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DOPO OLTRE 20 ANNI DI ATTIVITÀ CHIUDE LA CHIRURGIA GENERALE DELL’ OSPEDALE BELLARIA

Iniziata da massimo bertuzzi. Ultima risposta di noi cittadini 16 Set 2011. 1 Risposta

Nel febbraio 2009 è ricorso il ventennale dell’apertura del Reparto di Chirurgia generale all’Ospedale Bellaria. Non fu facile allora avviare, in un Ospedale senza tradizioni chirurgiche…Continua

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Commento da noi cittadini su 17 Ottobre 2011 a 13:01

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QUI e QUI è possibile vedere due servizi video del 2010 condotti dal TG3 regionale sulla vicenda sollevata dal comitato "Io Scelgo il Bellaria".

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Commento da noi cittadini su 22 Giugno 2010 a 21:19
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Altre forze politiche locali si mobilitano contro il previsto ridimensionamento di chirurgia oncologica al Bellaria e l'AUSL precisa con un nuovo comunicato.
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20100611 ANSA - M5S stigmatizza trasferimento chirurgia da Bellaria...
20100611 CorBologna - Chiude Chirurgia.pdf
20100611 Repubblica - Precisazione AUSL su Bellaria.pdf
20100612 Repubblica - 1500 firme contro chiusura Bellaria.pdf
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Commento da noi cittadini su 22 Giugno 2010 a 21:17
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Riconoscimento alla ricerca sui tumori condotta a Bologna.
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20100608 Informazione - Ricerca bolognese sui tumori primeggia nel ...
Commento da noi cittadini su 24 Marzo 2010 a 9:13
A a tal proposito, si ricopia la risposta della Direzione Generale della Azienda USL di Bologna a mezzo comunicato stampa (del 15/03/2010):

In merito alle notizie diffuse dalle agenzie nella mattinata di oggi, riguardanti ipotesi di riordino complessivo dell’offerta chirurgica degli ospedali dell’Azienda Usl di Bologna, inclusa quella dell’Ospedale Bellaria, la Direzione Generale della Azienda USL di Bologna precisa che nessuna decisione in merito è stata assunta.

L’Azienda sta proseguendo, d’intesa con la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il lavoro di riconoscimento e valorizzazione delle eccellenze dei singoli ospedali, con la massima attenzione per il rafforzamento del loro ruolo all’interno delle reti metropolitane.

L’Ospedale Bellaria è un centro di eccellenza nazionale per le neuroscienze e per la chirurgia oncologica toracica e senologica. Nel corso degli ultimi anni l’attività chirurgica dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico non ha subito, nel complesso, variazioni sostanziali. I dati dimostrano che gli interventi eseguiti, tanto in regime ordinario che in day hospital, risultano stabili nel corso dell’ultimo triennio (1.042 nel 2006, 1.069 nel 2007, 1.076 nel 2008). Poco più della metà di essi (52,7%) riguarda interventi per neoplasia della mammella, il 18,4% interventi di ernioplastica o colecistectomia, l’11,6% interventi per neoplasie del tratto gastroenterico, il 2,8% per neoplasia tiroidea. Già oggi, gli interventi chirurgici per altre forme di neoplasie sono garantiti dalla rete delle chirurgie metropolitane dell’Azienda Usl di Bologna e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.

La strategia perseguita dalla Azienda USL di Bologna mira a far convergere tecnologie, competenze multiprofessionali e multidisciplinari e volumi elevati, attraverso la concentrazione della casistica, puntando sulla indispensabile specializzazione della assistenza, coniugata con le necessarie competenze professionali. La prossima attivazione della Breast Unit, un centro unico di eccellenza regionale dedicato al tumore al seno, all’insegna della appropriatezza, qualità, sicurezza e tempestività dei trattamenti, così come l’imminente avvio della radioterapia intraoperatoria, vanno in questa direzione e rappresentano scelte concrete per il rafforzamento della Chirurgia dell’Ospedale Bellaria a vantaggio della tutela della salute e della qualità della assistenza per i cittadini residenti nel nostro territorio.

Nessun ridimensionamento, quindi, né tanto meno smantellamento ma, al contrario, sviluppo delle vocazioni specifiche e rafforzamento del ruolo e del tratto identificativo dell’Ospedale Bellaria all’interno delle reti oncologica e chirurgica dell’area metropolitana.
Commento da noi cittadini su 24 Marzo 2010 a 9:06
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Dal sito di Telesanterno (edizione di lunedì, 15 marzo 2010):
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Bologna: l’Azienda Usl chiude la Chirurgia Oncologica del Bellaria, il Pdl insorge
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Dal bilancio 2010 dell’Azienda Usl di Bologna scompare la Chirurgia Oncologica dell’Ospedale Bellaria. Per il Popolo della Libertà si tratta dell’ennesimo taglio ai costi non annunciato e a discapito dei cittadini.

Il mese di settembre potrebbe portare una brutta sorpresa ai cittadini dei comuni di Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro e San Lazzaro di Savena. Allo studio dell’Azienda Usl di Bologna ci sarebbe la chiusura della chirurgia generale ad indirizzo oncologico dell’Ospedale Bellaria.
Una situazione che il Popolo della Libertà del capoluogo emiliano-romagnolo definisce preoccupante per il futuro dei residenti della zona est della provincia di Bologna. E il possibile trasferimento del reparto all’Ospedale Maggiore non fa altro aumentare ulteriormente i dubbi.
A destare preoccupazione sono le liste di attesa per gli interventi per i tumori addominali, che in Via Emilia Ponente già adesso non garantiscono nemmeno l’80% di operazioni obbligatorie entro un mese programmate dalla Legge regionale, e che con un ulteriore carico di pazienti non potrebbero che peggiorare.
E non ha contribuito a fare chiarezza sulla notizia nemmeno la convocazione in Commissione a San Lazzaro di Savena del Direttore Sanitario dell’Ausl Massimo Annichiarico.
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Commento da noi cittadini su 19 Marzo 2010 a 19:23
La notizia comincia a diffondersi e si allarga il fronte dei preoccupati, anche tra il panorama politico bolognese. Nello specifico, il PDL riporta alcuni interessanti dati aggiuntivi che possono aiutare a comprendere.

20100315 RdCarlino - PDL su smantellamento chirurgia al Bellaria.pdf
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Commento da noi cittadini su 18 Marzo 2010 a 9:29
Al momento, la stampa locale ha dato poco rilievo a questo importante cambiamento all'interno della sanità bolognese che - se attuato - potrebbe avere serie ripercussioni sulla fruibilità a certi servizi chirurgici da parte anche dei cittadini sanlazzaresi. Si allega qui uno dei pochi articoli sinora rilevati.

20100213 ildomani - Bellaria_Chirurgia.pdf
Commento da noi cittadini su 18 Marzo 2010 a 9:25
DOPO OLTRE 20 ANNI DI ATTIVITÀ CHIUDE LA CHIRURGIA GENERALE DELL’ OSPEDALE BELLARIA

Nel febbraio 2009 è ricorso il ventennale della apertura del Reparto di Chirurgia generale all’Ospedale Bellaria. Non fu facile allora avviare, in un Ospedale senza tradizioni chirurgiche generali, un reparto nuovo e impostare un’organizzazione complessa come può essere quella di una chirurgia generale.
Pur fra molte difficoltà e attraverso alterne vicende, è stato possibile sviluppare un’attività, che nel corso degli anni ha assunto un posto importante nella realtà ospedaliera bolognese ed è diventata un punto di riferimento per molti cittadini utenti che abitano nella parte est di Bologna e in importanti comuni della sua provincia (San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Monterenzio).
In questi ventuno anni sono stati operati circa 21.000 pazienti (una media di circa 1.100 interventi all’anno) e sono state svolte decine di migliaia di prestazioni ambulatoriali, spaziando in tutti i campi della chirurgia generale e conservando negli anni un flusso constante di malati, come hanno sempre dimostrato le liste d’attesa.
Dal dicembre 2003 la Chirurgia generale del Bellaria è stata trasformata in Chirurgia generale ad indirizzo oncologico nell’ambito operativo del Dipartimento Oncologico dell’AUSL di Bologna. In questo ambito sono stati sviluppati in particolare due filoni di chirurgia oncologica: quello relativo ai tumori della mammella e quello relativo ai tumori del colon e del retto.
La programmata chiusura (giugno 2010) della Chirurgia generale ad indirizzo oncologico (rimarrà al Bellaria solo una struttura semplice di Chirurgia senologica) comporterà che questo tipo di pazienti in futuro sarà costretto a rivolgersi ad altre strutture ospedaliere nell’ambito della stessa azienda o addirittura extra-aziendali, con un disagio non solo in termini organizzativi e gestionali per loro e per i loro familiari, ma anche in termini logistici ospedalieri perché andranno a gravare su altre strutture e quindi avranno un forte impatto negativo sulle rispettive liste d’attesa, già così difficili da gestire.
Non va comunque dimenticato che, come dimostrano i numeri sopra riportati, in questi anni anche altri pazienti non affetti da malattie neoplastiche (es. pazienti affetti da malattie benigne di pertinenza addominale e gastro-enterologica) hanno trovato nella Chirurgia generale del Bellaria una valida e pronta risposta alle loro necessità assistenziali. Se verrà confermata la chiusura di tale riparto, difficilmente l’attuale offerta nella realtà metropolitana bolognese potrà soddisfare in futuro l’esigenza assistenziale di questa tipologia di pazienti (come dimostrano le attuali lunghezze delle liste d’attesa chirurgiche), se non a prezzo di notevoli disagi logistici.
Crediamo quindi che sia più che opportuno che l’AUSL approfondisca maggiormente l’analisi della situazione, prima di adottare decisioni definitive che influiranno sulla qualità della salute di una larga parte di cittadinanza bolognese e della sua provincia.

Dati_Chirurgia_Bellaria.pdf

Casistica chirurgia neoplasie colon e retto 12-2003_12-2009.ppt

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