianco delle zone di raccolta e smistamento sono nati dei centri di recupero e riutilizzo, gestiti prevalentemente da associazioni o cooperative sociali, dove viene dirottato tutto ciò che può essere riutilizzato riducendo così sensibilmente la quantità di “materiale” che dovrà essere “trattato” per poter essere riciclato. Questi importantissimi traguardi sono stati raggiunti in un tempo relativamente breve e non hanno richiesto finanziamenti onerosi o specifici know-how: è stata sufficiente la determinazione di un’amministrazione lungimirante  nell’intraprendere le azioni necessarie per indirizzare la comunità in una specifica direzione.

Fabio Giovanardi

Salviamo il paesaggio

Forum Italiano dei Movimenti Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori

Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Il resoconto della giornata su questo link

mentre su questo link la registrazione filmata degli interventi principali

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