ASSEMBLEA PUBBLICA IDICE 4 Luglio 2013

[Fabio Cristiani]

ASSEMBLEA PUBBLICA SUL,PIANO URBANISTICO PER IDICE

 

Idice via Ca’ Bassa Giovedi 4 luglio 2013 ore 20,00

 

Presenti all'assemblea circa 100 persone, un buon risultato considerando il periodo estivo ed il tenore da “seconda convocazione” dopo che l’assemblea della settimana precedente era stata rimandata per maltempo ed incapienza dei locali. Dei nostri incontriamo Anna, Lorenzo, Massimo, Luca, Fabio G. Tamara con marito, Luciano, Gianluca, ma pure un'ampia cerchia di nuovi simpatizzanti attivi non solo nell'area di Idice. 

 

L’occasione per fare un deciso punto della situazione e registrare l’umore dei cittadini ai quali, faticosamente, la Lista Civica è riuscita fare avere parola.

Un risultato importante e non scontato, perché arrivato prima delle ruspe ed ottenuto graze all’impegno svolto sul territorio da tanti volenterosi, oltre ai presenti già citati, anche da Letizia, Francesco, Stefano, Paolo, Alberto, Giuseppe, Andrea, Angela, Sergio, Michele più tanti altri che si sono uniti nel cammino tra cui Paola, Cristina, Cinzia, Corrado, Davide, Marco, Savino che hanno apportando energie ed idee fresche.

 

Dopo brevissima introduzione del sindaco si passa agli interventi del pubblico.

 

Comincio io, per rompere il ghiaccio, argomentando su relazione Nomisma e crollo mercato immobiliare, invitando i presenti a manifestare la propria opinione e prospettando al sindaco la possibilità di ricredersi per essere ricordato come colui che ha saputo respingere un progetto devastante per la comunità.

 

Seguono interventi forti ed appassionati nel dissenso che, partendo dalla contestazione per il famigerato progetto di edificazione di un nuovo quartiere nelle campagne di Idice, si estendono a più ampi concetti di rapporto con il territorio, alla sua tutela, all’economia, al recupero dal degrado dell'esistente patrimonio edilizio.

Da tutti i relatori proviene un secco rifiuto a qualsiasi intervento urbanistico la cui realizzazione comporti come contropartita la cessione di aree verdi a così elevato pregio agricolo ed irrinunciabile valore naturale.

E’ chiaro come l’assemblea non sia più disposta alle lusinghe.

 

Altri interventi di fuoco, proseguono con un crescendo di toni, seppure sempre fermati al limite dell'aspra critica, all’indirizzo del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, accusati di non perseguire il bene della collettività, ma posizioni intransigenti, precostituite e poco chiare.

Interventi pesanti, sostenuti dal tifo di un pubblico che ne sottolineava i forti accenti.

 

Sollevate anche severe critiche a certa stampa compiacente, in particolare al Resto del Carlino, colpevole di reticenza ed incomprensibiile morbidezza nei confronti dell'amministrazione sanlazzarese e del suo sindaco, ormai divenuto "columnist" del quotidiano.

 

Qualche intervento addirittura travolgente, capace di trascinare il pubblico, altri, meditati, di critica politica ad un partito che pare avere perduto il polso del rapporto con la collettività. A seguire un’esponente del costituendo movimento 5 stelle ed altre ragazze che, con parole molto esplicite contro il piano per Idice,  hanno sorpreso per coraggio e spontaneità dando forza ad altri dei presenti per eseguire ulteriori interventi a braccia.

 

Da segnalare un signore, militare in congedo, che, forzando visibilmente la propria formazione di servitore delle istituzioni, ha voluto esprimere l’amarezza per critiche inappropriate rivolte ai partecipanti della pacifica manifestazione di piazza Bracci del 4 giugno scorso e riportate dall’organo di stampa del Comune.

 

Doveroso a quel punto l'intervento di Massimo che, come componente del consiglio comunale, ha esposto la propria interpretazione dei fatti e dettagliati chiarimenti sui reali stanziamenti per Idice e quelli per piazza Bracci, spiegando come la maggior parte degli stanziamenti per la presunta riqualificazione di Idice siano funzionali a sostenere l’impatto del nuovo quartiere previsto dal piano urbanistico, le cui dimensioni, ricordiamolo, sono di 53 nuovi edifici, con diverse torri fino a 9 piani per circa 700 appartamenti.

 

Quasi due ore di ininterrotta critica durante le quali era ben visibile nelle persone la voglia di partecipare ed esprimersi.

 

Una compattezza tale che ha ridotto al minimo sindacale interventi filogovernativi. Di fatto appena uno, breve e morbido, che è apparso più come il tentativo di trovare nuovi referenti politici piuttosto che il consueto sostegno indefesso ad una compagine ormai in rotta.

 

Almeno 12 gli interventi, di cui 10 di dissenso, 7 dei quali di dissenso veramente pesante. Interventi di alto profilo per concetti ed argomentazioni ben più ampie, che hanno saputo affrontare questioni di rilievo per la nostra società ed esprimere visioni di futuro sostenibile per la collettività.

 

Al termine un esemplare intervento politico che, fiutando il momento propizio, ha proposto direttamente al sindaco l'apertura di un confronto tra cittadini e giunta al fine di correggere le storture di un progetto che al momento vede tutti perdenti.

 

Finale con sindaco spalle al muro, costretto ad ammettere di avere male interpretato la situazione di Idice e prendere inevitabilmente atto delle dure posizioni di contestazione consegnategli dai cittadini, i quali rimangono testimoni della sua promessa di revisione del piano.

 

Al termine dell'assemblea, il cui esito è stato molto confortante per le posizioni che sosteniamo da tempo, aggregazioni spontanee di persone del pubblico si sono avvicinate a noi per chiedere di unirsi alla Lista Civica NOI CITTADINI, ormai considerata l'unica forza in grado di rappresentarli.